Livorno 3 marzo 2025 Atti persecutori alla ex in carcere un 30enne colto in flagranza
Risale agli ultimi giorni l’attività dei Carabinieri della Stazione di Cecina in tema di tutela e salvaguardia delle fasce vulnerabili della popolazione. I militari, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Rosignano Solvay, hanno arrestato un uomo sulla trentina con precedenti, residente in zona, poiché gravemente indiziato del reato di atti persecutori e tentata estorsione nei confronti della ex consorte.
La vicenda avrebbe avuto inizio quando, pochi giorni prima, la vittima si era rivolta ai carabinieri lamentando condotte ai suoi danni da parte dell’ex marito, da cui è separata, che oltre a soddisfare astrattamente la fattispecie di reato di cui ai cd. atti persecutori, le avrebbe rivolto anche continue richieste di denaro alla cui origine vi sarebbero questioni legate al gioco d’azzardo.
Sarebbe emerso, in particolare, che le richieste di denaro, iniziate già in costanza del rapporto coniugale, si sarebbero nel tempo aggravate contribuendo alla fine della relazione. Addirittura, di recente, la parte offesa sarebbe stata raggiunta dall’ex in una occasione in cui si erano incontrati per altri motivi ed avrebbe insistito per farsi consegnare alcune somme di denaro. Non sarebbero inoltre mancate insistenze telefoniche e tramite invio di messaggi, tesi ad ottenere il denaro richiesto; dette condotte sarebbero state poi accompagnate da minacce ai suoi danni se non avesse assecondato le richieste.
L’intervento dei carabinieri della stazione di Cecina, all’esito dell’ennesima condotta, ha sancito la fine delle condotte persecutorie dal momento che l’uomo è stato tratto in arresto in flagranza di reato per atti persecutori, tentata estorsione e denunciato a p.l. per porto illegale di strumenti atti ad offendere.
I militari sono prontamente intervenuti su richiesta pervenuta all’utenza 112 (NUE) e giunti sul posto hanno in breve tempo intercettato il sospetto stalker poco distante dal luogo dei fatti, sorpreso avere nella sua disponibilità anche un coltello, che è stato sequestrato.
Condotto in caserma, è stata avviata una tempestiva azione di ricostruzione degli eventi attraverso approfondimenti, anche testimoniali, sull’intera dinamica nonché dalla disamina dei messaggi e chiamate ai danni della alla vittima, consentendo di avere un quadro nitido della situazione che avrebbe generato nella vittima uno stato di ansia e paura per la propria incolumità al punto tale proprio di doversi rivolgere ai carabinieri.
Al termine degli accertamenti di rito, il sospetto autore dei reati citati è stato dichiarato in arresto e condotto presso la casa circondariale di Livorno a disposizione dell’AG competente, nonché denunciato in stato di libertà per porto ingiustificato di arma.
All’esito dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Livorno ha convalidato l’arresto disponendo a suo carico la misura cautelare degli arresti domiciliari con anche il braccialetto elettronico.