Asia USB: “Disagio abitativo nel post emergenza. Cosa ci aspetta nei prossimi mesi?”
.Livorno 04 giugno 2020 – “Nel nostro Comune sono state poco meno di 1400 le richieste di contributo all’affitto per il bando straordinario Covid.
900 i nuclei in graduatoria emergenza abitativa. Circa 150 famiglie ancora ospitate nelle occupazioni cittadine.
L’emregenza Coronavirus, per quanto riguarda il cosidetto disagio abitativo, non si è ancora manifestata.
Se non ci saranno interventi strutturali, dal mese di ottobre in poi il rischio concreto è che la situazione espolda con maggior forza rispetto alla crisi post 2008.
Proprio dal 2012 Livorno raggiunse il picco delle esecuzioni di sfratto e in città si arrivò ad oltre 12 palazzi occupati per circa 500 persone costrette ad occupare.
Al momento, la Regione Toscana ha messo in campo un misero bando straordinario che dovrebbe coprire, con un contributo, solo qualche mese di affitto.
Non si sa ancora di preciso quando uscirà il bando ordinario (forse i primi di luglio) ma sappiamo già che quel contributo verrà erogato dopo diversi mesi.
Ad oggi non ci sono conferme per quanto rigurda il ri-finanziamento del fondo sulla morosità incolpevole.
Risorse che sono state fondamentali negli ultimi tempi per affrontare gli strascichi dell’ermergenza abitativa esplosa negli anni passati.
Grazie al calo degli sfratti, prima della crisi Coronavirus, la sutuazione si era quasi normalizzata tanto che le condizioni per una riconsegna graduale di alcune strutture occupate si erano concretizzate.
Probabilmente, nonostante il contesto emergenziale, la ex USL di Via Ernesto Rossi verrà liberata nelle prossime settimane.
Sempre che l’ufficio patrimonio della ASL Toscana sia d’accordo visto che da mesi aspettiamo un incontro con un rappresentante per concordare modalità e tempi ovviamente in rappresentanza delle famiglie interessate.
Nonostante ciò, a partire dal 30 settembre (data in cui cesserà il blocco delle esecuzioni di sfratto) è molto probabile una forte impennata delle richieste di rilascio di alloggi a causa dei mancati pagamenti degli affitti.
E come potrebbe essere altrimenti?
Sono migliaia i lavoratori che non hanno ancora ricevuto neanche la cassa integrazione.
I bonus erogati, per i fortunati che hanno i requisiti, sono serviti per le spese correnti e non certo per pagare i canoni.
Il Governo non ha voluto mettere in campo alcun provvedimento di blocco dei pagamenti.
Molti proprietari (lo sappiamo perchè abbiamo fatto decine di richieste) si sono addirittura rifiutati di rimodulare il canone nei mesi di emergenza.
I lavoratori hanno perso oltre il 30% del loro salario ma la rendita non poteva certo rimettere neanche un euro.
Saranno gli stessi proprietari a chiedere a gran voce l’intervento dello stato e dei comuni per affrontare l’emergenza perchè loro, come dicono sempre ormai da anni, non possono certo accollarsi le problematiche dei cittadini.
Nelle graduatorie per l’emergenza abitativa sono presenti 900 nuclei. Persone che vivono già adesso un forte disagio.
Su 1400 domande per il bando Covid una fetta molto ampia non ha i requisiti o ha commesso degli errori nella compilazione della domanda.
L’ufficio Casa del nostro Comune è a lavoro per “salvare” quante più richieste possibile ma saranno comunque centinaia a rimanere fuori dai pochi spiccioli di contributo stanziati.
Che dire? Chi semina vento raccoglie tempesta.
Noi, come sempre non resteremo di certo con le mani in mano di fronte a questo disastro annunciato.
Nelle prossime settimane saremo ancora una volta in Regione per pretendere maggiori interventi a sostegno delle famiglie, sperando che questa volta le nostre istituzioni siano più lungimiranti di quanto lo sono state fin’ora”.