Arena Astra utilizzata senza titolo? Romiti presenta interpellanza
“E’ sconcertante che si possa gestire il patrimonio pubblico in questo modo, l’Arena Astra è di tutti i cittadini, invece sembra che l’Arci se ne sia impossessata senza alcun titolo e poi chieda pure i soldi per darla in affitto, ed immancabilmente sempre e solo ai suoi amici”.
Così commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale Andrea Romiti in merito all’articolo apparso sulla stampa nazionale dal titolo “Speranza va alla festa di Articolo 1. La sede è un’occupazione abusiva”.
“Ho depositato una interpellanza in Consiglio Comunale per sapere se effettivamente l’Arci sta utilizzando senza averne titolo l’Arena Astra.
La situazione sarebbe altamente imbarazzante, perché già il 14 dicembre 2020 in seconda Commissione, come Fratelli d’Italia avevamo fatto presente e chiesto spiegazioni sulla validità della concessione. In tale sede ufficiale fu risposto dall’Assessore all’Urbanistica che a lei risulta che l’Arena Astra sia in gestione all’Arci e concede dietro pagamento gli spazi a chi ne fa richiesta.
Per cui l’Amministrazione ne era ben consapevole della situazione, già da diverso tempo.
E’ evidente che a questo punto non si può che evidenziare un danno erariale se davvero l’Arci non ha alcun titolo per gestire tale struttura.
Una struttura meravigliosa sul lungomare che potrebbe ritornare nella disponibilità della città, invece che concederla in affitto ai partiti della sinistra per farci le loro feste”.
Il Capogruppo conclude:
“Andremo fino in fono alla questione e non escludiamo di fare ricorso alla Corte dei Conti se davvero l’Arci non ha titolo nel gestire l’Arena Astra”.
Il video della seduta del 14 Dicembre 2020 della Seconda Commissione postato dal consigliere Romiti così commentato:
“Ad una mia domanda precisa sull’Arena Astra la sinistra in Commissione afferma che è tutto regolare e l’Arci la gestisce e percepisce pure i soldi per darla in gestione.
Credo che qua dopo l’articolo di Belpietro su La Verità si debba chiedere chiarezza e non escludiamo il probabile danno erariale”.