Articolo 1 Livorno: “Piano nazionale di rilancio strumento fondamentale per il nostro Paese”
A giugno iniziativa politica contro la subalternità "ad altre realtà ritenute più influenti"
Livorno 15 maggio 2021
Articolo1 Livorno: “Il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza rappresenta uno strumento fondamentale per il nostro Paese”.
“Certamente utile ad agganciare le opportunità di sviluppo che l’attenuarsi della pandemia sta già mostrando, ma soprattutto indispensabile a colmare il “gap” infrastrutturale, con gli altri Paesi comunitari, che l’Italia ha accumulato in tanti anni di scarsa attenzione all’interesse generale che, di norma, sovraintende la gestione delle infrastrutture pubbliche come quelle portuali e che tali devono rimanere.
In tale contesto di importanza e strategicità nazionale ed internazionale abbiamo rilevato, con stupore e forti perplessità, che il PNRR non ritiene opportuno potenziare – al contrario di quanto era previsto dal “Piano veloce” – il collegamento del sistema portuale/logistico e industriale alla linea ferroviaria Alta Capacità/Alta Velocità che attraversa la regione Toscana sulla rete TEN-T.
Se confermata, questa lettura darebbe corso a criticità pesanti per il futuro del porto, della città di Livorno ma anche dell’economia toscana in generale, in termini di offerta logistica limitando di fatto la nostra competitività sui mercati di riferimento e la capacità attrattiva di investitori.
Per opporci a questo stato di cose metteremo in atto ogni e qualsiasi azione di supporto politico affinché venga ripristinato quanto era già previsto e programmato a livello nazionale, che assicuri alla comunità livornese pari dignità di sviluppo, oggi consentita ad altri porti italiani, in un’ottica di sistema nazionale come disciplinato dalla normativa nazionale vigente.
Su questi temi saremo al fianco delle Istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale, in una battaglia di civiltà che riguarda tutti.
Parleremo di questo e di altre tematiche in una iniziativa politica che Art.1 farà entro il mese di giugno p.v. per riaffermare il ruolo strategico del nostro territorio che non può permettersi subalternità ad altre realtà, ritenute più influenti, nel rispetto della storia del nostro porto come lavoratori e come imprese”.