L’ACI evidenzia il problema dei posti auto
In una nota ufficiale, il presidente Pardini segnala la perdita di 26 posti auto soltanto nella zona ex cinema Jolly
“L’Automobile Club Livorno non può esimersi dall’intervenire sull’aspetto della ristrutturazione che, ormai dal lontano mese di novembre 2014, sta interessando non solo l’edificio che un tempo ha ospitato il blasonato Teatro Margherita (più recentemente meglio conosciuto come cinema Jolly), ma anche tutta la zona limitrofa.
AAA posti auto cercasi. La richiesta di spiegazioni è motivata dalle numerose lamentele che l’A.C. ha registrato tra i residenti del quartiere e da parte di alcuni propri Soci in merito ai lavori in corso sul perimetro che corre intorno ai tre lati dell’immobile attualmente interessato dalle opere. L’intervento da parte della ditta appaltatrice non si sta limitando infatti ai soli locali ed alle facciate esterne, ma si è esteso recentemente anche al zona del marciapiede: la diretta conseguenza è stata quella di una sostanziosa diminuzione degli spazi a disposizione per la sosta delle auto di proprietà degli abitanti del quartiere. Per la precisione, si tratterebbe di qualcosa intorno ai 26 stalli in meno: in particolare, circa 10 posti auto sottratti in Via Michon, altrettanti cancellati lungo Via Verdi e altri 6 depennati sul collegamento di Via degli Apostoli.
Ma la fotografia del centro-città non ci dice, da tantissimi anni, che i parcheggi costituiscono una grandissima criticità soprattutto per chi vi abita ? Infatti, per coloro i quali non dispongano di garage privati (del resto abbastanza rari in palazzi di una certa epoca), parcheggiare la propria auto costituisce una fonte di primaria criticità. Fisiologicamente, è assodato che il numero delle auto di proprietà dei residenti sia più alto rispetto ai posti realmente disponibili e, per questo motivo, il Comune di Livorno dovrebbe affrontare tale cronica carenza di stalli adottando esclusivamente provvedimenti che vadano nella direzione di risolvere, almeno parzialmente, il problema dell’emergenza parcheggi per chi vive nella zona del centro-città.
Cittadini-automobilisti penalizzati. Quindi, anziché adottare scelte estemporanee e prive di una logica più ampia, vessatorie per i residenti, il Comune avrebbe da sempre dovuto imboccare una direzione opposta, indirizzata a rendere la zona centrale della città più vivibile e fruibile da parte di chi ha la sola colpa di abitarvi. La riqualificazione urbanistica deve cioè andare in simbiosi con il parallelo innalzamento della qualità della vita dei residenti e mai a discapito di questi ultimi. Così pure dallo sviluppo delle attività commerciali non dovrebbero in alcun modo derivare ripercussioni negative per una generalità di soggetti privati.
Ai residenti nel cuore della città non può essere disconosciuto un principio di tutela e mai gli stessi devono rappresentare i soggetti passivi di scelte inconsulte che si sono accavallate da un’Amministrazione comunale all’altra. Gli abitanti della zona hanno già registrato in quest’ultimo periodo un aumento del tempo occorrente per trovare uno stallo libero, dovendoselo cercare in strade sempre più periferiche e causando in questo modo un aumento del livello di inquinamento per emissione gas di scarico ed un congestionamento del traffico veicolare.
In definitiva, occorre tenere sempre in evidenza i diritti dei diretti interessati, in questo caso dei residenti, con le priorità che ne conseguono, legate in particolar modo agli spostamenti delle persone anziane, al carico/scarico delle autovetture, al trasporto delle categorie deboli e/o di persone con specifiche patologie, ecc…
Invece nel circondario viario Michon-Apostoli-Verdi stiamo assistendo ad un pesante gap afferente gli spazi a parcheggio, che non deriva temporaneamente dal transennamento finalizzato ai lavori in sicurezza ma che, anche al momento dell’inaugurazione del maxistore commerciale, diventerà strutturale, andando a penalizzare la qualità della vita di residenti-automobilisti.
Gli interrogativi. Nel quadro di una generale problematica riguardante la mobilità urbana, poniamo quindi precise domande alla proprietà dell’immobile ed all’Amministrazione Comunale: con gli abitanti si sono svolti momenti di confronto preventivi per informare della cancellazione di una venticinquina di punti di sosta, prendendo quindi atto delle loro esigenze e piuttosto cercando condivisioni o possibili soluzioni ?
Nel progetto riguardante l’area è stata adottata una qualsiasi strategia con la previsione di una formula di utilizzo di nuovi stalli pertinenziali alternativi da offrire ai residenti, come compensazione per l’inevitabile situazione peggiorativa subita ?
Come possono coniugarsi queste scelte con l’introduzione del contrassegno a pagamento per la sosta autovetture dei residenti ?”
Franco Pardini – Presidente Automobile Club Livorno