Livorno, 11 Dicembre 2019 – È stata presentata oggi la ludoteca dell’area verde della Casa Circondariale di Livorno, destinata ad accogliere i minori che accedono all’Istituto Penitenziario della città per far visita al proprio genitore o parente detenuto.
L’iniziativa rientra nel Progetto “Bambini e Carcere” promosso da Telefono Azzurro nelle carceri di tutta Italia e a Livorno vede impegnato un gruppo di volontari opportunamente formati e periodicamente aggiornati, di età compresa tra i 18 e i 75 anni, che presta il proprio servizio due sabati al mese, dalle ore 9:30 alle 12:30 circa, oltre a prendere parte alle iniziative organizzate all’interno dell’istituto per la cura e il sostegno alla genitorialità.
La ludoteca, realizzata nel 2018 grazie alla collaborazione di Ikea Pisa, ha la missione di facilitare il ricongiungimento familiare, creando spazi ludici dove i detenuti possono trascorrere tempo creativo e divertente con i loro parenti più piccoli. Nel terzo trimestre del 2019 i volontari hanno accolto in ludoteca minori con età variabile dai 5 mesi ai 13 anni e, grazie all’ottimo rapporto con la Direzione dell’Istituto, con l’Area Educativa e con il personale di Polizia Penitenziaria, è stato possibile organizzare feste e momenti ludici anche per i detenuti della sezione “Alta Sicurezza”.
Per la Direzione dell’Istituto Penitenziario: “La tutela della genitorialità in carcere è parte fondamentale della mission della nostra Casa Circondariale tanto che, all’interno del progetto dell’Istituto, viene rivolta particolare attenzione a tutto il nucleo familiare. Durante le ore che i bambini trascorrono in carcere, infatti, è importante che si creino situazioni di benessere per facilitare la relazione in un contesto che mantiene comunque le caratteristiche di un’istituzione totale. Per questo a nome di tutto lo staff della Casa Circondariale mi sento di ringraziare Telefono Azzurro e Ikea che ci hanno supportato nella realizzazione di questi spazi e soprattutto le volontarie di Telefono azzurro che con la loro qualificata presenza ci aiutano nella gestione dei colloqui con i bambini”
Il progetto “Bambini e Carcere”
Dal 1993, SOS Telefono Azzurro Onlus promuove e realizza il progetto “Bambini e Carcere”, rivolto alla tutela dell’infanzia di tutti quei bambini che hanno uno o entrambi i genitori in stato di detenzione. Il progetto è in linea con l’art. 9 Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (ONU, 1989), il quale sancisce che il bambino i cui genitori, o uno dei due, si trovano in stato di detenzione, deve poter mantenere con loro dei contatti appropriati.
I numeri del progetto
Nel I semestre del 2019, il Progetto “Bambini e Carcere” di Telefono Azzurro risulta complessivamente attivo in 20 Istituti Penitenziari (17 Case Circondariali e 6 Case di Reclusione), 20 città e 10 regioni italiane e che vede il contributo di più di 200 volontari.
In Toscana il progetto di Telefono Azzurro è presente anche a Firenze presso la Casa Circondariale Sollicciano, a Prato presso la Casa Circondariale La Dogaia e a Massa presso la Casa di Reclusione.
“Il lavoro dei volontari del progetto Bambini e Carcere – spiega il Dott. Giuseppe Magno di Telefono Azzurro – è prezioso per due motivi: da una parte mira ad evitare che la pena inflitta agli adulti ricada sui loro figli minorenni, privati temporaneamente del genitore, dall’altra tutela e rafforza il senso di responsabilità genitoriale, permettendo al genitore detenuto di mantenere rapporti significativi e non umilianti coi figli minorenni. Se il trattamento carcerario consente di misurare il grado di civiltà di un popolo, l’impegno specifico di questi volontari, contribuisce sensibilmente a migliorare la qualità dei rapporti fra genitori detenuti e figli minorenni e rende un servizio eccellente alla nostra società in termini di civiltà della pena.”