Animali dall’Ucraina: rischio Rabbia, le preoccupazioni del garante degli animali e dei veterinari
A seguito di consistenti ingressi in Italia e nella Provincia di Livorno di cittadini ucraini con animali di affezione (l’accoglienza vale anche per loro) al seguito, crescono le preoccupazioni per il rischio di importazione del virus della Rabbia; la cui circolazione in Ucraina è “diffusa”.
Considerato che la rabbia è una malattia ad esito letale sia per gli animali che per l’uomo se non trattata tempestivamente, bisogna fare attenzione.
Il contagio avviene attraverso morsi, graffi o con il semplice contatto della saliva con le mucose o la cute non integra.
Alla luce di tutto ciò, il Presidente Provinciale dei Veterinari, Dottor Marco Melosi e La Garante Comunale degli Animali, Elisa Amato, lanciano un appello urgente
Invitano i proprietari affinchè tutti gli animali in ingresso vengano controllati dal Servizio Sanitario dell’Asl o da veterinari privati (i quali hanno dato la disponibilità di assistenza gratuita) per il controllo del libretto sanitario e per valutare se sia utile o meno sottoporli al test anticorpale.
Inoltre Melosi e Amato invitano i cittadini a diffidare di chi:
propone adozioni attraverso social o di animali che arrivano in Italia provenienti dall’Ucraina in maniera irregolare; senza libretto sanitario e portati in salvo tramite staffette perché in tali casi non c’è alcuna garanzia dal punto di vista sanitario.
Chi si trova in simili condizioni è invitato a recarsi immediatamente all’Asl per le verifiche del caso e per sottoporre gli animali a tutti gli adempimenti sanitari previsti dalla normativa perché i sintomi di tale virus non si manifestano nell’immediato.
E’ da evidenziare che la Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute ha emanato lunedì scorso una circolare operativa nella quale si precisa che in Italia saranno ammessi solamente gli animali al seguito dei loro proprietari.