Bacino galleggiante: un’ingiunzione a Sopromar e a Montano, poi la rimozione dell’Urania
Decorso un mese dalla notifica, e previa perizia tecnica, l’Autorità di Sistema rimuoverà la nave dal bacino galleggiante, parola del Segretario Massimo Provinciali
“A che punto è il bando per la concessione dei bacini di carenaggio?”, “Chi e quando rimuoverà la nave Urania, ferma dal 25 agosto 2015 nel bacino galleggiante?”. Da mesi si rincorrono richieste di chiarimenti, appelli dei lavoratori, delle aziende e pure della politica.
Oggi siamo forse in grado di fare un po’ di chiarezza, incrociando le dichiarazioni ufficiali dei vertici dell’Autorità di Sistema, della Capitaneria di Porto e del Sindaco Nogarin.
Il sindaco, a margine dell’incontro su Asa-Liri del 4 luglio scorso, sollecitato al riguardo, ci aveva detto: “Ho avuto una serie di comunicazioni con Corsini. Mi ha detto che c’è una volonta concreta a riavviare il bando e che stanno predisponendo gli atti”. Ci aveva anche aggiunto: “Il 14 luglio c’è una udienza al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) sulla mia nomina come membro del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale“
Stefano Corsini, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale (AdSP), incontrato a margine del convegno OLT, ci ha spiegato che: “Stiamo cercando di definire il quadro legale per sistemare la vicenda. L’accertamento tecnico preventivo del perito nominato dal Tribunale, il cui deposito dovrebbe avvenire a breve, sicuramente ci aiuterà in questo lavoro. Il bacino galleggiante è occupato dalla nave Urania. Spetterebbe all’armatore levarla e stiamo cercando gli strumenti per portarlo a rimuoverla. L’Autorità Marittima non può intervenire per levarla”. “Non appena sarà tolta la nave, vista l’urgenza e la volontà dimostrata da tutti di una ripartenza della gara, saremmo anche disposti ad aprire subito le buste, riavviando la gara, parallelamente alle attività di riparazione del bacino galleggiante“. A domanda se sarà l’Autorità Portuale a riparare il bacino o altri soggetti, ci risponde: “stiamo valutando anche questo aspetto”.
L’Autorità Marittima, già nel corso dell’ultimo Comitato Portuale, aveva dichiarato di non poter intervenire rimuovendo d’imperio la nave Urania . Il Direttore Marittimo della Toscana, il contrammiraglio Vincenzo Di Marco ci ha spiegato il perché: ” L‘art. 73 del Codice della Navigazione consente all’autorità di intervenire per la rimozione di navi che siano un pericolo e un intralcio alla circolazione. Ma non è questo il caso. La nave Urania si trova su un bacino galleggiante; ebbene quel bacino non è un bene demaniale e neppure una pertinenza. Il bacino galleggiante è di proprietà dell’Autorità di Sistema che lo ha dato ad Azimut Benetti con una scrittura privata. Azimut Benetti, a sua volta ha stipulato un contratto per fare dei lavori“. A quanto ci dicono, l’armatore avrebbe cercato di abbandonare la nave e l’assicurazione si sarebbe opposta. Presumiamo vi sia una lite tra armatore ed assicurazione, tra Azimut Benetti e l’armatore e poi il bacino andrebbe ripristinato come era. Come vedete, qui non siamo di fronte a una nave lasciata nel porto che ostacola la navigazione. Ci sono dei contenziosi in corso dei quali l’Autorità di Sistema non ci ha informato con completezza. Se il quadro giuridico non è definito l’Autorità Marittima non può intervenire, perché sconfinerebbe in un abuso di potere. L’AdsP ha un ufficio legale. Ci forniscano i documenti e un quadro preciso, poi noi vedremo se possiamo agire e se ci sono i margini lo faremo“.
Stallo a tempo indeterminato, quindi? Sembrebbe di no, almeno a quanto dice Massimo Provinciali, Segretario Generale dell’Autorità di Sistema: “Secondo me l’Autorità Marittima potrebbe intervenire già adesso. Comunque noi siamo pronti ad agire. Invieremo a giorni una diffida all’armatore della Urania (Sopromar, ndr) e pure a chi curava i lavori, il cantiere Montano, affinché rimuovano subito la nave. Trascorso almeno un mese, se non lo faranno, ce ne occuperemo noi dell’Autorità di Sistema, previa perizia che accerti lo stato della nave“.