AdSp: “Meno entrate ma più risorse a sostegno delle imprese nell’anno della Pandemia”
Approvata la relazione sulle attività svolte nel 2020
Meno entrate ma più risorse a sostegno delle imprese nell’anno della Pandemia
Meno entrate ma più misure di sostegno al cluster marittimo-portuale. Il 2020 ha segnato un anno di svolta per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che nonostante le aumentate spese di gestione per il contenimento degli effetti della crisi pandemica, non ha rallentato la propria attività, cercando anzi di venire incontro alle esigenze delle imprese.
E’ quanto si evince dalla Relazione annuale del 2020 approvata stamani all’unanimità dal Comitato di Gestione. Nell’anno appena trascorso l’ente ha incamerato 21 milioni di euro tra tasse di merci imbarcate e sbarcate e tasse di ancoraggio, cinque milioni in meno rispetto ai valori del 2019.
Gli effetti dell’emergenza sanitaria hanno sicuramente impattato sulle disponibilità economiche dell’Ente, che fin dai primi provvedimenti emergenziali da parte del Governo, ha provveduto a mantenere un profilo attivo sul monitoraggio della situazione di crisi, attivando il Comitato di igiene e sicurezza (ex art 7 del d.lgs n. 272/1999), emanando determinate Linee Guida con le quali individuare specifiche misure di prevenzione a tutela dei lavoratori portuali, e intensificando l’attività ispettiva, svolta quotidianamente, anche nelle giornate festive e prefestive, attraverso l’organizzazione di servizi specificamente mirati.
Nel contesto generale, caratterizzato dalla riduzione dei traffici, l’Autorità di sistema portuale ha monitorato, più dettagliatamente che mai, l’andamento dei turni lavorati dall’Agenzia per il Lavoro in Porto (art.17), favorendo una distribuzione degli stessi tra le imprese operanti in porto, in un’ottica di solidarietà sociale.
Elemento fondamentale di questa “attività” è stato il perseguimento dell’azzeramento, nella fase dell’emergenza, del ricorso allo straordinario e di istituti quali il raddoppio dei turni, salvaguardando il ricorso ad ALP, quando necessario, e riservando una porzione delle attività alle imprese appaltatrici.
Costante è stato anche il monitoraggio e l’opera di sensibilizzazione alle imprese portuali per la revisione ed aggiornamento del Documento di Valutazione dei rischi, in occasione di ogni mutamento delle disposizioni normative e regolamentari o dell’emanazione di circolari in materia di misure di prevenzione dal Covid-19.
Inoltre, sul sito web istituzionale è stata aperta una apposita sezione dedicata all’emergenza COVID-19 che è stata capillarmente e costantemente aggiornata con le disposizioni normative, regolamentari e con le circolari via via emanate e con ogni altra documentazione utile alle imprese, ai lavoratori ed agli utenti portuali in genere.
L’AdSP ha poi provveduto ad applicare correttamente l’art.199 del DL 34/2020, che consente alle Autorità Portuali di disporre la riduzione dell’importo dei canoni concessori a favore delle imprese che dimostrino di aver subito una diminuzione del fatturato pari o superiore al 20% rispetto ai valori del 2019. La misura è stata applicata in favore di 19 imprese.
Nel corso 2020 l’AdSP ha infine provveduto ad applicare il Piano Organico Porto, strumento fondamentale previsto dalla lettera s del comma 3 dell’art. 8 della legge 84/94 che consente all’Ente di verificare quali siano i reali fabbisogni lavorativi ed occupazionale in porto.
Sul fronte delle attività infrastrutturali, la Pandemia non ha rallentato la capacità di progettazione dell’Ente. Molti gli interventi progettati, aggiudicati od eseguiti nel corso dell’anno. A titolo di esempio, si citano per Livorno l’intervento di realizzazione di un posto di controllo frontaliero all’interno di un nuovo fabbricato da ubicare nella Darsena Toscana, il cui progetto definitivo è stato approvato a settembre (12 milioni di euro). Particolarmente strategici poi gli interventi di raddoppio del capannone dello stoccaggio cellulosa in zona M+K, il cui bando di gara è stato pubblicato a ottobre (9 milioni di euro), mentre a dicembre stato approvato il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria dei supporti di ancoraggio a banchina del bacino galleggiante Mediterraneo. Da non dimenticare che nel 2020 sono ripresi i lavori di attraversamento con microtunnel del canale di accesso mentre si sono conclusi gli interventi per l’esecuzione delle indagini ambientali propedeutiche alla realizzazione della Darsena Europa.
Tra gli interventi connessi a Porto di Piombino, fondamentale è quello relativo alla realizzazione dei primi 350 m della banchina ovest (sviluppo complessivo 700 m) a partire dalla banchina nord dell’omonima darsena del porto di Piombino. Il progetto definitivo è stato redatto internamente nel mese di dicembre 2020 e sono stati predisposti gli atti per la trasmissione ai sensi dell’art. 5-bis della Legge.
Nel corso dell’anno 2020 sono stati poi eseguiti vari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nei porti di Piombino, Portoferraio e Rio Marina e sul pontile di Cavo, per un totale di oltre 2 milioni di euro.
Attenzione a parte merita il capitolo smart working: nel 2020 sono state autorizzate tra Livorno e Piombino 75.700 ore circa di lavoro agile, con una diminuzione dei costi del personale per €. 53.000,00.