Anziani: aumentano i ricoveri nelle strutture sociosanitarie residenziali
Livorno 16 ottobre 2023 – Anziani: aumentano i ricoveri nelle strutture sociosanitarie residenziali
Le RSA – Residenze Sanitaria Assistenziali – possono essere un supporto decisivo per tutti quegli anziani che non hanno bisogno di un vero e proprio ricovero ospedaliero, ma siano in condizioni di parziale o totale non autosufficienza. Queste possono offrire sia percorsi di riabilitazione o soggiorni in lungodegenza per chi vive solo e necessita di assistenza particolare. Ogni struttura può essere più o meno specializzata in determinate patologie della terza età, quindi occorre fare una ricerca in base alle singole esigenze.
Le residenze Anni Azzurri
Tra le strutture più apprezzate ci sono le Rsa residenze Anni Azzurri, azienda del Gruppo KOS che ha sedi dislocate in tutta Italia. Qui è possibile trovare un team multidisciplinare specializzato in grado di rispondere a tutte le necessità degli ospiti, nonchè servizi di tipo alberghiero al fine di offrire anche svago e ambiente confortevole.
Tale tipo di approccio rende le varie strutture idonee a qualunque esigenza, nell’intento di rendere la permanenza gradevole per l’anziano e serena per i parenti che sanno il loro caro in buone mani. Inoltre, per stimolare le abilità dei pazienti e aiutarli nella socializzazione, il personale delle RSA organizza attività ludiche e ricreative come, per esempio, laboratori di cucina, di lettura e di cucina. Si tratta di un modo per garantire agli ospiti tutto il supporto necessario affinché trovino il proprio benessere psicofisico.
Cure e degenza in RSA
In molte RSA si paga una retta, potendo però godere di convenzioni sia a livello comunale che delle ASL locali: ciò comporta l’accesso a tutti i servizi di base, incluso il posto letto, cui si potranno anche aggiungere se si desidera delle attività a pagamento.
In virtù di tali convenzioni, l’allontanamento dell’ospite per ricoveri ospedalieri o brevi vacanze in famiglia viene gestito in maniera differente a seconda dei casi e degli accordi, ma in linea di massima in nessuno dei due casi si dovrebbe perdere il posto guadagnato in struttura.
A livello di cure, le RSA garantiscono a tutti un supporto di tipo sanitario extra-ospedaliero che è personalizzabile a seconda che vi siano o meno patologie importanti: possono sussistere blocchi dedicati ai malati di Alzheimer o affetti da altre malattie cognitive, dove l’anziano viene seguito in un ambiente più raccolto e dedicato; oppure palestre in cui effettuare fisioterapia post-operatoria o post trauma per recuperare prima del ritorno a casa. In altre strutture molto organizzate, poi, possono essere previsti reparti con assistenza H 24 o per gli stati vegetativi. In alcune RSA sono anche presenti centri dialisi, per disabili o nuclei specializzati in patologie neurodegenerative come la SLA.
Per quanto concerne la qualità del soggiorno, non è raro che queste residenze godano di spazi esterni verdi in cui gli ospiti possono passeggiare e socializzare, respirando anche aria pura. La socializzazione è promossa in ogni caso, grazie anche ad aree comuni come le sale lettura, quelle in cui vi sono la televisione o giornali da sfogliare, i bar interni o le cappelle dove la domenica si celebra la messa.
Le RSA più organizzate, inoltre, possono avere al loro interno anche sale cinema o teatrali, realizzare laboratori artistici dedicati a ogni genere d’interesse, focalizzarsi sulla pet therapy, sulla musicoterapia e sulla clown terapia. Se l’ospite è impossibilitato ad allontanarsi, possono anche concordare la realizzazione di feste di compleanno insieme alle famiglie.
Non è raro che vi siano eventi concordati con associazioni esterne, di volontariato e non, al fine di rendere ancora più gradevole la permanenza.