Eventi 22 Agosto 2023

Alla Terrazza debutta il Mascagni Festival con “Silvano”, “Un’opera dimenticata che nasconde il potere del mare”

SILVANO Dramma marinaresco di PIETRO MASCAGNI

Il regista Alù: “Un’opera dimenticata che nasconde il potere del mare”

In Terrazza non solo spettacolo: drink con opere mascagnane, ricette livornesi e Live painting

 

Livorno 22 agosto 2023

Cresce l’attesa a Livorno per il debutto della nuova produzione lirica per il Mascagni Festival 2023: mercoledì 23 agosto, alle ore 21.30 sulla splendida terrazza sul mare dedicata a Pietro Mascagni, andrà in scena Silvano, il dramma marinaresco del musicista livornese che ebbe la sua première alla scala di Milano nel marzo 1895 su versi di Giovanni Targioni Tozzetti, il fedele librettista coautore della più fortunata e celebre Cavalleria rusticana di soli 5 anni precedente.

“Si tratta di un titolo mascagnano poco frequentato anche nella sua città natale – afferma il direttore artistico del Festival Marco Voleri – dove lo diresse lui stesso quello stesso anno ed in questi stessi giorni di agosto al Teatro Goldoni:

4 rappresentazioni con un cast su cui spiccavano Gemma Bellincioni e Roberto Stagno, i due storici protagonisti della prima assoluta di Cavalleria rusticana.

 

Un’opera che presenta ampi pregi musicali che merita di essere riascoltata e riscoperta perché sicuramente inserita in quella dimensione verista che ci siamo posti come campo di studio e di analisi specifico con la nostra Mascagni Academy.

Durante tutto il Festival, che si avvale del patrocinio del Comitato Promotore Maestro Pietro Mascagni e che sta giungendo alla sua fase culminante – prosegue Voleri – abbiamo esplorato in tanti concerti ed appuntamenti l’incredibile iter creativo mascagnano capace sempre di innovare e stupire e sono particolarmente lieto di ascrivere al Festival questa nuova produzione lirica abbinata ad un’ulteriore rarità:

una selezione di The eternal city, composta da Mascagni nel 1902 per i teatri di Londra e New York e per tanto tempo ritenuta scomparsa, che testimonia ulteriormente i fondamenti della sua straordinaria capacità melodica e compositiva che tanta influenza hanno avuto nel Teatro musicale tra la fine dell’800 e buona parte del ‘900”.

 

Per Silvano, dopo la prima assoluta a Livorno, solo due edizioni nello scomparso Teatro Rossini nel 1923, poi ancora al Goldoni nel 1970 e 1980, al Teatro La Gran Guardia con Massimo De Bernart sul podio nel 1996 ed un’ultima apparizione nel 2005, ma in forma di concerto nella piazza del Goldoni diretta da Mario Menicagli che l’aveva già presentata in forma scenica all’aperto a Villa Carmignani a Collesalvetti nel 2003.

A dirigere l’opera e The eternal city sul podio dell’Orchestra e coro del Teatro Goldoni, Lorenzo Tazzieri uno dei più accreditati esponenti della nuova generazione italiana di direttori d’orchestra; è direttore artistico e musicale del Chile Opera Festival, dell’ Argentina Opera Festival, del Festival pianistico Claudio Arrau e del Genoa International Music Youth Festival:

“La barcarola, la pagina più celebre di quest’opera – ha affermato in una recente intervista – è come una grande linea suonata dai primi violini che ricorda nella tessitura l’onda del mare. Mascagni era uno sperimentatore e la sua essenza più vera si trova in un repertorio come questo, considerato minore, che ritengo debba essere veramente riscoperto. Lavoro spesso in Sudamerica e lì il nome di Mascagni è ancora un mito ed è rimasta nella memoria l’eco delle sue memorabili tournée”.

La regia è di Carmelo Alù, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, laurea in Lettere e Filosofia a Catania e specializzato in regia lirica presso Verona Accademia per l’Opera; nel 2015 con una sua riscrittura dell’Amleto di Shakespeare ha vinto il Primo premio nel contest European Young Theatre promosso dal Festival di Spoleto e l’anno successivo con il testo L’Omicidio da lui scritto e diretto vince il Premio SIAE; da allora ulteriori riconoscimenti e regie e per la prima volta incontra il teatro lirico mascagnano: “Dimenticata per tanti anni quest’opera nasconde il potere del mare – afferma – Silvano e Matilde sono vittime veriste, macchiati da colpe che la società non perdona. È gente di mare che lentamente naufraga tra il bisogno di possedere e la voglia di riscattarsi.”

Protagonisti sulla scena Marco Miglietta (Silvano), Tomohiro Nomachi (Renzo), Laura Stella (Matilde) e Mariangela Zito (Rosa); scenografia di Marina Conti, costumi Sartoria Teatrale Bianchi, lighting designer Genti Shtjefni; allestimento del Mascagni Festival.

Biglietti ancora disponibili (prezzi da € 12 a € 30) presso il botteghino del Goldoni martedì ore 10-13, online su mascagnifestival.it e goldoniteatro.it e nei punti vendita Ticketone; presso la Terrazza Mascagni il giorno stesso della rappresentazione a partire da due ore prima. Tutte le info su goldoniteatro.it

Non solo spettacolo: in occasioni delle serate conclusive del Festival sulla Terrazza Mascagni, dal 23 al 27 agosto in un giardino all’italiana con una struttura di ferro battuto, con piante sedie e tavoli in coordinato, Sketch Cocktail Bar proporrà una selezione di drink con il nome delle opere di Mascagni, mentre originali ricette livornesi saranno realizzate espresse dallo chef Ian Catola (che cucina in modo scenico con un pentolone); il Live Painting con un artista che dipingerà sul momento varie opere, completerà questo omaggio a Livorno e Mascagni, tra storia e tradizione.

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