Bandiera Blu, le acque di Vada non corrispondono ai criteri FEE Per Regione invece qualità eccellente
Rosignano Marittimo (Livorno) 17 maggio 2025 Bandiera Blu, le acque di Vada non corrispondono ai criteri FEE Per Regione invece qualità eccellente
Ormai siamo prossimi all’avvio ufficiale della stagione balneare e nei giorni scorsi a Roma è stata consegnata la Bandiera Blu 2025 ai Comuni che avevano effettuato la procedura per ottenere il riconoscimento da parte della FEE Italia, acronimo di Foundation for Environamental Education, organizzazione internazionale senza scopo di lucro presente in oltre 80 Paesi e riconosciuta dall’Unesco come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale). Fra i Comuni “premiati” c’è, insieme ad altri della nostra costa, anche il Comune di Rosignano Marittimo che come noto ha ricevuto il vessillo per le spiagge di Castiglioncello e La Mazzanta. Manca Vada e nella mattinata di oggi, dopo il contatto che l’Amministrazione aveva avuto con FEE Italia (mero errore la mancata presenza di Vada o una diversa valutazione rispetto ai parametri previsti?) è arrivata la risposta.
Nella lettera che FEE ha inviato al sindaco, c’è scritto, a proposito della Marina vadese: “Per la qualità delle acque non rispondenti ai criteri Bandiera Blu è stata esclusa la spiaggia: Vada”. Una sorpresa, dal momento che anche la Regione Toscana (ne parliamo più diffusamente a seguire) ha certificato nel decreto 2025 l’”eccellenza” delle acque. L’amministrazione comunale sta ora valutando se inviare eventualmente una nuova missiva per chiedere ulteriori elementi riguardo agli esiti della valutazione che è stata fatta nel caso specifico.
Il Comune, l’autunno scorso, aveva presentato infatti la pratica per tre spiagge – Castiglioncello, Marina di Vada e La Mazzanta – e per tutte e tre le località i parametri, a partire dalla qualità delle acque (che sono una delle condizioni principali, ma non la sola), erano eccellenti. Comunque è già accaduto in passato, anche in provincia di Livorno, che una spiaggia già più volte Bandiera Blu abbia “saltato” un anno per vari motivi e l’anno dopo sia rientrata nella lista delle “bandiere”.
A fronte della nuova assegnazione a Rosignano della Bandiera Blu, molti cittadini e cittadine continuano a chiedere quali siano i criteri e soprattutto quanto costa avere il riconoscimento del vessillo. Partiamo da quest’ultimo punto: il costo annuo è di 1500 euro, per l’acquisto di circa cinquanta bandiere da mettere sulle spiagge, un simbolo che piace molto ai turisti.
Dal punto di vista tecnico procedurale, per ottenere il riconoscimento le spiagge devono rispettare 33 criteri che riguardano la qualità delle acque, la gestione ambientale, l’educazione ambientale e l’informazione, i servizi e la sicurezza.
Partiamo dalle acque: la qualità, nella “procedura operativa” disposta dalla FEE, è indicata in cinque punti.
Il primo afferma che la spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione.
Secondo punto: la spiaggia deve rispettare pienamente gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione.
Terzo punto: conformità alle direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico; nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia.
Quarto punto: la spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri microbiologici relativamente alla Escherichia coli (coliformi fecali) e agli Enterococchi intestinali (streptococchi).
Quinto punto: la spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri fisici e chimici, oli e materiale galleggiante.
Andando oltre la procedura FEE, il decreto 2025 della Regione Toscana (ne abbiano accennato anche sopra, ndr) qualifica “eccellente” la qualità delle acque delle aree balneabili del Comune di Rosignano (decreto compilato sulla base dei dati del 2024). Per quanto riguarda i parametri di balneazione – (Escherichia coli <250/100 UFC/ml; enterococchi intestinali <100/100 UFC/ml) – sono di natura batteriologica e non chimica e non sono correlati alle attività produttive, ma dipendono dal carico di acque reflue urbane (di derivazione umana) che in caso di forti piogge o perdite impreviste dalla fognatura nera possono finire in mare causando il superamento dei parametri di legge.
Per quanto riguarda l’analisi delle acque i controlli e gli aggiornamenti della qualità sono costanti in relazione alle campagne di campionamento dell’Arpat.
Per quanto riguarda gli altri parametri ci sono poi, fra gli altri, l’attenzione alla sostenibilità ambientale, la qualità dell’accoglienza, la pulizia delle spiagge (dotate di servizi che siano efficienti, ma anche di contenitori per i rifiuti), la garanzia di sicurezza per i bagnanti, l’equipaggiamento di primo soccorso, un numero adeguato di personale addetto al salvataggio, i cartelloni informativi sulla qualità delle acque. sugli ecosistemi locali, sul codice di condotta sull’uso della spiaggia. E devono essere anche promosse attività legate all’educazione ambientale. Inoltre devono essere monitorati gli habitat marini (e lacustri) come ad esempio la barriera corallina o le praterie di posidonia presenti nei pressi della spiaggia.
Tutti i Comuni che chiedono il riconoscimento della Bandiera Blu devono quindi istruire una pratica complessa e particolareggiata e una giuria nazionale (o commissione tecnica giudicante) identificherà i Comuni candidati idonei attraverso l’analisi e la valutazione delle risposte date ai quesiti. I membri della giuria nazionale sono tutti esperti in tematiche ambientali – si legge sulla documentazione della FEE – in quanto rappresentanti istituzionali o specialisti privati. Siedono in giuria, fra gli altri, rappresentanti dei Ministeri dell’ambiente, del turismo, dell’agricoltura (direzione pesca), del coordinamento degli assessorati al turismo delle Regioni, dell’Ispra, dell’Istituto superiore di sanità, del CNR, dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni), dell’Ordine dei chimici e dei fisici, della Federazione italiana nuoto (sezione salvamento), della Federazione italiana imprese balneari, della Confesercenti (Fiba) e Sindacato italiano balneari (Fipe), di Confcommercio (Sib).
E al titolo “criteri internazionali Bandiera Blu – spiagge” si legge: “la Bandiera Blu ha valore solo per l’anno nel quale viene assegnata. Può essere rimossa in qualsiasi momento se si dovessero concretizzare i presupposti di tale provvedimento. Una spiaggia deve rispondere a tutti i requisiti previsti, indicati (nell’elenco apposito, ndr) con la lettera I (imperativo) e possibilmente al maggior numero di requisiti indicati con la lettera G (guida)”.