Assicurazioni auto, resta alto l’allarme sui portali-truffa
Il mercato assicurativo, complice la maggiore liberalizzazione del settore e la diffusione dei servizi online, ha visto aumentare in modo esponenziale il numero delle compagnie che propongono servizi dedicati agli automobilisti.
Quest’abbondanza ha portato sul mercato una molteplicità di soluzioni riguardanti tariffe e servizi aggiuntivi, ma anche un aumento di vere e proprie finte compagnie, che tentano di truffare i guidatori.
In questa prima parte del 2019, il numero dei portali segnalati per truffa è in deciso aumento, tanto che il bollettino redatto periodicamente dall’Ivass, l’istituto di vigilanza italiano, è un vero e proprio bollettino di guerra.
Nel 2017 i siti considerati “truffa” erano 50, saliti a 103 nel 2018, mentre fino a ora per il 2019 il numero è salito a 112.
Il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, a fronte della pubblicazione di questi dati, è tornato a chiedere a gran voce al Governo un intervento legislativo per porre rimedio a questa grave problematica.
Una proposta, in tal senso, era già stata presentata alla Camera e alla Commissione Trasporti, che prevedeva una modifica all’art. 193 del Codice della strada che prevede sanzioni pesanti sia per chi non assicura il proprio veicolo, sia per chi non è assicurato a seguito di una truffa subita.
L’attenzione dei guidatori su questo tema deve rimanere alta. Nella ricerca della soluzione assicurativa più economica, la scelta finale deve essere compiuta senza farsi abbindolare da soluzioni di dubbia legalità, con prezzi fuori mercato, ma affidandosi ad assicurazioni online conosciute e consolidate come Genertel, azienda leader nel campo assicurativo, che offre premi competitivi e un’assistenza clienti senza eguali.
In linea generale l’Ivass consiglia ai consumatori, prima di sottoscrivere un contratto riferito a una polizza auto, di verificare che le compagnie e gli intermediari siano regolarmente autorizzati, consultando gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse a operare in Italia disponibili sul sito dell’istituto.
Lo stesso istituto puntualizza che i pagamenti effettuati a società non iscritte in tali elenchi sono considerati irregolari, come peraltro quelli che sono indirizzati verso carte ricaricabili o prepagate.
Ivass continuerà la sua opera di monitoraggio del settore assicurativo e di denuncia dei casi truffa scoperti, al fine di tutelare tutti gli automobilisti italiani.
Resta il fatto che, vista l’evoluzione che sta avendo il settore verso società sempre più digitalizzate e meno presenti sul territorio, il Governo debba porre in essere delle importanti tutele in favore dei consumatori e delle compagnie che operano correttamente, punendo gli artefici di queste truffe.