Attualità 16 Gennaio 2024

Agricoltura Toscana in crisi, Cia: occorre un piano strategico nazionale per risollevarla

Agricoltura Toscana in crisi, Cia: occorre un piano strategico nazionale per risollevarlaLivorno 16 gennaio 2024 – Agricoltura Toscana in crisi, Cia: occorre un piano strategico nazionale per risollevarla

Reddito, emergenze e fauna selvatica. Sono queste le parole chiave, declinate dal presidente nazionale Cia Cristiano Fini con la frase “poco reddito e tanta emergenza”, emerse dall’assemblea regionale Cia svoltasi presso l’hotel Hilton Garden Inn di Firenze.

Il grido d’allarme rimane lo stesso: salvare l’agricoltura per salvare il futuro. Un futuro inscindibile dagli interventi infrastrutturali necessari, dalle coltivazioni e da un’alimentazione di qualità, secondo il binomio campo-tavola sempre più evocato ma troppo spesso incapace di garantire adeguati utili ai produttori.

“Esiste un’evidente discrepanza tra ciò che produciamo e ciò che otteniamo- ha detto Valentino Berni, presidente Cia Toscana- in quanto si cerca il prodotto sano e genuino ma poi non viene ricompensato per il suo valore. E come se non bastasse, a mettere in difficoltà le aziende è anche l’agri fotovoltaico che contribuisce a consumare ulteriormente il suolo (la legge di riferimento è ancora ferma in Parlamento), purtroppo sempre più frequentemente oggetto di abbandono.

L’agricoltura toscana è in crisi- ha aggiunto- basti pensare che in 10 anni abbiamo perso 20mila aziende agricole passando da 72.686 alle attuali 52.146 (-28,3%)”.

 

La nostra regione ha inoltre perso 640.111 ettari di Sau (Superficie agricola utilizzata) pari al -15,1% e 187mila di Superficie agricola totale (Sat), mentre la superficie boscata è passata al 33,6% rispetto alla Sau.

Altro annoso problema a sua volta drammaticamente concausa di smottamenti e alluvioni come quello dello scorso 2 novembre, è appunto la desertificazione delle campagne.

“Oltre al reddito- ha commentato Cinzia Pagni, presidente Cia Etruria- ci sono temi irrimandabili per l’agricoltura come l’emergenza e la fauna selvatica.

Siamo passati da quella sanitaria a quella climatica e l’acqua, bene prezioso da tutelare, si pone al centro della crisi climatica oscillando dalla siccità estrema alle alluvioni”.

In tal senso l’assessore Saccardi ha riferito il suo impegno nel cercare di diminuire la burocrazia per accelerare la realizzazione di invasi.

Quanto a cinghiali e lupi- ha aggiunto Pagni- è l’ora di intervenire in maniera decisa per aiutare agricoltori e allevatori delle provincie di Livorno e Pisa il cui lavoro, in molti casi, sta diventando impossibile da portare avanti”.

All’incontro hanno partecipato il senatore Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario Ministero Agricoltura, Stefania Saccardi, vicepresidente regione Toscana e il presidente Eugenio Giani ha portato i suoi saluti -ricordando che è proprio attraverso l’agricoltura che la Toscana riesce a restituire una delle immagini più belle di sé- prima di recarsi a Roma dal Ministro Fitto per discutere dei fondi di sviluppo coesione.

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