Balneari CNA chiedono mappatura spiagge
Risorsa spiagge non è assolutamente scarsa ed è dimostrabile
CNA Balneari non molla e chiede l’avvio immediato della mappatura
“La risorsa spiagge in Italia non è assolutamente scarsa e la mappatura che chiediamo al Governo di fare lo dimostrerà, disinnescando la bomba Bolkestein!” su questo assunto si basa la protesta di CNA Balneari che per voce della coordinatrice regionale Ilaria Piancastelli lancia anche in Toscana una iniziativa di sensibilizzazione sulla messa in campo di misure e azioni, approvate nella legge Milleproroghe, indispensabili alla sopravvivenza del turismo balneare com’è attualmente strutturato.
In particolare, CNA Balneari chiede di “avviare un confronto con le istituzioni europee al fine di trovare una soluzione definitiva all’annosa questione balneare italiana; verificare l’inapplicabilità, per le attuali concessioni demaniali, dell’art. 12 della Direttiva Europea sui Servizi (Bolkestein) in quanto sono appunto ancora disponibili sui litorali italiani spazi sufficienti per nuove iniziative imprenditoriali; definire i contenuti per una riforma complessiva del demanio; riconoscere la tutela del legittimo affidamento e la continuità imprenditoriale alle imprese ora attive, a maggior ragione per quelle già esistenti nel periodo antecedente al recepimento, nel nostro ordinamento, della direttiva europea sui servizi (Bolkestein). CNA Balneari – continua l’imprenditrice balneare livornese Piancastelli – sostiene con fermezza la necessità di prevedere una proroga rispetto alla scadenza della vigenza delle attuali concessioni demaniali, marittime, fluviali e lacuali, a uso turistico e ricreativo.
Tale proroga sarebbe finalizzata a superare la scadenza fissata al 31/12/2023 dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza, per così definire, attraverso la mappatura a livello nazionale, il grado di disponibilità della risorsa cosiddetta spiaggia da rilevare in tutti gli ambiti del demanio avente finalità turistica ricreativa; garantire la continuità per le attuali imprese concessionarie; programmare nuove iniziative imprenditoriali; sospendere le procedure di evidenza pubblica; istituire un tavolo tecnico con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali che definisca i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile”.