Alluvione, programmare subito interventi o per l’agricoltura non c’è futuro
Collesalvetti (Livorno) 19 novembre 2023 – Alluvione, programmare subito interventi o per l’agricoltura non c’è futuro
“Mancano programmazione e manutenzione. Sappiamo già dove tracimeranno fossi e fiumi la prossima volta e finché non verranno sistemati. Siamo esausti”.
Queste le parole degli agricoltori di Collesalvetti presenti all’incontro svoltosi ieri presso l’agriturismo La Tanna di Antonio Troilo- una delle aziende che ha maggiormente subito i danni dell’alluvione- cui hanno partecipato il sindaco di Collesalvetti Adelio Antolini ed i vertici di Cia Etruria e Cia Toscana fino allo stesso presidente nazionale Cristiano Fini.
All’ordine del giorno gli indennizzi per le realtà più gravemente ferite ma soprattutto gli interventi fondamentali da effettuare onde evitare nuovi drammatici episodi come quello accaduto il 2 novembre a distanza di sei anni dal precedente.
Tra i presenti c’è chi ha perso il 50% della propria produzione orticola e chi, come Federico Banti, che con i suoi prodotti rifornisce la grande distribuzione, ha visto distrutto l’intero lavoro.
“All’interno delle serre- ha spiegato- c’erano peperoni, zucchine, versa, bietola, cavoli, barbabietola, ed aglio, è purtroppo tutto perduto.
Ma anche nei campi all’aperto la situazione non è molto migliore poiché la furia di acqua, fango e detriti ha reso inutilizzabile l’80% del mio raccolto”.
Il presidente Fini nel ribadire che i risarcimenti dovranno essere puntuali e congrui ha sottolineato che il vero dramma si chiama prevenzione.
“Come Cia- ha detto- da anni puntiamo il dito contro una corretta manutenzione del territorio, dai fiumi ai boschi. Devono essere realizzate opere urgenti ma si continua a rimandare, se si tratta di un problema economico qualcuno ci deve dire palesemente che è più importante destinare risorse ad altri capitoli piuttosto che alla salvaguardia delle vite umane e delle attività economiche”.
Uno dei temi più dibattuti è stato infatti la necessità di realizzare vasche di espansione e di raccolta così da ripristinare quell’equilibrio con gli eventi naturali, anche in vista di quelli estremi sempre più frequenti, attualmente fin troppo precario.
“L’agricoltura non è causa di tutto questo- ha detto Troilo- quanto la vittima”.
Nel corso dell’incontro è arrivata anche la proposta del sindaco Antolini relativa ad una regia gestita da Genio Civile e Consorzio di Bonifica con il periodico monitoraggio del comune e di Cia Agricoltori in modo da sollecitare opere la cui realizzazione potrebbe impedire il ripetersi di ulteriori drammi.
“Il livello del Tora- ha commentato Antolini- è passato da 0,70 cm a 5, 3 metri in appena due ore, una volta esondato i campi hanno fatto da cassa di espansione non pianificata”.