Barriere architettoniche, il dettagliato censimento di Antonio Morozzi (Foto)
LIVORNO – Antonio Morozzi presenta, in una nutritissima serie di immagini, il suo censimento delle barriere architettoniche presenti nel quartiere di Borgo Cappuccini e dintorni.
Ci si può riferire strettamente alla normativa, così come pensare solo semplicemente ai riferimenti antropometrici, cioè alle misure che consentono una fruizione agevole dei percorsi da parte dei disabili permanenti o temporanei , cosi come delle persone anziane o dei bambini.
Gli studi condotti presso la Facoltà di Architettura di Firenze , il fatto sia di aver avuto per molti anni un padre disabile che di avere tra i suoi amici molti in questa condizione, sono alla base di questo censimento in corso.
Ha raccolto molte immagini di ostacoli che impediscono, rendono difficoltosi gli spostamenti, cosi come l’orientamento dei disabili permanenti o temporanei, cioè quelle che si intendono appunto come barriere architettoniche.
Un caso segnalato più volte e non risolto è quello della collocazione dei nuovi cestini, ed inoltre un’altro ignobilmente tollerato da 4 anni, è quello dell’attraversamento pedonale degli Scali Novi Lena, ove si consente la violazione dell’articolo 20 del Codice della strada che vieta l’occupazione del suolo pubblico in tali luoghi ove interferisca con i percorsi dei disabili ( qui platealmente è sopra il percorso Loges per non vedenti).
Altri sono i casi di arredo urbano privato e pubblico che ostruisce i marciapiedi: fioriere, parcomentri, armadietti tecnici o di mancata manutenzione .
Si evidenzia che, a quanto pare, non si fanno rispettare anche normative comunali sull’occupazione del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi, come nel caso di via Grande dove la misura di 3,50 m su 5,00 m, riservata ai pedoni ( come da scheda K regolamento) non è rispettata da nessuno degli esercenti da almeno 2 anni.