Avis: #EscoSoloPerDonare, storie di donatori livornesi ai tempi del lockdown
#EscoSoloPerDonare: Avis lancia la campagna nazionale e i livornesi rispondono alla necessità di sangue e plasma
Storie di chi, ai tempi del Coronavirus, continua a donare e invita tutti a farlo, perché si può effettuare in sicurezza ed evitando assembramenti grazie alle prenotazioni
Livorno 13 aprile 2020 – Esco solo per donare. Non è una scusa, ma se anche fosse, che male c’è? Donare è un gesto di altruismo che non conosce limiti, neanche al tempo del Coronavirus.
Sono tanti i livornesi che hanno risposto all’appello lanciato dall’Avis, in un momento in cui la necessità di sangue e plasma si fa sentire. Certo, bisogna fare più attenzione del solito e osservare le misure di prevenzione al contagio, ma donare è un gesto sicuro e anche al Centro trasfusionale di Livorno è possibile recarsi ogni giorno trovando un contesto protetto e personale medico preparato per accogliere tutti i donatori e le donatrici senza che vi siano pericoli per la salute.
Filippo Galbini, Alma Vallaj e Andrea Vierucci sono tre dei tanti donatori iscritti all’Avis Comunale Livorno che, da quando in Italia è scattato il lockdown, hanno continuato regolarmente ad andare a donare, anche più volte. «Io sono un donatore da 14 anni e in questo momento sento il bisogno di dare un contributo maggiore – dice Filippo Galbini, 32 anni, originario di Bari e trasferitosi a Livorno per motivi di lavoro -. Perciò ho effettuato due donazioni nel giro di 35 giorni: a fine febbraio sono andato a donare plasma e piastrine, quindi ci sono tornato di nuovo qualche giorno fa. Con i tempi che corrono, bisogna mettere in conto un po’ più di tempo, ma avevo prenotato il mio appuntamento chiamando l’Avis Livorno, che può dare a tutti i consigli giusti e anche un incoraggiamento per chi in questo momento ha più timore di andare a donare. Io ho la fortuna di poter donare sangue, plasma e piastrine, perciò ogni volta che vado rispondo alle esigenze del momento. Donare è importante sempre ed è anche uno stimolo per condurre una vita sana ed equilibrata».
Alma Vallaj ha 35 anni ed è una ragazza albanese che vive a Livorno ormai da oltre 20 anni. Abita vicino all’ospedale, perciò non ha esitato ad andare a donare il plasma per due volte tra marzo e aprile. «Indosso guanti e mascherina – racconta Alma –, esco di casa e raggiungo a piedi il Centro trasfusionale, così faccio anche una passeggiata. Non è faticoso, basta prenotare e fissare un appuntamento, così si evitano code e assembramenti. Donare è bello e dobbiamo farlo tutti perché aiuta a salvare delle vite. Io sono donatrice da 3 anni e cerco di spingere sempre le persone a diventarlo, perché donare è un gesto che fa sentire in pace con se stessi e con gli altri; una sensazione bellissima».
Donatore storico, livornese di 58 anni che di lavoro fa il perito, Andrea Vierucci ha sfondato proprio in questi giorni il tetto delle 250 donazioni. «Sono arrivato a 251 per esattezza – dice -. Vado una volta al mese: a inizio marzo ho donato le piastrine, ad aprile il sangue. Grazie alle prenotazioni, una volta arrivato al Centro trasfusionale la fila è scorrevole e il personale è dotato di tutti i dispositivi di protezione; perciò si può donare in sicurezza e senza difficoltà. Io sono un donatore dal 1987: decisi di iniziare – racconta Andrea – dopo che ebbi un brutto incidente e necessitai di trasfusioni di sangue. Una volta rimesso, capii che dovevo restituire, quindi iniziai a donare e non ho più smesso. Non è sempre facile convincere gli altri a donare e in alcuni casi le persone trovano difficoltà ad avere i permessi al lavoro. Ma donare è davvero importante e se lo facessimo tutti avremmo anche meno bisogno di importare sangue e plasma dall’estero. Donare è un gesto disinteressato e, in questo periodo, è anche un modo per uscire di casa; peraltro il plasma si può donare ogni 15 giorni. Il 2 maggio io andrò di nuovo al Centro trasfusionale».
A causa dell’emergenza sanitaria, tutti gli eventi in programma per Avis Livorno sono rinviati a data da destinarsi, a cominciare dall’Assemblea ordinaria dei soci con premiazione dei donatori benemeriti, che sarà riprogrammata appena possibile.
Ma i donatori e le donatrici livornesi possono continuare a donare ogni giorno e, nel mese di aprile, il Centro trasfusionale sarà aperto anche domenica 19 con orario 8-10. «Il moto dei donatori è continuo – afferma Matteo Bagnoli, presidente Avis Comunale Livorno -, a Livorno c’è stata una risposta impressionante e quindi grazie di cuore a tutti i donatori e le donatrici.
È importante continuare a fare passaparola e invitare tutti coloro che possono ad andare a donare e, cosa molto importante, farlo in modo periodico. Bisogna fare in modo che l’ondata di donazioni a cui assistiamo non sia dettata solo da un fattore emotivo legato a quanto stiamo vivendo, ma che prosegua nel tempo, perché ci sono persone che hanno sempre bisogno di trasfusioni, non solo adesso.
Iscriversi ad Avis Livorno è semplice: la nostra sede è aperta dal lunedì al sabato con orario 8-13 e si può chiamare il numero 0586/444111 per ogni informazione; ma è possibile iscriversi anche online attraverso i due nostri siti www.avislivorno.it e www.siavischipuo.it. E come dice il nostro motto: Si Avis Chi Può!».