Apre al pubblico la mostra “Tracce di memoria” di Mario Madiai
Livorno, 20 maggio 2021
I granai di Villa Mimbelli riaprono le porte al pubblico oggi alle ore 17,00 per la mostra “Tracce di memoria” di Mario Madiai
La mostra è curata da Giorgio Bacci ed è promossa da Comune di Livorno; Fondazione Livorno – Arte e cultura e Fondazione Livorno,
L’esposizione resterà aperta fino al 30 luglio, dal martedì alla domenica, ore 16.00/19.00, con ingresso gratuito.
“Tracce di memoria” presenta l’ultima produzione di questo affermato protagonista della pittura contemporanea.
L’artista scava, letteralmente e con rigore, nella memoria dei segni e dei sentimenti per restituirci, con la consueta eleganza, un itinerario senza confini tra i linguaggi della figurazione e dell’astrazione.
Elemento clou e sorpresa dell’evento sarà il progetto site specific realizzato durante la mostra:
protagonista dell’installazione una grande piazza cittadina cancellata e riscoperta, avvolta dalla musica.
Il dialogo con la città di Livorno di questo pittore nato a Siena, che ha studiato all’Istituto d’Arte Augusto Passaglia di Lucca, non si è mai interrotto.
Tra i suoi estimatori più devoti è ancora vivo il ricordo della galleria di personaggi livornesi esposta nei primi anni Settanta: Orestino, Boboli, Mario del Ricovero… nella cornice della Casa della Cultura, per una mostra dal titolo fin troppo esplicito: Madiai come Livorno.
Con il viaggio in Persia del 1972 la sua tecnica si affina in un’esplosione di colori ricchi di dettagli, esaltati da cupole luccicanti e vesti variopinte.
Poi il “pittore errante” rientra a Livorno, ma non si ferma. Venezia, Barga, Siena e Firenze diventano le culle cicliche della sua ispirazione.
Dalle finestre dei suoi rifugi ritrae il Canale della Giudecca con Piazza San Marco sullo sfondo, le serre del Ciocco e i giardini di Barga, la Cupola del Brunelleschi, i paesaggi della Val d’Orcia.
Nel 1974 una parentesi riflessiva lo induce a rappresentare l’incontenibile energia della natura che sprizza dai tubi esplosi della modernità, per sperimentare soluzioni innovative senza abbandonare il figurativo.
Gli stimoli e il bisogno di rinnovarsi accompagnano Madiai fino alla maturità artistica
La produzione del 1996 presentata nel volume I fiori, le foglie e l’acqua, fa seguito alla serie dei limoni e dei girasoli, e s’incontra con la serie delle rose, in una ricerca continua di nuove tecniche.
Con il nuovo millennio e la nascita del primo nipote, il concorso della Fondazione Nazionale Carlo Collodi diventa l’occasione per una lunga rivisitazione simbolica e anche sociologica della favola di Pinocchio, fonte inesauribile di incanti creativi per tutta l’età adulta.
Continua-mente diversaè il titolo delle opere più recenti.
Nella serie dei “teatrini” la riflessione artistica raggiunge una più intensa complessità e la pittura diviene lo sfondo di una struttura tridimensionale attraversata da fili, gessi e altro.
Lavorando tutti i giorni e tutto il giorno, Mario sente la necessità di variare temi e tecnica in processi compositivi sempre nuovi.
Si ritiene un’artista in continua evoluzione che cerca nuove motivazioni, suggestioni e visioni per andare oltre la tela e afferrare la profondità delle cose.
Per lui, che padroneggia la pittura con impareggiabile abilità, l’astrazione non è una scorciatoia e, negli anni, i suoi veri interessi e punti di forza sono sempre stati gli stessi: composizione coloristica, equilibrio formale, disposizione dei segni. Il risultato è una produzione composita e seducente, capace di conquistare tanti ammiratori, che seguono il suo percorso artistico nonostante le distanze.
E le tele di Madiai approdano in Europa, negli Stati Uniti, in Giappone, in Messico, in Corea.
Lui ama dipingere, desidera dipingere. Desidera scoprire e lo ha sempre desiderato. Come quando, bambino, esplorava sentieri artistici con fili, stoffe e gessi sottratti a Lavinia, la mamma sarta, per inventare linee e segni grafici. O quando nascondeva pietruzze colorate sotto la sabbia per poi ritrovarle e ammirarne i riflessi.
Cancellare e ritrovare: così avverrà anche alla mostra, con il site specific.
Si ringrazia per il contributo la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci.
20 maggio/30 luglio 2021 Granai di Villa Mimbelli, via San Jacopo in Acquaviva 65, Livorno
Per le visite del sabato e della domenica, e per i gruppi, la prenotazione è obbligatoria, con almeno un giorno di anticipo.
Gli orari della mostra potranno subire modifiche per eventuali disposizioni normative connesse all’emergenza sanitaria Covid-19.
Info (orari e modalità di visita) presso:
infomuseofattori@comune.
tel. 0586/808001- 824607