Al Teatro Goldoni per la stagione di prosa va in scena Lisistrata
Il primo spettacolo della Stagione di Prosa del nuovo anno, in scena mercoledì 11 gennaio alle ore 21, sarà il divertente Lisistrata di Aristofane, nel libero adattamento di Ugo Chiti con Amanda Sandrelli. Lisistrata ci guarda dal lontano 411 a.C., anno del suo debutto nel teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene, e scuote la testa sconsolata di fronte all’arroganza, la vanità, la superficialità degli uomini. Lo fa attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi saporosissimi, i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Lo fa additando senza ipocrisia, con un linguaggio diretto e divertentissimo, i vizi, le perversioni, il malcostume, la corruzione, le debolezze che ci portano da millenni a ritenere la violenza l’unico mezzo per risolvere i conflitti, per appianare le liti. Lo fa mettendo bene in chiaro che questo meccanismo opera sempre e a qualsiasi livello, sia quello politico e territoriale sia su ogni altro ambito della vita degli esseri umani, con l’unica conseguenza della sottomissione del più debole. Debole ovviamente solo in termini di forza fisica, di risorse materiali da mettere in campo, e non certo di intelligenza, di cultura, di sensibilità.
Arca Azzurra e Ugo Chiti, mettono in scena Lisistrata rinnovando la loro più che trentennale collaborazione, simbiosi, sintonia, arricchendo il loro comune percorso attraverso gli ultimi decenni della scena teatrale italiana, con la forza, la misura, la dedizione, l’impegno che ha contraddistinto ogni loro spettacolo. Lo fanno grazie alla riscrittura del testo classico da parte di Ugo Chiti, alla sua capacità di interpretare la classicità con occhio contemporaneo e insieme rispettoso dell’originale, con la sua lingua sapida, ricchissima che sembra fatta apposta per rendere l’originale nella sua interezza, reinterpretando quelle parti rese di difficile comprensione dal tanto tempo trascorso. Lo fanno avendo trovato in Amanda Sandrelli una protagonista perfetta per la commedia di Aristofane.