Assistenza domiciliare a Livorno, l’appello di BL per Cuore e Agape
“Il servizio di Assistenza Domiciliare a Livorno è realizzato da un consorzio tra due Cooperative, Cuore e Agape: sono impegnati circa 70 lavoratrici e lavoratori.
Superfluo sottolineare come questo servizio sia importante per la qualità della vita di molti cittadini che si trovano in situazioni difficili, come debba essere svolto con professionalità e partecipazione e come debbano essere messe in atto tutte le misure idonee per svolgerlo nel migliore dei modi.
Il prossimo 8 ottobre scadrà il bando per il rinnovo dell’affidamento del servizio. Si tratta di una data limite, stabilita da una proroga decretata nella primavera scorsa, quindi non sono previsti ulteriori slittamenti.
#BuongiornoLivorno ha incontrato una delegazione di lavoratrici delle due Coop affidatarie, le quali hanno presentato una serie di criticità del nuovo bando, a cui crediamo che l’Amministrazione debba porre rimedio.
Abbiamo notizia di un incontro tenutosi nel mese di agosto tra le lavoratrici e i loro rappresentanti sindacali e l’Assessore al sociale Leonardo Apolloni: in tale incontro l’Assessore, ascoltando le lavoratrici, si è detto disponibile al dialogo su questi temi.
È bene precisare che non ci sono posti di lavoro a rischio, in quanto il bando presentato contiene tutte le necessarie clausole sociali.
Alcune criticità che le lavoratrici hanno segnalato sono, sinteticamente, le seguenti:
– Allargamento della fascia oraria di riferimento: Il nuovo bando allarga la fascia a 7.00 – 22.00, ampliando anche il lavoro festivo. L’appalto in scadenza prevedeva un orario possibile 8.00 – 20.00, ed erano “limitati a casi particolarmente complessi gli interventi domiciliari del sabato pomeriggio e dei pomeriggi prefestivi in genere”.
– Inserimento di mansioni di “cura e gestione dell’ambiente domestico”. Si rischiano problemi di sicurezza e si contraddice la richiesta di professionalità.
– Imposizione di accesso degli utenti ai mezzi privati degli operatori, anche in presenza di polizze kasko, e del possesso materiale delle chiavi degli alloggi degli utenti non autosufficienti: queste scelte comportano rischi per quanto attiene la sicurezza e la responsabilità individuale degli operatori, non adeguatamente coperte dalle liberatorie previste.
– Assenza di precise prescrizioni sulla natura dei letti degli utenti, che per agevolare il lavoro degli operatori devono essere regolabili in base all’altezza degli stessi.
– Assenza di reali agevolazioni per la mobilità degli operatori che, per la natura del servizio e i ristretti tempi di trasferimento tra un servizio e l’altro, deve forzatamente svolgersi con un mezzo individuale, quasi sempre il mezzo privato dell’operatore.
– Assenza di disposizioni sulla compresenza, che non può essere tra un operatore e un familiare non adeguatamente formato riguardo alle corrette manovre da effettuare.
A tutto ciò, vanno aggiunte problematiche attinenti al rapporto di lavoro interno all’azienda appaltante, che sono al centro delle rivendicazioni degli operatori da molto tempo: gli orari di lavoro dei coordinatori non coincidenti con quelli degli operatori, gli insufficienti e parziali rimborsi benzina e altre ancora.
Notiamo che si prosegue nella scelta di tagliare le risorse destinate al sociale. L’appalto prevede un affidamento biennale, con un valore di 1.800.000 €/anno per il Distretto Livornese (Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola): l’affidamento precedente vedeva un valore di oltre 1.900.000 €/anno solo per la zona di Livorno, e c’è una diminuzione di 150 ore.
Invitiamo l’Amministrazione a mettere mano alle criticità predette, tenendo fede all’impegno preso dall’Assessore Apolloni, in accordo con i lavoratori per realizzare un bando che incontri realmente le esigenze degli utenti (particolarmente fragili) e rispetti i diritti e la professionalità dei lavoratori”.
Ivano Pozzi
gruppo sociale Buongiorno Livorno