Aggressioni al pronto soccorso, ora vigilanza H24. Livorno sarà l’ultimo ad averla e partirà a settembre
Aggressioni a personale Asl: “Presto vigilanza H24 nei Pronto Soccorso dell’Azienda”
Livorno – In merito alla problematica delle aggressioni in ospedale, l’Azienda USL Toscana nord ovest sta lavorando per prevenire gli episodi di violenza contro il personale sanitario e per dare risposte alle giuste richieste degli operatori.
In particolare, è stata approvata dalla Direzione Aziendale, con l’avvio dei nuovi contratti di cui si sta occupando al struttura “Servizi Economali interni ed appaltati”, l’estensione della vigilanza sulle 24 ore nelle strutture di Pronto Soccorso degli ospedali dell’Asl.
In particolare il servizio diventerà H24 già nei prossimi giorni all’ospedale “Versilia”; a partire dal 12 agosto negli ospedali dell’ambito territoriale di Pisa, dal 1° settembre nell’ambito di Lucca, dal 16 settembre nelle strutture degli ambiti territoriali di Livorno e Massa Carrara.
Sempre in base alle linee guida dettate da Regione Toscana e Ministero della Salute, sono in atto altre azioni aziendali, grazie anche all’attività del gruppo di lavoro per l’analisi e la prevenzione del rischio di aggressioni a danno degli operatori sanitari, a cui partecipano sia rappresentanti delle professioni che delle funzioni tecniche di staff. Il gruppo di lavoro aziendale è impegnato ad armonizzare le modalità di segnalazione dell’evento, di gestione della segnalazione offrendo ai dipendenti supporto post evento, fino a definire criteri uniformi per la valutazione del rischio nelle strutture Asl. Questo per favorire sia la raccolta che l’analisi dei dati delle aggressioni in una logica sistemica, volta alla prevenzione del rischio per gli operatori ed alla salute dei pazienti. Si sta quindi lavorando ad azioni preventive rivolte alla formazione del personale, all’organizzazione del lavoro ed agli interventi di tipo ambientale. Viene così effettuata un’analisi dei dati delle aggressioni e vengono condotti sopralluoghi ed interviste negli ambienti di lavoro più esposti, revisionando anche la letteratura scientifica sulla materia. Sono previsti inoltre audit periodici e formazione del personale, con il coinvolgimento della struttura che si occupa di benessere organizzativo, del settore della sicurezza dei pazienti e dei medici competenti.
Grazie a questa attività si sta cercando di far emergere anche i casi che finora non venivano segnalati.