Barriere architettoniche, “Scende in piazza il Villano”
Livorno 16 giugno 2020 – Una prima iniziativa tesa a ricordare il tema delle barriere architettoniche. I quattro villani alla Terrazza Mascagni
Il Villano è sceso dal suo piedistallo, ed ha fatto la sua prima apparizione alla Terrazza Mascagni per porre alcune problematiche legate alle barriere architettoniche augurandosi che: “questi “inconvenienti “sotto il diretto controllo dell’amministrazione comunale, siano prontamente risolti nell’interesse dei cittadini”
“Evento nell’evento Domenica sera alla Terrazza Mascagni”
Durante l’iniziativa fotografica “Scatto al tramonto”, organizzata per celebrare la bellezza della nostra città e del suo mare, si è presentato un Villano odierno.
Il Villano, ha chiesto ai fotografi presenti di posare per una foto con quattro copie del monumento al villano.
Il suo motto, preso a prestito da Orazio, è “Ridentem dicere verum. Quid vietat? Chi vieta di dire il vero ridendo?
Si tratta di una prima iniziativa tesa a ricordare il tema delle barriere architettoniche all’attuale amministrazione comunale ed ai cittadini.
In questa occasione il Villano ha voluto ricordare:
“la collocazione errata di numerosi cestini sui marciapiedi del centro città (almeno 50), già affrontata da Striscia la Notizia in due servizi e non ancora risolta;
l‘abuso nell’occupazione del suolo pubblico dei portici di Via Grande da parte di locali che contravviene alle misure dettate dal regolamento comunale in vigore da circa 6 anni
Dei 5 metri si dovrebbe lasciarne 3,5 m ai pedoni, cioè una fila di tavolini e non due e la mancanza di controllo in merito, acuita dalle regole di distanziamento attuali (ovviabile consentendo e prolungando il posizionamento dei tavoli davanti esercizi limitrofi non dello stesso tipo);
Il problema dei sacchetti dell’immondizia che affollano i percorsi pedonali di Livorno città del Libeccio;
Ed il quarto villano che fa riflettere che solo un disabile con ausilio di un cane può affrontare questi percorsi avventurosi per disabili temporanei o meno, altrimenti Livorno non si può dire accogliente”.
“Il “fedele” villano, sceso dal suo piedistallo, si augura che questi “inconvenienti “sotto il diretto controllo dell’amministrazione comunale, siano prontamente risolti nell’interesse dei cittadini più deboli e che no sia necessario nessuno suo altro intervento prima di posizionarsi nella nuova collocazione”.
Il villano