Collesalvetti 6 Febbraio 2021

Agedo sulle richieste del consigliere Lega di Collesalvetti: “Una vergogna ma soprattutto una provocazione!”

coppie lgbtCollesalvetti (Livorno) 6 febbraio 2021

Visti i fatti recentemente avvenuti nel Comune di Collesalvetti, a seguito della richiesta da parte di un consigliere della Lega, l’associazione Agedo Livorno-Toscana:

“Una vergogna ma soprattutto una provocazione!

Vergogna che in un Comune della Regione Toscana, da sempre terra di apertura di grandi menti e di grandi cuori, si debba assistere alla richiesta inammissibile di ‘schedare’ le coppie omosessuali unite civilmente, far loro i conti in tasca e verificare la stabilità delle stesse.

Richiesta dal sapore amaro e spregevole che volutamente ignora che siamo di fronte ad una legge dello stato e a persone che hanno diritto al massimo rispetto in quanto tali ma sicuramente nei paesi di riferimento politico-culturale per il partito che ha promosso questa iniziativa non si fanno questi problemi.

Sono così vigliacchi che hanno poi furbescamente ritirato la mano e minimizzando come sempre accade in situazioni di questo tipo.

Si può ancora dire …sono solo dei fascisti, a cui questo gioco è facile in un paese democratico.

Il consigliere comunale non si é presentato ad esporre la sua mozione ma ha espresso il suo disappunto, di appartenere ad un comune gay friendly.

 

A questo proposito per rimarcare la stupidità della interpellanza proponiamo al Comune di Collesalvetti e a tutti gli enti locali di aderire alla Rete RE.A.DY che riunisce rappresentanti di pubbliche amministrazioni, Regioni ed Enti Locali con l’obiettivo di creare uno spazio di condivisione e interscambio di buone prassi finalizzate alla tutela dei diritti umani delle persone LGBT e alla promozione di una cultura sociale del rispetto e della valorizzazione delle differenze.

Ma noi genitori Agedo non vogliamo parlare solo di un fatto che, sebbene estremamente riprovevole, potrebbe essere unico nel suo genere, quanto della preoccupante deriva omofoba che questo paese sta palesando da alcuni anni a questa parte con la scusa della libertà di opinione

 

Qualche passo é stato fatto nel recente passato, in favore dei diritti della comunità LGBT+, soprattutto con la legge sulle Unioni Civili nel 2016, ma ci si è fermati e questo ci fa temere per un futuro sereno per i nostri figli e non solo.

Fatti come quelli avvenuti a Collesalvetti ci sono in continuazione in altre parti di Italia, atti di violenza omofoba, di disconoscimento dei diritti, di discriminazione nei confronti delle persone LGBT+, ci vorrebbero riportare indietro di decenni ma non ci riusciranno. Avevamo sperato in una legge che potesse proteggere, anche se parzialmente, le persone a noi care, ma è arenata in Senato e chissà se e quando potrà essere esaminata visto l’attuale contingenza politica.

Lo stato latita, non tutela le sue frange più deboli, persone che comunque hanno un peso nella società, sia dal punto di vista economico che sociale ed avendo parità di doveri dovrebbero godere di pieni diritti.

Non ci sono leggi né si vede la volontà di farne per aiutare le famiglie omogenitoriali a vivere nella serenità avendo i figli pieno riconoscimento, non si parla più di matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso, la legge sull’affido ed adozioni li esclude come pure quella sulla fecondazione assistita, non ci sono leggi che tutelino realmente sul lavoro le persone trans o i ragazzi e ragazze omosessuali, non ci sono leggi contro le cosiddette “terapie riparative” ma soprattutto si fa poco nel mondo della scuola per far arrivare a tutti i giovani un messaggio di piena inclusività per tutti e di valorizzazione di tutte le differenze.

L’elenco potrebbe continuare ma noi oggi vogliamo dare un messaggio positivo e non dare sfogo alla rabbia.

I nostri figli sono tutti uguali, “etero o gay son tutti figli miei” è uno dei nostri slogan che ci piace di più e rappresenta meglio. Quando riusciamo a parlare direttamente con le persone e a spiegare, tutti lo comprendono tranquillamente e noi testardamente questo continuiamo a fare perché si sviluppi una società dove tutti stiano meglio.

Abbiamo bisogno di leggi che portino la nostra comunità nel mondo moderno, come anche l’Unione Europea caldeggia, che traghettino la società in cui viviamo verso ideali di inclusività, in un mondo fatto di sinergie e non di divisioni.

Quelle che oggi stigmatizziamo sono posizioni rumorose ma sicuramente minoritarie nel nostro paese e la politica è troppo spesso tiepida e poco coraggiosa e stenta a sventolare la bandiera dei diritti, promulgando leggi a tutela di chi ogni giorno deve combattere contro stigma e pregiudizi e non sono solo le persone LGBT+ purtroppo.

Chiediamo a gran voce che si ponga argine a odio e discriminazione che ostacolano lo sviluppo di una società inclusiva e più in grado di affrontare le sfide reali che in questo momento sono enormi.

Non ci sono prima i diritti economici e sociali e poi quelli umani.

Noi non indietreggeremo davanti a posizioni tiepide e porteremo avanti le nostre richieste verso tutti gli interlocutori, come abbiamo sempre fatto, con la tranquillità e la determinazione di chi sa di essere nel giusto e di non danneggiare nessuno in difesa dei nostri figli, delle nostre figlie, di tutte le differenze e del nostro sistema democratico”.

“I nostri figli le nostre figlie parte del mondo e non un mondo a parte”.

AGEDO Livorno odv

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