AC Livorno: “Stalli blu in via Michon: dimensioni in regola ma normativa da rivedere”
Stalli blu in via Michon: dimensioni in regola ma normativa da rivedere
“L’AC Livorno interviene per fare chiarezza sul piano tecnico ma anche per richiamare l’attenzione su un problema concreto
Prendiamo spunto dal botta e risposta a mezzo stampa, con gli interventi che si sono susseguiti sui quotidiani locali negli ultimi giorni prima da parte del Comitato Residenti di Borgo Capuccini e poi dall’Assessore al Traffico del Comune di Livorno Giuseppe Vece, per contribuire a fare definitivamente chiarezza sul tema delle dimensioni degli spazi di sosta riservati alle automobili nel centro urbano.
Nel Codice della Strada (Dpr.495/92 art.40 e nel successivo regolamento di attuazione) viene fatto riferimento unicamente all’ampiezza della striscia che deve delimitare gli stalli: vale a dire, 12 cm. L’ampiezza degli stalli stessi invece viene indicata nel decreto ministeriale del min. Lunardi n. 6792, punto 3 4 7 del 05/11/2001, che recita testualmente: “Gli stalli devono essere delimitati con segnaletica orizzontale; la profondità della fascia stradale da loro occupata è di 2,00 m. per la sosta longitudinale, di 4,80 m. per la sosta inclinata a 45 gradi e di 5,00 m. per quella perpendicolare al bordo della carreggiata. La larghezza del singolo stallo è di 2,00 m. (eccezionalmente di 1,80 m.) per la sosta longitudinale, con una lunghezza occupata di 5,00 m.; è di 2,30 m.per la sosta trasversale”. Per considerata in via del tutto eccezionale, la normativa fa quindi previsione di un minimo di larghezza di 180 centimetri.
Quanto affermato dall’Assessore Vece in merito all’ampiezza degli stalli è perciò tecnicamente del tutto ineccepibile e le proteste del Comitato non possono essere accolte. Resta però allo stesso tempo la considerazione altrettanto innegabile del progressivo e inesorabile aumento delle reali dimensioni delle auto. Uno sviluppo al quale si è assistito negli ultimi vent’anni: alla luce di tale evoluzione, le misure previste dalla normativa ci appaiono come limiti del tutto insufficienti per far fronte alle concrete esigenze di sosta degli automobilisti al giorno d’oggi.
Lo stesso principio è poi valido e applicabile per la recente scomparsa di decine di stalli in precedenza destinati al parcheggio dei mezzi motorizzati a due ruote. Un paradosso per Livorno, al contrario storicamente una delle città in Italia a più alta vocazione di spostamento in sella a moto e motocicli. La stessa via Michon, tirata in ballo come ‘casus belli’ esemplare, all’indomani dell’operazione di restyling messa in atto dall’Amministrazione locale, ha perso oltre 15 stalli piccoli. Così come un’emorragia di spazi per gli scooter si sta verificando nella zona di via e piazza Grande (lato Banca d’Italia). Il nesso tra parcheggio gratuito per gli scooter e quello auto invece a pagamento diventa così ormai un fatto tanto consequenziale quanto assodato: i primi rappresentano spazi ‘improduttivi’ per le casse del Comune, tendendo così ad essere eliminati dove possibile”.
Riccardo Heusch / Virgilio Marcucci
Presidenti Commissione Traffico e Mobilità / Tutela Diritti Automobilisti
AC Livorno