Asia-Usb su Palazzo del Picchetto e immobili occupati a Livorno
Il sindacato Asia-Usb e il suo segretario Giovanni Ceraolo (già candidato per Potere al Popolo) hanno fatto il punto sulle occupazioni immobiliari in essere e sul loro (non) rapporto con il Palazzo del Picchetto.
Gli immobili occupati con il sostegno del sindacato sono 12 ed ospitano circa 160 famiglie.
Nella foto a sinistra è possibile vedere il dettaglio, come illustrato dallo stesso Ceraolo. Gli edifici scelti – come hanno sottolineato più volte nel corso dell’incontro con la stampa – erano vuoti e abbandonati da molto tempo. Tra questi spicca La Cigna, con 50 famiglie che vi abitano e Palazzo Maurogordato, di proprietà di un fondo immobiliare; il piano nobile di quest’ultimo non è stato occupato per non danneggiare gli affreschi e le parti di valore. Alcuni immobili sono dell’Asl (via degli Asili e via Ernesto Rossi) e altri della Chiesa (via Corcos). I rimanenti sono strutture che fanno capo al Comune.
Asia- Usb ha sottolineato che molte volte le famiglie, oltre ad occupare svolgono una funzione di recupero di aree altrimenti abbandonate oppure in mano alla criminalità: “Nessuna delle famiglie ha piacere a stare là e se hanno deciso di occupare lo hanno fatto solo per motivi di estrema necessità. Il nostro obiettivo non è prendere spazi pubblici, ma anzi liberarli quanto prima, trovando alloggi più dignitosi per chi è stato costretto a delle opzioni di emergenza”.
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Nella lista degli edifici occupati non c’è quello del Palazzo del Picchetto. Al riguardo Asia-usb ha ribadito che il sindacato non ha nulla a che fare con quel complesso e che anzi ha segnalato in più occasioni che all’interno succedono cose irregolari come “un pizzo” che viene pagato dagli occupanti ad alcuni soggetti e che non si sentono di escludere che avvenga anche dello spaccio di droga. Una situazione talmente invivibile e pericolosa che due famiglie avrebbero contattato Asia-Usb per chiedere un aiuto a lasciare quanto prima l’edificio accanto al Cisternino.
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Giovanni Ceraolo e Asia-Usb, hanno diffidato la Lega e altri partiti dal mettere sullo stesso piano le occupazioni sostenute dal loro sindacato con quella del Picchetto. Per quanto riguarda le minacce ricevute da Loris Rispoli: “Siamo solidali con lui e abbiamo visto lettere che facevano intendere che saremmo stati noi a minacciarlo. Non è assolutamente vero. Se minacciano Loris per un post su Facebook, figuratevi le pressioni che stiamo subendo noi che abbiamo denunciato apertamente quanto sta accadendo al Picchetto”.
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Infine la situazione a La Cigna: “Siamo arrivati due anni in una zona piena di prostituzione e traffico di droga. Oggi ci vivono in tranquillità 50 famiglie che attendono lo Stato faccia qualcosa. Questa è La Cigna oggi”.