Eventi 27 Settembre 2023

Asdi Toscana apre 46 archivi storici nel segno della fotografia, uno anche a Livorno


Livorno 26 settembre 2023  – Asdi Toscana apre 46 archivi storici nel segno della fotografia, uno anche a Livorno

Sabato 7 ottobre ritorna ARCHIVI.DOC, la giornata che punta a svelare al pubblico gli archivi delle dimore storiche dislocate nelle città e nelle province della Toscana all’interno dell’evento nazionale “CARTE IN DIMORA. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro” organizzata da ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane: un viaggio nella storia del nostro paese attraverso libri, mappe, documenti e fotografie che, in linea con l’evento “Domenica di Carta” del MIC, sottolinea la consapevolezza che molte dimore storiche posseggono biblioteche ed archivi ricchi di preziose tracce del nostro passato e meritevoli di condivisione, al pari di quelle pubbliche.

La terza edizione di ARCHIVI.DOC aumenta il numero di dimore con oltre 46 archivi che apriranno gratuitamente al pubblico in tutta la Toscana (la metà delle aperture sull’intero territorio nazionale) e si arricchisce della preziosa collaborazione con gli Archivi Alinari e il Museo Stibbert che venerdì 6 ottobre regaleranno, alle ore 16, una visita guidata alla mostra “Così lontani, così vicini“ a cura di Sabine du Crest ed Enrico Colle, visitabile allo Stibbert dal 6 ottobre 2023 al 30 giugno 2024 seguita alle 17 dall’incontro “Archivi Alinari e Dimore storiche: un racconto per immagini” che prevede la presentazione della giornata Archivi.doc attraverso una selezione delle fotografie delle dimore storiche presenti negli Archivi Alinari tra le tante, il Palazzo Ricasoli su lungarno Corsini selezionata per il manifesto di questa edizione o il Palazzo Agostini sul lungarno Regio di Pisa.

I posti per partecipare alla visita e all’incontro sono limitati ed è necessaria la prenotazione: Tel. 055 486049 – direzione@museostibbert.it.


U
n’altra importante novità riguarda l’inserimento dell’evento nel calendario della Florence Art Week che quest’anno annovera 29 istituzioni culturali, 44 eventi, 32 luoghi negli 11 giorni di programmazione.

 

In occasione della giornata ogni Dimora apre ambienti solitamente riservati agli studiosi e svela documenti, filze, carteggi tra personaggi che hanno segnato la storia del nostro Paese e dell’Europa, cabrei, organizza incontri (Archivio Bartolini Baldelli, Archivio di Roberto Longhi – Archivio di Anna Banti, Archivio Guicciardini, Archivio Carlo Morelli), visite guidate (Archivio Capponi alle Rovinate, Archivio Capitolare e Parrocchiale dell’Insigne Basilica di San Lorenzo, Archivio Storico di Palazzo Pucci, Archivio Storico San Niccolò del Ceppo, Teatro Storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Archivio e Biblioteca della Scuola di Musica di Fiesole Fondazione Onlus, Archivio Niccolini di Camugliano, Archivio Istituto Storico della Resistenza, Archivio Storico de La Nuova Tinaia, Archivio Sidney Sonnino, Archivio Puccini Museum Casa Natale, Archivio Storico di Bagnone, Archivio Domestico dei Malaspina di Mulazzo, Archivio Majnoni Baldovinetti Tolomei, Archivio Storico del Comune di Santa Maria a Monte, Archivio Torrigiani Guadagni del Nero – Malaspina, Archivio Bianciardi, Archivio della Badia a Coltibuono, Fondazione Zeffirelli Onlus) esposizioni (Archivio dell’Accademia di Belle Arti, Archivio Villa Romana, Archivio Foto Lotti, Archivio Storico Giunti Editore, Archivio Puccini, Archivio Storico di Bagnone, Archivio Vaccà Berlinghieri, Archivio Casa Museo Sigfrido Bartolini) e degustazioni (Archivio Sidney Sonnino, Archivio della Badia a Coltibuono, Archivio del Borgo e della Villa di Monte Sante Marie).

Archivi.Doc – Carte in Dimora ha lo scopo, così come la Giornata nazionale di primavera, di sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo chiave che il patrimonio culturale privato ricopre per il tessuto socio-economico e culturale del paese. Accanto agli archivi delle famiglie toscane, abitualmente accessibili solo agli studiosi per ricostruire la trama della storia cittadina, regionale, italiana e internazionale intrecciando tracce, indizi, ipotesi e conferme nei documenti, nelle pergamene, nelle lettere, nei diplomi, nei cabrei, nelle infinite filze, sono previste le aperture di alcuni archivi di personalità e istituzioni che arricchiscono e completano questa incursione dietro le quinte della Storia ufficiale.

Si raccomanda
la prenotazione delle visite alle dimore prescelte sulla pagina dedicata del sito www.associazionedimorestoricheitaliane.it

ARCHIVI.DOC si svolge sotto il patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Arezzo, Provincia di Livorno, Provincia di Lucca, Provincia di Massa Carrara, Provincia di Pisa, Provincia di Pistoia, Provincia di Prato, Provincia di Siena e in collaborazione con Florence Art Week, Fondazione Alinari per la fotografia, Museo Stibbert, Città Nascosta, Generali Assicurazioni Agenzia di Empoli Iacopo Speranza, Associazione Archivi Storici delle Famiglie, Associazione Nazionale Case della Memoria, Terre di Pisa, The Lands of Giacomo Puccini, Camera di Commercio Toscana TNO.

ELENCO DEGLI ARCHIVI APERTI

AREZZO provincia

  1. ARCHIVIO BARTOLINI BALDELLI Castello di Montozzi 4, Pergine Valdarno (AR).
    Incontri alle 11 e 15

L’Archivio notificato ospita carte dal XV al XXI secolo di varia natura pertinenti a fatti e beni Bartolini Baldelli e, in parte minore, alla famiglia Martini Capoquadri. In questa occasione sarà possibile assistere ad una breve conferenza sulla storia dell’Archivio Bartolini Baldelli e sul valore ed il significato della conservazione delle carte: gestione di beni, pensieri intimi, segreti, politica, cultura. Sarà inoltre esposto, nella stanza dell’Archivio, il cabreo della Fattoria di Montozzi.

FIRENZE centro storico

  1. ARCHIVIO CAPPONI ALLE ROVINATE Via dei Bardi 36, Firenze

Riorganizzato, catalogato e indicizzato da Giovanni Battista Dei nel 1774, l’Archivio Capponi alla Rovinate comprende le carte di due rami della famiglia Capponi: Andrea di Niccola e Agostino di Gino. Sarà possibile assistere alla spiegazione di documenti scelti e all’illustrazione storica dell’intero archivio, con aneddoti semiseri sulla storia della famiglia.

  1. ARCHIVIO CAPITOLARE E PARROCCHIALE DELL’INSIGNE BASILICA DI SAN LORENZO Piazza San Lorenzo 3, Firenze

Complessivamente l’archivio della Basilica di San Lorenzo è costituito allo stato attuale da circa 10.000 unità di cui 1.180 pergamene, oltre 2.000 fotografie, un fondo musicale importante di cui fanno parte 32 bellissimi corali miniati ed una piccola biblioteca. L’importante complesso documentario è formato da materiali che vanno dal IX secolo fino ai nostri giorni ed è uno dei più importanti archivi ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Firenze. Sarà possibile visitare l’Archivio Capitolare e Parrocchiale dell’insigne della Basilica di San Lorenzo: la visita comprenderà un’esposizione sintetica della storia dell’archivio e una descrizione dei principali fondi che conserva, seguite dall’illustrazione di alcuni documenti di particolare interesse storico e artistico in un percorso che, partendo dalle antiche pergamene, si focalizzerà sui documenti musicali e in particolare sui bellissimi corali miniati realizzati tra il XV e il XVII secolo.

  1. ARCHIVIO GIOVANNI SPADOLINI Via Pian dei Giullari 139, Firenze

L’archivio, testimonianza della vita e dell’attività di Giovanni Spadolini, raccoglie documenti, manoscritti, dattiloscritti, lettere, articoli, saggi e pubblicazioni di tutta una vita. Il materiale è pervenuto in eredità alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia insieme alla Biblioteca e a tutti i beni mobili e immobili in cui oggi l’archivio è conservato. La Fondazione possiede anche la Biblioteca di Giovanni Spadolini, suddivisa in tre sedi e ospitante circa 100.000 volumi. Sarà possibile ammirare l’attività pubblica e culturale di Giovanni Spadolini attraverso i “menù” delle occasioni ufficiali ritrovati nell’archivio storico.

  1. ARCHIVIO STORICO DI PALAZZO PUCCI Via de’Pucci 4, Firenze

L’Archivio Pucci è posto al primo piano dell’omonimo palazzo, dove sono conservati numerosi documenti relativi alla genealogia della famiglia Pucci e ai vari rapporti intercorsi nei secoli con le famiglie nobili. Sarà possibile visitare l’Archivio Pucci alla presenza dell’archivista, assistendo ad una breve spiegazione sulla storia della sua creazione.

  1. ARCHIVIO STORICO DI SAN NICCOLÒ DEL CEPPO Via Pandolfini 3, Firenze

Ininterrottamente custodito nella sede della Compagnia dalla fine del ‘500, l’Archivio custodisce vari libri di Memorie e registri di Entrate e Uscite, oltre gli antichi Capitoli della Compagnia del Ceppo e di altre ad essa collegate. Di particolare rilievo il fondo della Scuola di Musica e della Compagnia di S. Cecilia, oggetto di una prossima pubblicazione. Per l’occasione l’Archivio Storico di San Niccolò del Ceppo propone una visita guidata al percorso museale dell’Oratorio e all’allestimento delle sale dell’Archivio.

  1. ARCHIVIO DI ROBERTO LONGHI, ARCHIVIO DI ANNA BANTI C/O FONDAZIONE DI STUDI DI STORIA DELL’ARTE ROBERTO LONGHI via B. Fortini 30, Firenze

L’archivio di Roberto Longhi, riordinato e consultabile su appuntamento, permette di cogliere l’intensa attività dello storico dell’arte, del critico e del conoscitore, così come dell’intellettuale profondamente connesso con la vita culturale del suo tempo, in contatto con un numero amplissimo di critici, artisti, storici, letterati. Le carte di Anna Banti (all’anagrafe Lucia Lopresti), in corso di riordino, si riferiscono ad alcuni dei suoi scritti, come anche alla sua attività di giornalista in varie testate per rubriche culturali e cinematografiche. In quest’occasione i visitatori dell’Archivio di Roberto Longhi potranno assistere ad una breve presentazione dell’archivio stesso, con l’illustrazione di documenti e fotografie a ricostruire la rete di rapporti dei due coniugi con artisti e intellettuali del tempo.

  1. ARCHIVIO STORICO DEL TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO Piazza Vittorio Gui 1, Firenze

L’Archivio del Maggio conserva un valore incalcolabile composto da quasi 13.000 tra bozzetti, figurini disegnati e realizzati da alcuni degli artisti più importanti del Novecento come per esempio Guttuso, De Chirico, Sironi, Savinio; questi e molti altri caratterizzano il patrimonio – quasi incredibile – del Teatro che è a disposizione sia degli studiosi sia degli appassionati del Teatro, sia ai semplici curiosi. Sono conservati in quasi mezzo chilometro di scaffali più di 100.000 documenti a partire dal 1928 fino alla più recente contemporaneità, un migliaio di manifesti tra cui 200 prodotti da artisti di fama internazionale, circa 300 modellini, maquette, plastici, e tutta la serie completa degli autografi e dei programmi di sala.
Per l’occasione sarà possibile partecipare ad una visita guidata dell’archivio.

  1. CONGREGAZIONE BUONOMINI DI SAN MARTINO Piazza San Martino, Firenze

I Buonomini di San Martino si occupano dei bisognosi di Firenze dal 1442. Il fondatore, Antonino Pierozzi, chiamò 12 uomini per affidargli l’incarico di assistere i poveri vergognosi che all’epoca erano gli avversari politici di Cosimo de’ Medici. Ancora oggi la congregazione vive con le stesse semplici regole di 570 anni fa e, affidandosi alla Provvidenza, ottiene il contributo dei fiorentini e delle persone caritatevoli. Quando le finanze dei Buonomini si esauriscono, si accende un lumicino fuori dalla cappella (Piazza San Martino) e da qui deriva l’espressione toscana “essere al lumicino”. Ancora oggi la totalità delle offerte che arrivano alla congregazione sono devolute in beneficenza ed i buonomini mantengono la massima riservatezza a tutela della dignità dei bisognosi. In questa occasione la Congregazione dei Buonomini apre al pubblico il suo archivio con la presentazione dei diversi lasciti e la mostra dei reperti più significativi e antichi.

  1. LE CARTE DELL’ARCHIVIO DEGLI AMICI DELLA MUSICA FIRENZE via Pier Capponi 41, Firenze

L’archivio è in fase di riordino: comprende principalmente i programmi di sala e gli autografi dei più importanti musicisti che hanno suonato nelle stagioni dell’Associazione Amici della Musica dal 1920 ad oggi. Poche sono le testimonianze scritte e le fotografie andate distrutte a causa dell’alluvione del 1966 a Firenze poiché gli archivi dell’istituzione erano situati in via Rondinelli al piano terreno.

  1. ARCHIVIO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI via Ricasoli 66, Firenze

L’archivio storico dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze è costituito da una ricca documentazione che ha inizio a partire dal 1528. L’archivio odierno è quello che ha preso consistenza nel 1784, quando Pietro Leopoldo istituì l’attuale Accademia delle Belle Arti, separandola dall’originaria Accademia delle arti del disegno, nell’intenzione di creare un autonomo pubblico organismo istituzionale per l’insegnamento artistico, alla cui sede fu destinato l’edificio ex Spedale di San Matteo, che è la sede attuale. Allora, all’Accademia delle belle arti rimasero le carte relative proprio all’insegnamento artistico, mentre all’Accademia delle arti e del disegno furono destinate quelle riguardanti l’attività culturale e di soprintendenza e all’Archivio di Stato andarono i documenti provenienti dalla soppressa Compagnia di San Luca. Sarà possibile ammirare l’esposizione di una selezione dei più significativi documenti dell’archivio storico allestita negli spazi della biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.

  1. ARCHIVIO VILLA ROMANA via Senese 68, Firenze

Villa Romana è un centro di produzione d’arte contemporanea e di scambio culturale internazionale. Fondata da Max Klinger nel 1905, vi hanno vissuto e lavorato annualmente i vincitori del Premio Villa Romana, artisti internazionali selezionati da una giuria indipendente. L’incontro sarà occasione per interrogarsi sulla funzione degli archivi per la conservazione e costruzione del sapere, ma anche sull’importanza delle zone opache – ovvero dei documenti mancanti in un archivio – come punto di partenza per nuove indagini in grado di “Mending, Troubling, Repairing” la storia dell’istituzione. In questa occasione saranno presentati i materiali fotografici dell’archivio in modo da ripercorrere insieme la storia della casa d’artista dalla sua fondazione nel 1905 (artisti, ospiti, vita della villa) e, contestualmente, il progetto di digitalizzazione in corso. Saranno messe a fuoco anche le parti mancanti dell’archivio, soprattutto relative al periodo della seconda guerra mondiale, zone poco studiate da cui vorremmo ripartire per scrivere una storia alternativa dell’istituzione e del suo archivio.

  1. ARCHIVIO FOTO LOCCHI Via del Corso 1, Firenze

L’Archivio storico Foto Locchi, posto sotto la tutela del Ministero della Cultura (MiC), è considerato per il suo alto valore storico e artistico uno tra i più importanti a livello internazionale. Un corpus d’immagini in costante divenire, che a seguito delle recenti acquisizioni conta oggi oltre 5 milioni di fotografie sulla storia di Firenze e della Toscana, dagli anni Trenta ad oggi, conservate sotto forma di negativi originali. Immagini dal mondo dello sport e dello spettacolo, della moda e della grande Storia, ma anche frammenti pittoreschi che raccontano consuetudini e quotidianità della vita di ieri e di oggi. La creazione di una piattaforma digitale ha oggi permesso di riportare in vita quasi cent’anni di storia di un territorio, rendendo finalmente fruibile, in modo semplice e immediato, lo straordinario corpus di immagini conservato nella propria Banca Dati. Gli ospiti saranno accompagnati in una “passeggiata virtuale nella Firenze del ‘900” attraverso la proiezione di immagini d’Epoca.

  1. ARCHIVIO ANTINORI ALDOBRANDINI DI BRINDISI via dei Serragli 9, Firenze

La documentazione conservata nell’Archivio riguarda per lo più l’amministrazione dei possedimenti della famiglia, del ramo di Antonio di Tommaso poi duchi di Brindisi della Montagna (Potenza). Ci sono inoltre lettere dirette a Giovan Battista, Amerigo e Pier Antonio Antinori (sec. XVII), ad Amerigo Antinori (sec. XVII-XVIII), a Gaetano Antinori (sec. XVIII), ad Amerigo di Gaetano (sec. XVIII-XIX), carteggi della casa dei Lorena (sec. XIX). Si segnala la presenza di 4 registri di entrate e uscita dei vetrai fiorentini Palucchi (sec. XVII) e il cabreo relativo alla costruzione dell’Ospedale di Empoli del XVIII secolo.
Estremi cronologici: 1302 – 1933
. Consistenza: 936 unità di cui 58 pergamene, 2 registri pergamenacei, 126 buste, 8 scatole, 77 filze e 665 registri.

  1. ARCHIVIO STORICO GIUNTI EDITORE via Bolognese 165, Firenze

L’Archivio storico Giunti Editore ha sede nell’antica limonaia del complesso rinascimentale di Villa La Loggia a Firenze. Al suo interno sono conservati i libri e i documenti relativi all’attività delle case editrici, fiorentine e non, che nel corso degli ultimi due secoli sono confluite nell’attuale Gruppo editoriale, guidato da Sergio Giunti. La volontà della famiglia Giunti è quella di conservare e valorizzare la memoria storica del proprio lavoro editoriale, anche nella convinzione che i progetti e le esperienze del passato siano utili per il presente e rafforzino le scelte per il futuro. Sarà possibile visitare l’Archivio storico Giunti Editore e alcune parti della sede di Giunti Editore, oltre alla mostra di libri e documenti storici conservati, con particolare attenzione al tema della musica.

  1. ARCHIVIO E BIBLIOTECA DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE FONDAZIONE ONLUS via delle Fontanelle 24, Firenze

La Scuola di Musica di Fiesole da quasi cinquant’anni rappresenta un punto di riferimento per la didattica musicale: l’eccellenza dei risultati dei suoi studenti e le sue molteplici attività e performance sono riconosciute a livello internazionale. Di tutto questo, e in particolare dell’instancabile azione di divulgazione culturale del suo fondatore Piero Farulli, violista del celebre Quartetto Italiano, è testimone il ricco archivio della Scuola e la biblioteca specializzata nel repertorio classico. In quest’occasione la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole mostra al pubblico il ricco patrimonio musicale, con visite guidate nella prestigiosa sede di Villa La Torraccia: si potrà accedere alla biblioteca musicale e ripercorrere le tappe salienti dell’utopia fiesolana, grazie ad una piccola mostra documentaria itinerante allestita all’interno degli spazi della Scuola di Musica, compreso lo studio del fondatore Piero Farulli.

  1. ARCHIVIO NICCOLINI DI CAMUGLIANO Via del Moro 15, Firenze

L’archivio Niccolini di Camugliano è stato organizzato nella seconda metà del Settecento per volere dell’abate Antonio Niccolini, intellettuale illuminista. Proprio per questo motivo grande attenzione è stata dedicata alle corrispondenze degli ambasciatori di casa Niccolini (Otto, Agnolo, Piero, attivi sin dalla metà del Quattrocento), e alla corrispondenza dello stesso abate Antonio. L’archivio conserva anche una raccolta di pergamene a partire dal Trecento, gli atti patrimoniali della famiglia e del marchesato di Camugliano, documenti delle famiglie “aggregate”: Benvenuti, Ciaini di Montauto, Vitelli, Del Bufalo, Giugni. Per l’occasione l’Archivio propone una visita guidata all’archivio con cenni alla storia della famiglia. Successivamente sarà possibile visitare le parti comuni di Palazzo Bourbon Niccolini, oggi residenza “Il Palazzo del Marchese di Camugliano”, e il suo giardino pensile.

  1. ARCHIVIO ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA Via Carducci 5/37 50121 Firenze

L’Archivio dell’Istituto raccoglie oltre 150 fondi di enti e di persone. Ad un primo nucleo di complessi documentari prodotti da organismi politici e militari della lotta di Liberazione, si sono affiancati numerosi fondi di organizzazioni e personalità dell’antifascismo e della Resistenza e di gruppi ed esponenti dell’area azionista fiorentina. Nel corso degli anni il patrimonio dell’ISRT si è progressivamente ampliato per arco cronologico, soggetti produttori e tematiche, fino ad abbracciare aspetti molteplici della storia politica, sindacale, sociale e culturale del Novecento. L’Istituto conserva inoltre una raccolta di circa 2.000 tra volantini e manifesti, tra cui si segnalano quelli prodotti nel corso della lotta antifascista e della guerra di Liberazione. In questa occasione l’Istituto propone una visita alla scoperta della sua storia e del suo ricco patrimonio: un viaggio attraverso i documenti che testimoniano alcuni dei passaggi fondamentali del XX secolo a Firenze. La visita sarà guidata dal responsabile della biblioteca e dal responsabile dell’archivio.

  1. ARCHIVIO STORICO DE LA NUOVA TINAIA via San Salvi 12, padiglione 24 Firenze

L’archivio conserva le opere degli artisti che nel corso del tempo, dagli anni ’70 fino ad oggi, si sono succeduti in Tinaia. Si parla di quasi centomila opere conservate, realizzate sui supporti più vari e con le più varie tecniche. Molti sono gli autori da considerarsi personalità artistiche significative nel panorama dell’outsider art internazionale, presenti da anni nelle più importanti collezioni pubbliche e private, come la Collection de l’art Brut di Losanna, L’Aracine di Parigi, il Mad Musee di Liegi, ecc. Più di duecento le esposizioni realizzate dagli anni ’70 ai giorni nostri in Italia e all’estero. Per l’occasione saranno organizzate visite guidate.

  1. ARCHIVIO GUICCIARDINI via dei Guicciardini 15, Firenze

L’Archivio Guicciardini si trova all’interno dell’omonimo palazzo, adiacente a Piazza Pitti: consiste in una sala di studio e in un grande ambiente voltato dove sono conservate le filze dei documenti. La struttura dell’archivio Guicciardini è molto complessa, non solo perché, per motivi ereditari e matrimoniali, è diventato un contenitore che accoglie altri numerosi ed importanti fondi familiari (Bardi, Pucci, Albizzi, Morrocchi), ma anche perché ha subito nel corso dei secoli vari interventi di riordino e descrizione legati soprattutto alla presenza delle carte dello storico Francesco che suscitarono un precoce interesse da parte degli studiosi. Queste ultime furono inserite e descritte, alla metà del Settecento, nel catalogo della Biblioteca di casa Guicciardini e restituite all’archivio solo in occasione della sua apertura nel 1930. Per l’occasione l’Archivio propone l’illustrazione di alcuni dei documenti più importanti della famiglia: pergamene antiche, libri contabili del ‘500 e lettere autografe di personaggi illustri.

  1. FONDAZIONE ZEFFIRELLI ONLUS piazza San Firenze 5, Firenze

L’Archivio Zeffirelli si trova al piano terra del Complesso di San Firenze, adiacente alla Biblioteca delle Arti e dello Spettacolo. Contiene decine di copioni e sceneggiature, centinaia di pagine di appunti, migliaia di fotografie, centinaia di schizzi, disegni e bozzetti, materiali pubblicitari, rassegne stampa, carteggi, documentazione amministrativa, letteratura grigia e audiovisivi. Ogni produzione teatrale e cinematografica è ampiamente documentata all’interno dell’Archivio. I materiali conservati nell’Archivio raccontano il metodo di lavoro di Zeffirelli fondato sulla creatività e sull’approfondimento. Costituiscono un patrimonio documentario di notevole ricchezza, in grado di esplorare l’ambiente dello spettacolo e dell’intera società italiana dagli anni ‘40 ad oggi. In questa occasione sarà possibile assistere all’illustrazione storica dell’Archivio Zeffirelli e alla spiegazione di documenti selezionati, accompagnati dall’archivista il dott. Alessandro Massini.

FIRENZE provincia

  1. ARCHIVIO BINI SMAGHI BELLARMINI Via Volterrana 213, loc. La Romola, San Casciano in Val di Pesa (FI)

L’archivio Bini Smaghi Bellarmini conserva i documenti relativi alle famiglie Bini e Martellini nel periodo compreso tra il XV e il XVIII secolo ma, purtroppo, con profonde lacune. Infatti parte dei documenti, soprattutto quelli relativi al Quattrocento e al Cinquecento, sono andati perduti.

  1. ARCHIVIO CORSINI FIRENZE Via San Piero di sotto 3, San Casciano in Val di Pesa (FI)

L’archivio Corsini di Firenze, una delle più ricche raccolte private della Toscana, con le sue oltre 12.500 unità archivistiche è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza della Toscana nel 1983. Le carte qui conservate coprono sette secoli di storia (dal 1330 circo al XX secolo). Oltre alla ricchezza della documentazione, dovuta alla sua mole, la sua importanza deriva dal ruolo di primo piano che numerosi esponenti della casata ricoprirono nelle vicende politiche ed economiche non solo toscane, ma italiane ed europee. Sono inoltre conservate le carte appartenenti ad altre famiglie imparentate con i Corsini nel corso dell’Ottocento, quali i Rinuccini, i Buondelmonti, gli Scotto di Pisa e i Martellini.

  1. ARCHIVIO SIDNEY SONNINO via Volterrana Nord 10, Montespertoli (FI)

Si tratta dell’archivio di Sidney Sonnino (1847-1922), ministro degli affari esteri nei difficili anni 1914-1919. Nel 1969 fu riconosciuto dalla soprintendenza archivistica il valore dell’archivio come fonte inedita sia per la politica interna dell’Italia liberale sia per la politica estera mondiale dal 1860 fino ai trattati di pace successivi alla Prima Guerra Mondiale. Raccoglie documenti, cimeli e foto. Sarà possibile visitare l’archivio con le sue carte, documenti e cimeli, e le stanze storiche del castello. Sarà possibile mangiare e fare una degustazione dei vini dell’azienda (a pagamento) nell’enoteca del castello aperta dalle 12 alle 16 (331 1874325).

  1. ARCHIVIO FERRAGAMO c/o Salvatore Ferragamo spa – Via Giuseppe Mercalli 205/207, Loc. Osmannoro, Sesto Fiorentino (FI)

L’Archivio Ferragamo è un inestimabile tesoro di documenti, fotografie, filmati, disegni, prototipi e, soprattutto, prodotti che raccontano la storia dell’azienda, le sue fondamenta e i suoi sviluppi (dagli anni Venti del Novecento a oggi). Lo spazio accoglie una parte della biblioteca del Museo Ferragamo, composta da migliaia di volumi, cataloghi di mostre, cataloghi pubblicitari e riviste specializzate in arte e moda. La Sala Consultazione è a disposizione di coloro che lavorano in azienda ma anche di studenti, giornalisti ed esperti del settore che abbiano necessità di svolgere ricerche in archivio, con il supporto di personale specializzato. L’Archivio Ferragamo è principalmente un archivio di prodotti, documentati in tutti gli aspetti: dalla progettazione alla produzione finale. Include fondi estremamente eterogenei, tra cui calzature, borse, articoli di piccola pelletteria, abbigliamento e accessori in seta, ma anche documenti, brevetti, fotografie, filmati e opere d’arte.

  1. ARCHIVIO STORICO ALBIZI FRESCOBALDI Villa di Poggio a Remole, loc. Sieci, Pontassieve (FI)

L’Archivio Frescobaldi si è formato a partire dal XIII sec. e contiene documentazione relativa all’attività mercantile della famiglia e alle più recenti imprese viti-vinicole. Fra le pergamene, i diplomi di protezione concessi ai Frescobaldi nel sec. XVI da Enrico VIII Tudor e Massimiliano I d’Asburgo; L’archivio Albizzi si è formato anch’esso a partire dal XIV secolo e si è accresciuto con le carte di amministrazione sette-ottocentesca dei beni fondiari, in particolare delle fattorie di Pomino (Rufina), Nipozzano (Pelago) e Montefalcone (Castelfranco di Sotto). Entrambi gli archivi sono dotati di strumenti di consultazione settecenteschi e di un inventario contemporaneo curato da Ilaria Marcelli. Sarà possibile visitare i locali dell’Archivio nella Villa di Remole a Sieci, con l’esposizione di alcuni documenti e di pergamene storiche conservate nell’archivio di famiglia.

  1. ARCHIVIO PIETRO PORCINAI via Bandini 15, Fiesole (FI)

Dopo vari cambi di sede a Firenze lo studio professionale di Pietro Porcinai, fiorentino assurto alla fama mondiale come architetto del giardino e del paesaggio, fu trasferito a Villa Rondinelli, a Fiesole, nel 1957. Dal 1989 l’archivio si trova nella limonaia, annessa alla villa e restaurata. Alla chiusura dello studio, l’architetto Gianni Medoro, con il contributo di Adriana Manzoni e Artemisia Viscoli, effettuò una ricognizione dettagliata del Fondo individuando 1318 progetti che furono ordinati secondo il nome del committente. Tale regesto confluì nella prima pubblicazione su Porcinai che nel frattempo si stava editando ad opera di un altro ex collaboratore dello studio, l’architetto Milena Matteini. Nel 1991 è stata rinvenuta parte della corrispondenza che si riferisce al periodo che va dall’inizio dell’attività del maestro sino a poco oltre la fine della Seconda Guerra Mondiale. Sarà possibile visitare l’openspace-giardino d’inverno contiguo all’Archivio Porcinai. Ad ogni visitatore verrà consegnata una scheda riepilogativa sui documenti conservati in archivio.

  1. ARCHIVIO STORICO ENTE NAZIONALE GIOVANNI BOCCACCIO via Boccaccio 8, Certaldo (FI)

L’archivio riordinato nel 2007, in occasione del 50° anniversario della Costituzione dell’Ente, sotto la guida del sott. Capannelli, conserva la documentazione relativa all’attività dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, alla Casa museo e agli studi intorno alla tomba del Boccaccio. Tra i vari documenti, si conservano i registri dei visitatori della Casa del Boccaccio, di cui il primo datato al 1825; lettere autografe di Giosuè Carducci, Eugenio Montale e Vittore Branca solo per citarne alcune; materiale promozionale di Istituti stranieri e una preziosa rassegna stampa delle manifestazioni in onore di Giovanni Boccaccio (IV centenario della nascita e VI centenario della morte). Sarà possibile ammirare i primi registri dei visitatori del museo, datati 1825 e alcune lettere autografe di Giosuè Carducci, Eugenio Montale e Vittore Branca conservati e in mostra nella Biblioteca di Casa Boccaccio.

LIVORNO

  1. ARCHIVIO CARLO MORELLI piazza 185° Reggimento Artiglieria Folgore 17, Livorno

L’archivio Carlo Morelli nasce dalla raccolta di lettere, manoscritti, pubblicazioni facenti capo direttamente a Carlo Morelli, alla sua famiglia e a tutti coloro con i quali ha intrattenuto rapporti durante la sua vita. Sostanzialmente si divide in diverse fasi: la parte relativa agli studi universitari, con lettere che vanno dal 1837 al 1841, il suo trasferimento a Firenze e gli impegni in Santa Maria Nuova e al Bonifacio, la questione carceraria con particolare riferimento al Carcere di Volterra e a tutte le tematiche legate al sistema di imprigionamento, il periodo in cui sedette alla Camera dei Deputati durante Firenze Capitale ed il suo impegno vero l’Associazione Nazionale per l’Educazione del Popolo e la risoluzione di problematiche per il Circondario di Castelnuovo di Garfagnana, il periodo post Camera dei Deputati, diviso tra la questione dell’educazione scolastica e il rinnovato impegno per la ricerca di carattere medico. In quest’occasione sarà possibile visionare gli originali delle lettere e dei documenti facenti parte dell’archivio, di particolar interesse per ciò che riguarda le vicende risorgimentali e quelle immediatamente antecedenti. Verrà introdotta la figura di Carlo Morelli attraverso l’analisi delle sue opere, dei suoi pensieri e dei documenti sopra citati e, durante le visite, si potranno organizzare brevi discussioni e approfondimenti sia sui temi analizzati e considerati sia da Carlo Morelli che da coloro che hanno con lui collaborato, compiendo scoperte di archeologia storica che potrebbero condurre a risultati diversi rispetto a quelli fino ad oggi riconosciuti. Dalla lettura di stralci dei documenti sarà possibile contestualizzare gli argomenti trattati, rendendo meno statica e più dinamica l’analisi storica, creando spunti per una migliore comprensione degli accadimenti del periodo storico considerato.

LUCCA

  1. ARCHIVIO PUCCINI viale Puccini 260, Torre del Lago (LU)

L’Archivio Puccini è stato dichiarato fondo di interesse storico dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana. La raccolta comprende un’ampia documentazione, composta da carteggi familiari e professionali, missive, fotografie, documenti amministrativi, musica manoscritta e a stampa, e costituisce una testimonianza di straordinario valore per la ricostruzione della vita e dell’opera di Giacomo Puccini. La documentazione attualmente conservata a Torre del Lago ammonta a circa 28.500 carte e 2.000 volumi manoscritti e a stampa. Sarà possibile visitare l’esposizione di carte e fotografie conservate nell’Archivio Puccini dal titolo “Torre del Lago al tempo di Puccini”.

  1. ARCHIVIO PUCCINI MUSEUM CASA NATALE piazza Cittadella 5, Lucca

L’Archivio della Fondazione Giacomo Puccini conta circa 1.000 documenti (musiche manoscritte e autografe, lettere, fotografie, libretti, spartiti e partiture a stampa, ecc). L’80% del patrimonio è già stato catalogato e digitalizzato e sarà presto consultabile on line grazie ad un sito creato dalla Soprintendenza archivistica e Bibliografica della Toscana. Si tratta di documenti che nel corso degli anni la Fondazione ha acquistato e ricevuto in dono. Alcuni fondi sono direttamente collegati alla famiglia (discendenti della famiglia Puccini e della famiglia della moglie Elvira Bonturi) o altri fanno riferimento a personaggi che sono stati in relazione diretta con il compositore nel corso della sua vita. L’archivio accoglie anche beni in comodato o in prestito appartenenti a privati e/o istituzioni. In quest’occasione sarà possibile partecipare ad una visita guidata della casa natale di Giacomo Puccini a cura del direttore del museo con particolare attenzione a documenti esposti nel percorso museale e documenti non ancora esposti particolarmente rari o curiosi.

MASSA CARRARA

  1. ARCHIVIO STORICO DI BAGNONE Piazza Marconi 7, Bagnone (MS)

L’archivio storico comunale conserva un rilevante patrimonio documentario attestante la storia politica e amministrativa del territorio di Bagnone sin dalla metà del XV secolo quando passò sotto il governo fiorentino diventando per volontà di Cosimo I de’ Medici uno dei centri strategici per esercitare un controllo più incisivo sull’attività delle comunità periferiche del Granducato Toscano, sino all’Unificazione, passando attraverso le riforme comunitative volute da Pietro Leopoldo, il periodo napoleonico, la Restaurazione ed infine il governo del Ducato di Parma. L’Archivio propone una visita guidata tra le sue carte. Sarà possibile visitare inoltre l’esposizione temporanea di documenti relativi all’età di Cosimo III de’ Medici appartenenti all’archivio storico del Comune di Bagnone, in occasione del terzo centenario della morte del Granduca di Toscana (1642-1723).

  1. ARCHIVIO DOMESTICO DEI MALASPINA DI MULAZZO Piazza Malaspina, 2, Mulazzo (MS)

In quest’occasione il Centro studi storici Alessandro Malaspina propone una visita guidata alle sale espositive del Museo dei Malaspina, dove tanti documenti narrano la storia della Famiglia Malaspina di Mulazzo, capostipite dello Spino Secco, appartenenti all’Archivio familiare, dalle origini della famiglia stessa agli ultimi esponenti: Azzo Giacinto, legislatore ed Alessandro Malaspina, grande navigatore del XVIII secolo, al servizio della Spagna, condusse viaggi ed esplorazioni politico – scientifiche lungo le coste americane e nel pacifico che dettero risultati importanti per le scienze geografiche e naturali e conoscenze antropologiche, amministrative e politiche dei territori spagnoli di oltreoceano, finendo per motivi politici d’essere imprigionato per dieci anni a La Coruna e liberato solo per intercessione di Napoleone. Tornato in Lunigiana, attese agli affari locali e familiari lasciando grande traccia di sé fino alla morte avvenuta in Pontremoli nel 1810.

  1. FONDO ANTICO DEI PADRI FRANCESCANI DELL’ EX CONVENTO DI SOLIERA via Umberto I°, Fivizzano (MS)

Nell’Archivio sono conservati circa 4.000 volumi costituenti il Fondo Antico, proveniente dalla Biblioteca dell’ex Convento dei Frati Francescani di Soliera Apuana. Tale biblioteca si era formata, nel corso del tempo, raccogliendo i resti sopravvissuti delle biblioteche antiche del Convento degli Agostiniani e del Convento dei Francescani di Fivizzano, dopo la loro soppressione. A questi fondi si sono aggiunti anche volumi provenienti da altri conventi del territorio. Quando, anni fa, anche il Convento Francescano di Soliera venne soppresso, l’Amministrazione Comunale e la Biblioteca Civica si sono fatti carico di stipulare una convenzione con la Provincia del PP. Francescani di Firenze finalizzata all’accentramento a Fivizzano dei suoi libri antichi. Tra essi un importante erbario risalente al XVII secolo.
Sarà possibile visitare il Fondo Antico dei Padri Francescani dell’ex Convento di Soliera situato all’interno del Complesso dell’ex convento degli Agostiniani e il Meteo Museo Edmondo Bernacca, il Museo di Arte Sacra di San Giovanni degli Agostiniani con dipinto proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Chiesa di San Giovanni, il chiostro del Convento, la Biblioteca Civica.

PISA

  1. ARCHIVIO MAJNONI BALDOVINETTI TOLOMEI Via Mazzana 2, loc. Marti, Montopoli in Val d’Arno, Pisa

L’archivio, con i fondi che lo compongono (Baldovinetti il principale, poi Tolomei e infine Majnoni, attuali proprietari) ricevette un primo ordinamento per cura di Massimiliano Majnoni (1894-1957) negli anni Cinquanta, Gino Corti adjuvante. Il riordino complessivo è scaturito, tra 1996 e 2006, dalla volontà del figlio Stefano (1923-1921), che propose un progetto alla Soprintendenza. L’intervento fu eseguito da Rita Romanelli. Sarà possibile partecipare ad una visita guidata all’archivio con un particolare approfondimento sull’amicizia tra Giulia Bartolommei Baldovinetti e il violinista Ippolito Ragghianti (1865-1894).

  1. ARCHIVIO VACCA’ BERLINGHIERI via Vaccà 43, Montefoscoli, Palaia (PI)

L’archivio raccoglie libri, documenti e cimeli del chirurgo Andrea Vaccà Berlinghieri (1772-1826), nelle cantine la storia e gli attrezzi della sua fattoria. In quest’occasione verranno mostrati alcuni dagherrotipi e alcune fotografie di fine Ottocento della famiglia Vaccà-Belinghieri, discendenti di Andrea.

  1. ARCHIVIO STORICO SCUOLA NORMALE SUPERIORE E ARCHIVIO FAMIGLIA SALVIATI c/o Palazzo della Carovana – Piazza dei Cavalieri 7, Pisa

L’archivio Salviati è, considerando la complessità e l’articolazione della documentazione, uno dei più completi per lo studio delle fonti economiche. La documentazione si snoda cronologicamente dal sec. XII fino al sec. XX; attraverso i documenti è possibile seguire non solo le vicende economiche di questa famiglia ma anche la storia sociale e istituzionale della Toscana, dell’Italia e dell’Europa. L’archivio è costituito da circa 6.000 unità (documentarie e/o archivistiche), il materiale risulta, almeno a partire dalla fine del sec. XIX secolo. In quest’occasione presso l’Archivio Salviati verranno illustrati i conti cioè le spese sostenute per l’acquisto della carta (usata per i registri contabili) e dei manoscritti di studio e lettura.

  1. ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI SANTA MARIA A MONTE via Carducci 29, Santa Maria a Monte (PI)

L’Archivio Storico Preunitario del Comune di Santa Maria a Monte conserva registri e faldoni dalla metà del Trecento fino al 1861. In quest’occasione sarà possibile visitare il secondo piano del Museo Casa Carducci che ospita l’Archivio storico del Comune di Santa Maria a Monte, riordinato nella sua parte preunitaria. I presenti potranno partecipare ad una visita guidata che li condurrà alla scoperta della storia e delle vicende dell’antico castello attraverso i documenti conservati: dai registri delle deliberazioni dei magistrati comunitativi, che recano il più antico stemma comunale datato 1424, rappresentato da una Madonna in trono con Bambino, alla testimonianza dell’attività caritativa di Diana Giuntini, beatificata “a furor di popolo” e divenuta Patrona della comunità. I documenti saranno i disvelatori poi di interessanti connessioni fra Santa Maria a Monte ed alcuni homini illustri: come Giosuè Carducci, la cui famiglia risiedette a Santa Maria a Monte dal 1856 al 1858, presenza testimoniata dal carteggio che intercorse fra Carlo Guerrazzi, Gonfaloniere del Comune, e Michele Carducci medico a Piancastagnaio che, apprendendo “della vacanza” della condotta medica, si voleva togliere “diacci del Monte Amiata”. O come il padre del celebre Galileo, Vincenzo Galilei, il quale nacque nel borgo a spirale nel 1520 e divenne uno dei più grandi teorici musicali del tardo rinascimento.

  1. ARCHIVIO TORRIGIANI GUADAGNI DEL NERO – MALASPINA Piazza Vittorio Veneto, loc. Montecastello, Pontedera (PI)

La villa Torrigiani Malaspina ha origine trecentesca, quando la famiglia Galletti, di Pisa, acquistò alcune case nella cinta difensiva del villaggio di Montecastello, assieme a vasti terreni. Nei secoli successivi i Galletti accorparono questi edifici, creando un grande complesso residenziale e agricolo. L’ultima modifica nel XVIII secolo fu l’aggiunta della cappella, affrescata dal Tempesti. La villa passò poi per matrimonio ai Malaspina di Fosdinovo e, alla fine del XIX secolo, ai Torrigiani . L’Archivio è il risultato dell’accorpamento, avvenuto negli anni ’50 del XX secolo, dei fondi Minerbetti, Guadagni, Del Nero e Torrigiani, al Malaspina che era già presente nell’edificio e che ne costituisce una parte importante. In quest’occasione l’Archivio Torrigiani – Malaspina propone visite guidate a cura dei proprietari con illustrazione di materiale scelto.

PISTOIA

  1. ARCHIVIO CASA MUSEO SIGFRIDO BARTOLINI Via di Bigiano e Castel de’Bovani 5, Pistoia

L’Archivio comprende i fondi del pittore Sigfrido (1932-2007), dello scrittore Barna Occhini (1905-1978) e del pittore Giulio Innocenti (1897-1968). In quest’occasione saranno esposte alcune particolari e interessanti lettere della corrispondenza dei tre fondi: la descrizione, i racconti e gli aneddoti riguardanti la vita e le opere dei tre artisti-intellettuali Sigfrido Bartolini, Barna Occhini e Giulio Innocenti.

PRATO

  1. ARCHIVIO MICHON PECORI via Etrusca 3, Comeana, Carmignano (PO)

L’archivio Michon Pecori concerne la famiglia Michon e il ramo cadetto della famiglia Pecori, nato con Aldobrandino di Bernardo Pecori (1761-1853). A seguito del matrimonio di Teresa di Arcangelo, ultima di quel ramo, con Giuseppe di Giovanni Michon, beni, archivio e nome dei Pecori sono confluiti nei Michon. Le vicende delle carte hanno voluto che anche quelle del ramo principale dei Pecori Giraldi si trovassero conservate nel medesimo edificio, di proprietà Michon Pecori, dove nel 1953 Giovanni Michon Pecori le ha trovate e riorganizzate.

SIENA

  1. ARCHIVIO BIANCIARDI Via Ferruccio 32, Castellina in Chianti (SI)

L’Archivio, in corso di elencazione a cura della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Toscana, comprende pergamene e carte che la famiglia Bianciardi ha conservato fin dal 1300. Atti notarili, compravendite di terreni e proprietà, atti processuali, esportazioni di vino, ricette, privilegi e carteggi, in un affresco variegato che ben dipinge la vita e la storia di questo territorio e delle sue genti negli ultimi sette secoli. In questa occasione l’Archivio Bianciardi propone la visita guidata, a cura dei proprietari, al MAB (Museo Archivio Bianciardi) allestito nelle cantine di Palazzo Bianciardi affacciate sulle “Volte” disegnate dal Brunelleschi. Durante la visita sarà possibile ammirare alcuni preziosi del Fondo Antico, pergamene, libri e carte collegate alla famiglia a partire dal 1300 con la possibilità di vedere, tra gli altri documenti esposti, gli spartiti ottocenteschi manoscritti appartenuti a Olimpia Bianciardi, molti dei quali inediti, su cui è uscita quest’ anno una pubblicazione dal titolo “Storie di donne, strumenti e musica” a cura del Prof. Massimiliano Bellavista.

  1. ARCHIVIO MAZZEI via Ottone III di Sassonia 5, loc. Fonterutoli, Castellina in Chianti (SI)

In quest’occasione sarà possibile visitare il giardino del castello di Fonterutoli con introduzione alla storia dell’edificio e delle famiglie proprietarie. Per proseguire con la visita all’archivio, con la presentazione di alcuni documenti scelti a rappresentarne le varie tipologie (patrimoniali, contabili, personali).

  1. ARCHIVIO DELL’ACCADEMIA MUSICALE CHIGIANA via di Città 89, Siena

Il vasto archivio dell’Accademia Musicale Chigiana conserva documenti che testimoniano le attività musicali e culturali a partire dall’inizio del Novecento, quando iniziò l’avventura musicale del conte Guido Chigi Saracini. Dal 1923 con l’organizzazione della stagione concertistica Micat In Venice, ai corsi di alto perfezionamento musicale e alla Settimana Musicale Senese, fino all’attuale International Festival and Summer Academy, l’Accademia Musicale Chigiana si è confermata tra le maggiori eccellenze della cultura italiana. Presso l’Archivio dell’Accademia Musicale Chigiana verrà ripercorsa la storia dell’Accademia e del palazzo Chigi Saracini che ne è la sede, visitando alcune delle sue splendide sale. Verranno inoltre illustrati documenti musicali di varie epoche e lettere tratte dall’epistolario del conte Guido Chigi Saracini. Particolare attenzione verrà data alle carte relative all’inaugurazione del Salone dei concerti con il primo concerto della Micat in Vertice, stagione della quale si festeggia quest’anno il centenario.

  1. ARCHIVIO DELLA BADIA A COLTIBUONO via di Coltibuono, loc. Badia a Coltibuono, Gaiole in Chianti (SI)

In quest’occasione sarà possibile visitare l’ex refettorio affrescato, il chiostro rinascimentale, la biblioteca di famiglia e l’ex ufficio del fattore con antichi registri agrari. La visita, guidata dal personale della Badia a Coltibuono, si terrà alle 11. Per chi volesse usufruire del servizio ristorante al termine della visita è consigliabile la prenotazione: tel. (+39) 0577 74481 int. 232; whatsapp (+39) 353 409 8692; email restaurant.booking@coltibuono.com.

  1. ARCHIVIO DEL BORGO E DELLA VILLA DI MONTE SANTE MARIE loc. Monte Sante Marie 1, Asciano (SI)

In quest’occasione i proprietari accompagneranno personalmente gli ospiti per un piccolo tour nel borgo-castello di Monte Sante Marie e alla mostra allestita nell’antico granaio ristrutturato della fattoria. Sarà possibile ammirare una selezione di cabrei, mappe, libretti colonici, registri agricoli, documenti contabili dal 1850 in poi. La visita sarà accompagnata da una piccola degustazione gratuita dei prodotti aziendali (birra artigianale, olio extravergine, etc). Prenotazione obbligatoria tramite whatsapp al numero 329 5612211 o via email all’indirizzo info@montesantemarie.bio

Associazione Dimore Storiche Italiane

L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. 

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