Allevatori Venturina, Giannellini: “i costi aumentano e la grande distribuzione diminuisce i prezzi di acquisto” è allarme zootecnica
Livorno 6 febbraio 2024 – Allevatori Venturina, Giannellini: “i costi aumentano e la grande distribuzione diminuisce i prezzi di acquisto” è allarme zootecnica
“ALLARME ZOOTECNIA: COSI’ TUTTI GLI ALLEVAMENTI FINIRANNO PER CHIUDERE”
Non si ferma la protesta degli agricoltori di tutta Europa. Diversi i Paesi ma analoghe le cause della mobilitazione.
“Anche i nostri allevamenti- dice Cinzia Pagni, presidente Cia Etruria– stanno subendo da qualche tempo il pesante incremento dei costi di produzione, al punto che molte di esse stanno ormai scomparendo”.
Il venturinese Edio Giannellini, presidente chianina provincia Livorno, rimasto l’ultimo allevatore di razza chianina della zona, sottolinea le enormi difficoltà in cui versa da qualche tempo il settore della zootecnia. Sempre più in via di estinzione.
“Io ho settanta animali- dice– e pur non facendo l’ingrasso i costi per il mantenimento di vacche e vitellini è aumentato a dismisura.
Gasolio, semi, attrezzi e mangime da svezzamento (che da 40 euro al quintale è passato a 50 euro in appena un anno) di cui mi occorrono 10 quintali al mese, pari a 500 euro, al quale aggiungo farina fatta da me con mais e orzo.
Inoltre alle vacche devo dare almeno 3 chili di farina per fargli produrre più latte”.
Costi molto elevati (e cavilli burocratici ferrei) a fronte di un margine di guadagno sempre più risicato.
“Fino a un anno e mezzo fa- spiega- per ogni vitello di sette mesi prendevamo circa 2.200 euro, ora non ci vengono pagati più di 1.500 euro.
Come posso sostenere le spese di mantenimento?
Così facciamo pari- sottolinea- ma basta che si rompa un macchinario ed il problema diventa serio, ci portano alla chiusura.
A dettare le regole è come sempre la grande distribuzione- chiosa Giannellini– che continua a vendere la carne di chianina a prezzi molto elevati mentre a noi allevatori restano le briciole”.