Ambiente 24 Dicembre 2018

Animali vivi trattati come numeri: Marchetti (FI Regione) chiede una compensazione per i cacciatori a seguito dello stop del Tar

"I cacciatori hanno pagato per esercitare la loro attività"

Aprire la posta e leggere una nota stampa di tal genere lascia alquanto sconcertati. Vedere animali vivi, che sopravvivono e migrano con fatica, trattati come una partita commerciale da compensare perché “i cacciatori hanno pagato” suona davvero strano. Non si capisce poi come (o meglio a scapito di quali altri animali) dovrebbe avvenire questa compensazione o mitigazione.

Stiamo parlando della nota che segue, giunta così come la pubblichiamo, dall’ufficio stampa del consigliere regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti. Non ce ne voglia l’esponente di Forza Italia, gradito ospite di questa testata e autore di validi interventi, come testimoniano gli oltre 10 articoli dedicati a lui nel corso dell’ultimo anno; ma se Marchetti voleva riportare equilibrio su un tema, stavolta ha sortito l’effetto opposto.

«Individuare immediatamente forme di compensazione per i cacciatori sulla cui stagione di attività si è abbattuta l’ordinanza sospensiva del Consiglio di Stato che blocca già da oggi la caccia al merlo e poi via via anche quella a moltissime altre specie di uccelli»: a chiederlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, solidale col mondo delle doppiette che si è visto cambiare in corsa le regole del gioco venatorio su tutto il territorio regionale della Toscana.

La causa è l’ordinanza 06157/2018 del Consiglio di Stato che, in attesa di pronunciamento da parte del Tar della Toscana, sospende il calendario venatorio regionale in accoglimento parziale del ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste. «Pubblicata ieri – ricapitola Marchetti – l’ordinanza agisce già da oggi per il merlo, poi via via in gennaio arriveranno le chiusure anche per la caccia a beccaccia, colombaccio, alzavola, marzaiola, germano reale, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza».

Già, ma intanto i cacciatori si trovano a misurarsi in piena stagione con una limitazione imprevista: «Siamo solidali con loro – afferma il Capogruppo regionale di Forza Italia – e chiediamo alla Regione di individuare immediatamente forme di mitigazione dell’impatto dell’ordinanza del Consiglio di Stato. I cacciatori hanno pagato per esercitare la loro attività lungo un periodo definito, acquisendo il pieno diritto a farlo. Cambiare le regole del gioco durante la partita e chiudere anticipatamente la caccia a tutte queste specie non va bene. Spetta alla Regione trovare fin da subito il modo di garantire anche i diritti dei cacciatori».