Cronaca 30 Maggio 2025

Affitti Brevi, Tar annulla obbligo di identificare fisicamente l’ospite

Affitti Brevi, Tar annulla obbligo di identificare fisicamente l'ospiteLivorno 30 maggio 2025 Affitti Brevi, Tar annulla obbligo di identificare fisicamente l’ospite

Importante vittoria legale per il settore extralberghiero: il TAR del Lazio ha annullato la recente circolare del Ministero dell’Interno (18 novembre 2024), che imponeva il riconoscimento “de visu” degli ospiti da parte dei gestori di strutture ricettive. Un obbligo che avrebbe penalizzato in modo sproporzionato le locazioni brevi e gli host che operano in modo professionale e sicuro da remoto.

A ricorrere è stata FARE – Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera, di cui fa parte anche l’Associazione Host x Host Livorno.
Il TAR ha accolto il ricorso, riconoscendo l’illegittimità di un provvedimento che:

ripristinava un obbligo abrogato dal 2011;

non migliorava la sicurezza;

era carente di motivazioni e penalizzava la concorrenza.

“Abbiamo sempre operato nel rispetto delle regole,” afferma l’Associazione Host x Host LI. “Che il riconoscimento avvenga in presenza o tramite sistemi elettronici, per noi la sicurezza degli ospiti è fondamentale. Ora, finalmente, possiamo tornare a lavorare con strumenti efficaci e flessibili, venendo incontro anche a chi arriva in ritardo, cambia piano di viaggio o preferisce soluzioni smart.”

Di seguito il comunicato della Federazione Fare che ha presentato il ricorso

Il TAR Lazio dichiara illegittima la circolare del Ministero dell’Interno, che imponeva l’identificazione fisica degli ospiti (self check-in) nelle strutture ricettive. Accolto, quindi, il ricorso presentato dalla Federazione FARE (Associazioni Ricettività Extralberghiere). Questa la sintesi della sentenza pubblicata oggi dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che ha ritenuto la circolare «contrastante» con la riforma del 2011 e «non sufficientemente giustificata».

Le parole del presidente Rosciano

«La sentenza conferma ciò che FARE sostiene da sempre: la sicurezza non può essere una scusa per rallentare l’evoluzione del settore e caricare di responsabilità improprie chi lavora nel rispetto della legge», dichiara Elia Rosciano, presidente della Federazione nazionale.

Self check-in, cosa afferma la sentenza

Il provvedimento impugnato, risalente al 18 novembre 2024, obbligava i gestori a identificare fisicamente gli ospiti – un obbligo non previsto dalla legge e in contrasto con la riforma del 2011 che aveva già semplificato le procedure di registrazione.

Il TAR ha riconosciuto, in sintesi, che l’identificazione de visu non è prevista dall’art. 109 del TULPS; la misura era sproporzionata e non giustificata da necessità reali; la circolare violava i principi di legalità e parità di trattamento; l’onere imposto era eccessivo e dannoso soprattutto per il settore extralberghiero, che non dispone delle stesse risorse strutturali delle grandi strutture alberghiere.

Con questa sentenza, FARE ribadisce il suo ruolo di rappresentanza del comparto extralberghiero, a tutela della legalità, dell’innovazione e della competitività. «Non ci siamo mai opposti alle regole – afferma Rosciano – ma solo alle regole sbagliate. Le regole servono, ma devono essere adeguate ai tempi moderni, alle sfide che ci attendono, per rendere il turismo italiano sempre più attraente e competitivo sul mercato internazionale. Oggi possiamo dire che la giustizia ci ha dato ragione».

Affitti Brevi, Tar annulla obbligo di identificare di persona l’ospite

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