Politica 11 Ottobre 2021

Aumenti Tari, Perini: “E’ la conseguenza di una politica che punta all’annuncio più che al risultato”

Aumenti Tari, Perini: "E' la conseguenza di una politica che punta all'annuncio più che al risultato"Livorno 11 ottobre 2021

“La Tari sale, la città sprofonda”

Tariffe Tari,  il consigliere comunale della Lega, Alessandro Perini, critica l’operato dell’amministrazione comunale

“Il Partito Democratico guida la città senza visione e senza prospettive, la vicenda della Tari ne è un “piccolo” esempio.

L’anno scorso l’amministrazione comunale annunciava a gran voce «la Tari più bassa della storia», quest’anno, invece, ci fa pagare una delle Tari più alte del pianeta.

 

Non si tratta solo del conguaglio per riprendersi quello che “mancava” del 2020, ma (tanto per gradire) anche un ulteriore aumento della tariffa ordinaria.

Queste sono le conseguenze concrete di una politica che punta all’annuncio più che al risultato.

 

Il PD è ormai risucchiato da un circolo vizioso che non è più in grado di disinnescare, chi amministra la città è ormai prigioniero delle sue continue promesse.

Promesse che sostituiscono vecchie promesse non mantenute.

È così che i contribuenti non fanno in tempo a versare le tasse, che subito i milioni di euro vengono spesi per alimentare ribotte (Straborgo, Effetto Venezia…) e per annunci includenti (ad esempio le corse di luglio al Caprilli).

Con l’uscita dal concordato di Aamps avevano promesso miglioramenti del servizio di raccolta rifiuti e maggiore attenzione per lo sporco in città, ma di questo non c’è nessuna traccia per le strade di Livorno.

Anzi, da Consigliere Comunale ricevo un crescendo di segnalazioni da inoltrare agli uffici Igiene e Ambiente.

Non dimentichiamoci, infine, che a breve arriverà lo spegnimento del termovalorizzatore di Aamps.

 

Il termovalorizzatore è un bene strategico che alleggerisce i conti di Aamps e quindi della tassa sui rifiuti e che (se ben speso) permetterebbe a Livorno di avere un peso politico nella geografia della Toscana.

Invece verrà spento, in barba ai rilevamenti di Arpat che ne attestano la regolarità, per motivi di cieco consenso politico.

Anche questa scelta finirà nelle tasche delle famiglie e delle imprese livornesi, non perché il PD ha una visione politica, ma solo perché deve strizzare l’occhio a qualche comitato”.

L’amministrazione comunale vive dentro una bolla di speculazione politica che presto scoppierà, in quel momento tutte le forze di opposizione (dal centrodestra alla sinistra) dovranno farsi trovare pronte a farsi carico di una enorme responsabilità: risollevare la città da uno stato di crisi profondissima.

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