Amministrative, la posizione del PCI
In merito alla discussione sulle prossime amministrative che si e aperta sulla stampa vogliamo chiarire quella che è la nostra reale posizione.
Come Partito Comunista Italiano abbiamo voluto interloquire con le realtà politiche e sociali della sinistra progressista della città per verificare la possibilità di riaggregare una Sinistra di classe, nel totale rispetto dell’identità e dell’autonomia di ogni aderente, quale vero antidoto da proporre alla città all’avanzata pericolosa e deleteria della mistura tra xenofobia razzista e populismo demagogico rappresentata dall’accoppiata-mostre Lega-M5S che ha già generato una deriva reazionaria nel senso comune di una popolazione che non ha trovato altrove le necessarie risposte al proprio crescente malessere sociale.
Un’alleanza alternativa al PD e a qualsiasi riedizione del Centro-Sinistra, le cui politiche sono ritenute prime responsabili di tale avanzata, con esclusione quindi di quelle liste civiche ad esso collegato e di quelle realtà politiche della sinistra liberista contigue alla sua cultura politica.,
Un confronto sia culturale che programmatico tra le nostre posizione, le nostre finalità e quelle espresse dalle altre forze interessate.
Abbiamo potuto constatare per quanto riguarda alcune realtà il permanere di una inconciliabile diversità di prospettive, con altre invece una maggiore vicinanza politica-ideologica, ma tuttavia non sufficiente per produrre un’aggregazione elettorale. Negli incontri abbiamo espresso i punti dirimenti della nostra proposta politica.
La ricerca in primo luogo di un terreno politico-culturale comune di fondo attraverso il quale formulare una visione della città e del tessuto più ampio che la circonda, in antitesi a quei raggruppamenti nati a mero scopo elettorale che in questi anni hanno caratterizzato sia il livello nazionale che quello locale, per dissolversi il giorno dopo perché prive di un terreno aggregante per una strategia di base comune.
Quel terreno aggregante, oggi più che mai, lo individuiamo nella cultura anticapitalista (non circoscrivibile ad un generico, quanto insufficiente antiliberismo) come chiave di lettura della realtà, in grado di dare risposte possibili e adeguate, nel contesto dato, ai bisogni reali della popolazione e al suo disagio sociale che la crisi irreversibile di quel sistema continua a causare.
La prospettiva della trasformazione sociale rimane più che mai attuale e costituisce il quadro di riferimento per l’oggi nella ricerca di tangibili soluzioni alle problematiche complesse, occupazionali e della socialità, che attanagliano anche il nostro territorio.
Un’opzione politica-ideologica per l’oggi, ma rivolta al futuro, che impara dal passato e dalle sconfitte e attualizza i suoi strumenti per la contemporaneità, rinnovandosi nella continuità.
Una prospettiva che, nonostante la sbandierata “fine della storia e delle contrapposizioni ideologiche”, le contraddizioni irrisolte del sistema capitalistico hanno prepotentemente riportata alla luce.
Per quanto detto il PCI presenterà la propria lista per le prossime amministrative, il suo progetto di città e la propria proposta politica, rimanendo aperto al confronto con chi vorrà condividere con noi questo percorso.