ASL – accordo sulle fasce: nessuna discriminazione per i lavoratori livornesi
La direttrice generale della ASL Toscana nord ovest Maria Teresa De Lauretis, interviene per rispondere alle affermazioni del sindacato.
ASL Toscana nord ovest – accordo sulle fasce: nessuna discriminazione per i lavoratori livornesi
“Come sempre il FIALS mescola tutto per non chiarire nulla e ingenerare così confusione, è il caso della polemica sull’attribuzione delle fasce ai dipendenti della ex ASL 6 di Livorno”. La direttrice generale della ASL Toscana nord ovest Maria Teresa De Lauretis, interviene per rispondere alle affermazioni del sindacato.
“I rappresentanti del FIALS sanno perfettamente che per legge i fondi destinati al personale dipendente non possono essere aumentati ma sono congelati, i loro importi sono definiti dal contratto nazionale e non sono aumentabili a discrezione dell’Azienda, Livorno è arrivata alla firma dell’accordo con un suo fondo, appunto, già definito al pari delle altre ex ASL. L’azienda aveva proposto il riequilibrio complessivo della consistenza dei fondi ma, ad oggi, tale proposta non è stata recepita”.
“Per chiarire ulteriormente – continua la direttrice generale – il fatto che a Livorno le fasce siano state concesse a 1762 operatori dipende solamente dalla consistenza del fondo e non da fantomatiche diversità di calcolo. Per dovere di cronaca, Livorno è la ex ASL con il maggior numero di fasce concesse negli anni precedenti e l’ultimo accordo risale al 2009. Nessuna discriminazione per i dipendenti livornesi basti pensare che al momento se si prende come esempio un dipendente di categoria D , tra tutti i lavoratori di USL Toscana Nord Ovest che sono collocati negli ultimi due livelli economici, ben il 53% fa parte della sola ex Asl 6. Un altro elemento da considerare è che l’accordo siglato ha cercato anche di dare una risposta economica a chi per questo anno non ha visto riconoscersi la progressione di carriera riservandogli un aumento sulla retribuzione di risultato”.
“Ricordo nuovamente che il fondo non è aumentabile attraverso la riconversione di risorse stanziate per altri servizi come il CUP e l’appalto per la diagnostica, facendo di tutta un’erba un fascio, terminando l’elenco delle cose che non andrebbero con un ecc. L’appalto sulla diagnostica, peraltro economico visto il forte ribasso, non ha portato ancora alla riduzione delle liste di attesa perché sarà assegnato solo nelle prossime settimane”.