Ambiente 4 Gennaio 2021

Ammodernamento raffineria ENI, l’M5S Livorno vuole vederci chiaro

Livorno 4 gennaio 2021

Il Movimento 5 Stelle Livorno e Meet up Movimento 5 Stelle Livorno:

“Troppi silenzi, troppi scaricabarile e troppi “non so” dietro il progetto di Revamping della Raffineria di Livorno:

 

da alcune indiscrezioni che abbiamo letto in questi giorni, il progetto sembrerebbe in realtà procedere spedito “sottobanco” verso l’avallo definitivo di alcune soluzioni impiantistiche che appaiono tutt’altro che ambientalmente sostenibili.

A tal proposito ricordiamo l’emendamento al DUP presentato dal Gruppo consiliare M5S nel Consiglio comunale del 29 dicembre scorso che la maggioranza PD ha bocciato.

Parliamo infatti della “famosa” “Gassineria” come da noi ribattezzata, ovvero un impianto integrato (Waste to Methanol) per la produzione di Idrogeno e/o Metanolo dalla gassificazione di alcune tipologie di rifiuti ma, parliamo anche di un impianto per produrre oli vegetali idrotrattati (HVO), ovvero combustibili sintetici paraffinici che possono essere miscelati con combustibili fossili tipo diesel.

Tali indiscrezioni addirittura affermano che i progetti sarebbero già stati inseriti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (a guida PD) nel “Next Generation Italia” ovvero collegati alle risorse del Recovery Fund, i 209 miliardi di euro che l’Europa ha destinato all’Italia per il rilancio industriale del paese.

Come M5S Livorno siamo assolutamente favorevoli ad un profondo revamping della Raffineria che potrebbe veramente diventare una sorta di “cittadella del riciclo” con la costruzione di alcune tipologie di impianti che privilegino il recupero di materia e riducano ai minimi termini la parte di rifiuto non recuperabile; vere e proprie fabbriche di materiali (TMB evoluti), tecnologie già disponibili che potrebbero fare della “ex Raffineria” di Livorno un vero polo “Green” di rilevanza non solo regionale ma anche nazionale.

Serve conciliare finalmente lavoro e ambiente, tutelare i posti di lavoro interni e di tutto l’indotto e la salute dei cittadini: per questo ci deve essere una vera riconversione “Green” della raffineria e non un mero Greenwashing così come il progetto apparirebbe rappresentato.

Dobbiamo necessariamente uscire da questo silenzio assordante prima che sia troppo tardi e collaborare tutti per il bene del nostro territorio: reiteriamo quindi l’offerta di collaborazione fatta pochi giorni fa attraverso i nostri emendamenti a bilancio e Dup (purtroppo tutti bocciati, anche quello contro il gassificatore), al fine di bloccare un progetto ambientalmente molto impattante e di discutere di altri progetti ambientalmente più validi.

Siamo quindi a sollecitare e a coinvolgere l’attuale amministrazione sul tema affinché, attraverso i nostri referenti regionali, si possa aprire un serio dialogo con le istituzioni regionali e nazionali. In questo quadro, il prossimo 12 gennaio verrà discussa in commissione regionale una mozione della nostra Consigliera Silvia Noferi che chiede di audire i sindaci sul progetto del gassificatore ENI e chiede a Giani di revocare il Protocollo d’intesa con ENI e Alia sottoscritto da Enrico Rossi nel luglio 2019.

Auspichiamo di poter organizzare a stretto giro dei tavoli di concertazione con tutti gli attori coinvolti, mettendoci a disposizione per dare una direzione ambientalmente sostenibile alla riconversione dell’ENI verso una impiantistica a minore impatto ambientale che privilegi il recupero e la fabbricazione di materiali”.

 

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