Livorno, 5 giugno 2024 – Amminiastrative – Turismo, cambiamento e porto: il punto di vista di Irene Adoncecchi
Irene Adoncecchi, componente della lista “Guarducci Sindaco” ci fa il punto su progettualità ed economia in vista delle prossime elezioni.
Qual è la sua professione? Come è arrivata alla politica?
Sono un avvocato, esercito la libera professione. Ho sempre avuto a cuore le questioni che riguardano la città di Livorno, mia città natale. Livorno è una città bellissima che merita il meglio perchè potrebbe offrire tantissimo, è una perla della Toscana suscettibile di moltissimi ulteriori sfruttamenti. La lista di Alessandro Guarducci mi ha dato la possibilità concreta di far collimare il mio interesse per la città con una partecipazione effettiva.
Quali sono i problemi strutturali di Livorno? Che cosa bisognerebbe fare?
Secondo me la politica, l’economia, la cultura, la socialità sono sempre collegati tra loro in un movimento circolare. Si tratta soltanto di ampliare il raggio di questo cerchio. Io penso che sia molto importante migliorare la bellezza della città attraverso una maggiore pulizia, che vede in prima battuta una migliore raccolta dei rifiuti avendo rispetto dell’eco sistema; una maggiore cura del verde pubblico; un recupero degli edifici fatiscenti e in condizioni di degrado; un miglioramento strutturale ed organizzativo delle strutture turistico ricettive, anche mediante sgravi fiscali ai proprietari più meritevoli. Questi efficientamenti porterebbero un aumento del turismo e, conseguentemente, un aumento dei posti di lavoro e in generale una maggiore ricchezza per la città.
Come valuta le amministrazioni precedenti? Dove hanno sbagliato o dove possono migliorare?
è sempre questione di quanto si vuole fare grande questo cerchio. Le amministrazioni precedenti lo hanno disegnato a volte molto stretto, adottando interventi spesso non funzionalmente collegati tra di loro, probabilmente a causa della mancanza di un programma unitario che abbia come finalità il benessere dell’intera città in tutte le sue ramificazioni. È evidente, ad esempio, che anche le periferie meritano le stesse attenzioni del centro.
Come si migliora l’economia locale e quella della costa?
L’economia locale della città di Livorno ruota da sempre intorno al porto e ai collegamenti con le altre città della costa e limitrofe. Pertanto, credo che per migliorarla serva innanzitutto far convergere gli strumenti urbanistici di Livorno con quelli di Collesalvetti, in modo tale da rendere più efficienti i collegamenti tra porto ed interporto. Inoltre, occorre dare supporto alle opere necessarie per creare interconnessioni logistiche da e per il porto, soprattutto in previsione della realizzazione della Darsena Europa. L’economia della costa potrebbe essere migliorata attraverso la creazione di un’Autostrada Tirrenica e di una linea ferroviaria efficiente e ad alta velocità che colleghi la città di Livorno a Roma.
Come valuta l’interesse della Regione per Livorno e la costa?
Credo che la Regione nutra al momento un maggiore interesse per le città che hanno una popolazione più numerosa e un turismo più sviluppato. Livorno deve far sentire la propria voce per ottenere dalla Regione tutto ciò su cui la Regione ha competenza, come ad esempio la sanità pubblica.
C’è un progetto, anche un sogno, che vorrebbe realizzare?
Mi piacerebbe che parlassero di Pisa – anche all’estero – come la città vicina a Livorno, e non il contrario. Vorrei che Livorno diventasse la perla della Toscana, un luogo di pace dove rifugiarsi in ogni momento, ma anche una città dove i miei figli possano in futuro realizzarsi personalmente e professionalmente, senza dover necessariamente andarsene.