Aggrappato per 5 ore ad una boa, salvato pescatore dalla Guardia Costiera
Cade in mare mentre pesca. La Guardia Costiera lo ritrova aggrappato a una boa.
Nella mattinata odierna, poco dopo mezzogiorno, la Guardia Costiera ha tratto in salvo un livornese di 29 anni che, durante una battuta di pesca a traina nei pressi della Torre della Meloria, era inciampato a bordo del proprio natante, perdendo l’equilibrio e finendo in mare.
L’allarme è arrivato alla Capitaneria di porto di Livorno intorno alle 11:30, tramite il numero blu 1530 per le emergenze in mare. A lanciarlo è stato il padre del giovane, a propria volta avvertito da un amico del figlio, uscito in mare insieme a lui ma con la propria barca. Questi aveva avvistato l’unità del compagno di pesca, un semicabinato di 5 metri, incagliata nei pressi del faro della Meloria, con il motore ancora acceso.
Nessuno a bordo. Anche il cane dell’uomo – “Nettuno” il suo nome – aveva infatti abbandonato l’imbarcazione, guadagnando gli scogli.
La sala operativa della Guardia costiera ha immediatamente attivato il protocollo per le operazioni di emergenza. Inviava in zona la motovedetta di soccorso e richiedeva la collaborazione della Guardia di Finanza, per dirottare sul posto una propria unità veloce già in mare, e dei Vigili del Fuoco, intervenuti con un gommone ed una squadra di sommozzatori. Veniva anche precauzionalmente disposto il decollo di un elicottero della Guardia costiera dalla base aeromobili di Sarzana.
Dopo circa tre quarti d’ora, il lieto epilogo: il naufrago veniva individuato dall’amico, mentre si trovava aggrappato ad uno dei segnalamenti che delimitano la zona di riserva integrale dell’area marina protetta delle Secche della Meloria. La motovedetta della Capitaneria di porto recuperava così l’uomo e rientrava in porto. Qui il giovane, incolume ma con un lieve principio di ipotermia, veniva affidato alle cure dei sanitari del servizio 118. Intanto il natante, con a bordo il cane Nettuno, veniva rimorchiato sino al moletto di Ardenza.