Cronaca 26 Febbraio 2019

Antenna telefonica vicino a una scuola, nasce un comitato per il No

“Vogliono mettere un’antennna telefonica di fronte alla scuola elementare “Brin” offrendo lauti guadagni ma la nostra salute e quella dei nostri bimbi non e’ in vendita” questa la posizione di comitato di cittadini che si sta organizzando per fermare l’iniziativa”. Alla riunione di oggi già raccolte oltre 100 firme.

questo il testo reso noto da comitato:

” TUTTI GLI ABITANTI DELLA ZONA SONO INVITATI AD UN INCONTRO PER DISCUTERNE – LUNEDI’ 25 FEBBRAIO ORE 17,00 – DAVANTI LA SCUOLA BRIN IN VIA SARDEGNA n. 30

La società telefonica ILIAD Italia S.p.A. ha scritto all’amministratore di condominio di Via Sardegna n. 30 per chiedere la possibilità di installare un’antenna per telefonia mobile (stazione radio base) sul tetto.

Le società offre un canone di 10 mila euro/anno per l’intero palazzo e annuncia che tale richiesta è stata avanzata anche ad altri palazzi della zona.

Dovrebbe trattarsi dei palazzi alti che insistono sul quadrilatero che circonda la scuola elementare Brin (via Sardegna, Via Fantini, Via Don Angeli, Via dell’Antica Polveriera).

Per installare tale antenna, tuttavia, per legge, occorre l’unanimità dell’assemblea condominiale.

Una volta ottenuto il permesso dal condominio, la società deve presentare la richiesta al Comune e all’ARPAT, che esprime parare vincolante.

Il Piano Comunale che ne regolamenti l’installazione al momento non c’è.

Come facilmente verificabile da ricerche indipendenti reperibili su internet tali antenne producono effetti negativi sulla salute umana a seguito di un’esposizione prolungata nel tempo. Tali effetti al momento si conoscono solo parzialmente, ma è assodata la loro nocività al pari dell’uso prolungato del telefono senza auricolari.

Le onde elettromagnetiche emesse dall’antenna si propagano lateralmente “a ombrello” (paradossalmente il palazzo che la ospita, ne subisce meno) pertanto la scuola elementare sarebbe pienamente coinvolta, come tutti i palazzi vicini.

Peraltro, i controlli sul rispetto delle norme di legge (ARPAT), visto che non possono essere fatti in continuo, non garantiscono il rispetto dei limiti previsti in ogni momento della giornata.

Infine, visto che i nostri telefoni cellulari funzionano già perfettamente, non si capisce per quale motivo dovremmo subire gli effetti nocivi di una nuova antenna, anche alla luce del fatto che di conseguenza tutti i palazzi della zona verrebbero conseguentemente deprezzati.

Occorre pertanto che tutti i palazzi di Via Sardegna, Via E. Fantini, Via Don R. Angeli, Via dell’Antica Polveriera si impegnino a dire NO all’antenna”