Al 55° Rallye Elba la festa è anche per i locali
La gara oltre al successo organizzativo che l’ha confermata ai massimi livelli nazionali ha avuto un forte contributo dato dagli equipaggi locali, che in questa edizione hanno toccato le 25 unità tra equipaggi completi, piloti e copiloti.
Portoferraio (Isola d’Elba, Livorno), 10 maggio 2022
E’ stata grande festa, per il 55° Rallye Elba-Trofeo Gruppo Gino, che ha aperto un nuovo corso “tricolore”, quello del nuovo CAMPIONATO ITALIANO RALLY ASFALTO (C.I.R.A.), del quale è stato appunto la prima prova.
Un’edizione particolarmente apprezzata dai concorrenti, ma anche dagli appassionati e dagli addetti ai lavori, con un percorso che pur ricavato dalla “tradizione” dei rallies isolani, ha saputo ispirare tuti coloro che hanno preso il via e che soprattutto ha saputo tornare a dare forti sensazioni al tessuto sportivo locale, che quest’anno ha offerto ben 25 tra equipaggi completi, piloti e copiloti.
Un numero considerevole che conferma l’amore degli elbani, piloti e copiloti per la loro gara.
Per loro molto più che una competizione, un “tesoro” inestimabile un amore infinito, che deve essere onorato con la partecipazione ed il premio più ambito è il solo accarezzare la bandiera a scacchi.
Ma oltre a questo ci sono poi i risultati, quelli che rimangono scritti negli annali di storia sportiva, quelli che “carta canta” come il nuovo successo ottenuto da Andrea Volpi e Michele Maffoni giunti noni assoluti e primi tra gli elbani, il che equivale a vincere una gara iridata.
C’è stato poi il fantastico ritorno, dopo due anni, di Francesco Bettini e Luca Acri, decimi sotto la bandiera a scacchi e non è stata da meno la vittoria tra le due ruote motrici di Stefano Montauti e Carlo Adriani, alla ro prima gara con la con la Peugeot 208 Rally4, preludio magari ad altre gare in terraferma, tanto a dire che “l’appetito vien mangiando”.
E la festa è stata anche per i ben tre equipaggi completamente elbani debuttanti, emozione unica, vale a dire Marco Lupi con Gaia D’Ospina, Matteo e Sandro Mazzei e Gianluca Galli con Nicola Siviero, quest’ultimo “di nome”, essendo figlio di Tiziano, il copilota due volte iridato al fianco di Miki Biasion. Sono queste le forze del Rallye Elba, il dare la mossa a nuove esperienze e carriere sportive nelle corse su strada, in questo caso strade, quelle isolane, che appartengono al mito e che certamente hanno insegnato a guidare sportivo a tutti, ricordando i compianti Claudio Caselli e Natalino Melani, vere icone del rallismo elbano e non solo, il cui ricordo è ancora oggi vivo, forte.
Ricordando anche Elio Niccolai, per il quale il tessuto sportivo elbano, “i suoi ragazzi”, erano un tesoro inestimabile.
Vale la pena di scorrere l’elenco iscritti e leggerli, celebrarli, tutti (IN NERETTO GLI ELBANI):
16- Riolo Salvatore-Floris Alessandro
19-Volpi Andrea-Maffoni Michele
22-Bettini Francesco-Acri Luca
25 Gamba Walter-De Simoni Giacomo
26-Romano Giuseppe-Pellegrini Alessio
27-Mannoni Emanuele-Castiglioni David
28-Pitzoi Federico-Chionsini Michele
31-Anselmi Alberto-Gentini Gabriele (verificati ma non partiti)
32-Posini David-Fornino Vincenzo
38-Montauti Stefano-Adriani Carlo
39-Pierulivo Leonardo-Ferrigno Emiliano
44-“Lo Ciao”(Malaggese Antonio)-Mosti Sara
46-Anselmi Riccardo-Guerzoni Giovanni
47-Gamba Efisio-Olla Maurizio
58-Pierulivo Gianfranco-Castagnoli Grazia
59-Lazzeroni Luca-Costa Marino
71-Coppola Stefano-Alfieri Eugenio
72-Lupi Marco-D’Ospina Gaia
73-Grassi Marco-Pierulivo Luca
74-Galli Gianluca-Siviero Nicola
75-Martorella Paolo-Nosenzo Micaela
78-Gragnani Alberto-Valzano Samuele
79-Ibba Piero-Pierulivo Fabio
81-Zecchini Daniele-Luciani Alessio
82-Mazzei Matteo-Mazzei Sandro
Di tutto questo valore Aci Livorno e Aci Livorno Sport ringraziano l’Isola d’Elba e la sua comunità.
Una comunità che si identifica nella “sua” gara già dalla prima edizione e ringrazia oltremodo per l’impegno che tutti profondono al che il “rallye”, come tradizione nella intonazione francese, prosegua la sua storia entusiasmante, unica al mondo.
NELLA FOTO: MONTAUTI-ADRIANI, PRIMI DELLE “DUE RUOTE MOTRICI”