Aree pubbliche 8 Maggio 2018

Barbieri (M5S) chiarisce sulla Rotonda

Mirko Barbieri m5s:

“Chalet Rotonda un po di informazioni vere

L’Ati che si è aggiudicata l’ultimo bando di progettazione, realizzazione e gestione per 30 anni del nuovo Chalet La Rotonda, compresa l’area di fronte tra il 2013 e 2014 (Giunta Cosimi) è formata da Programma costruzioni srl, Pasticceria Labronica, Sergio Cristiani e società Ginnastica livornese srl.

A gestire le attività sarà una società (la Cdr) nelle mani dei due nomi della pasticceria livornese – Giorgio Arpesani e Sergio Cristiani – che hanno fatto parte dell’Ati.

Il progetto vale 1,3 milioni di euro: negli spazi in vetro e acciaio in costruzione ex novo a pannelli fotovoltaici (circa 300 metri) nasce una gelateria-caffetteria, pasticceria, cocktail bar e una cucina a vista. Nella palazzina storica in stile liberty si ricava lo spazio eventi e spettacoli mentre l’area esterna, la “piazzetta”, diventerà una sorta di anfiteatro naturale con nuovi arredi.

Rispetto al progetto originale della passata amministrazione Cosimi è stata prodotta una variante da questa amministrazione Nogarin con alcune piccole modifiche richieste dai soggetti attuatori. La più importante di queste è la sostituzione dell’asfalto esterno con la betonella. Poi, rispetto al progetto iniziale, sono state prodotte delle opere di urbanizzazione in più, come le due stradine che vanno verso il viale Italia e il mare. Eccetto questa piccola variante tra l’altro richiesta dai gestori, tutto il resto proviene dalla passata amministrazione.

A chi contesta all’amministrazione Nogarin di non aver giocato la carta della possibilità di annullare la riqualificazione dell’area e il bando di gara, sottolineo che tale iter procedurale avrebbe comportato una serie di ricorsi da parte del soggetto attuatore e dei ricorrenti. Il Comune avrebbe perciò dovuto sostenere un esborso economico consistente che si sarebbe riversato sulle spalle dei cittadini livornesi per poi trovarsi comunque costretto ad eseguire l’opera comunque. Ciò sarebbe stata un azione sconsiderata che avrebbe lasciato nello stato di degrado totale l’area per un periodo illimitato oltre che la beffa economica. Per qualcuno non sarebbe un problema, ma per noi sì”.