Barzanti, Pci: “Invece del bonus monopattini si dovevano potenziare gli ospedali ed assumere personale sanitario”
Toscana Livorno 10 novembre 2020
“I vari governi, in Italia, propongono ogni anno molti bonus che impattano sulle nostre vite, riguardando azioni o scelte quotidiane.
Vi sono bonus per acquistare nuovi mobili, effettuare lavori di ristrutturazione nelle case; bonus per favorire l’assunzione di donne, giovani o disoccupati, per mandare i figli all’asilo, e così via.
Detta così, la cosa, può anche sembrare buona, e visto lo smantellamento dello stato sociale; compiuto da centrodestra e centrosinistra in questi anni in parte lo è, anche se tra i tanti bonus non troviamo traccia di alcuni che sarebbero stati davvero utili come:
quelli per garantire internet ai ragazzi ed i contributi per l’acquisto di computer e tablet per la didattica a distanza.
Tuttavia noi comunisti crediamo che queste opzioni sono solo dei palliativi.
L’unica soluzione sta nella realizzazione di un sistema in cui tutti i diritti fondamentali, dal lavoro alla casa, dalla sanità alla scuola; sono pienamente garantiti. Dove l’assistenza sociale funziona senza doversi inventare bonus che assomigliano a propagandistiche regalie.
Con tutto ciò, chiarito che serve la solidarietà sociale e non la carità, una considerazione vogliamo farla anche in merito ai bonus; tanto più alla luce di quanto sta accadendo con il covid-19 e del fatto che il ritorno della pandemia era scontato.
Come Pci chiediamo infatti per quale motivo, piuttosto che istituire nuovi bonus; il governo nazionale e la regione Toscana non hanno impiegato alcune di queste risorse, almeno quelle per le vacanze ed i monopattini; per realizzare o adeguare gli ospedali, potenziare i pronto soccorso, realizzare nuove terapie intensive e reparti di cura sub-intensiva, assumere un numero maggiore di medici ed infermieri, operatori socio-sanitari ed altro personale
insomma per mettere i campo con incisività e determinazione tutto quanto era necessario per farsi trovare pronti al ritorno della pandemia; dato che non si era avuta la forza di opporsi alla petulanza e all’aggressività di un’opposizione becera ed ottusa che, in nome di una supposta libertà di movimento, ha alimentato la ripresa dei focolai.
Infatti, invece di prevedere adeguate sovvenzioni a favore di tutte quelle attività che, per causa di forza maggiore, hanno subito danni economici, governo e regione hanno assecondato la libertà dell’aperitivo vanificando buona parte di quanto era stato fatto a primavera.
Primum vivere deinde philosophari, dicevano i latini, prima si pensi a vivere e poi a filosofare.
Invece né il governo né l’amministrazione toscana, nonostante si fosse ancora in mezzo al tunnel, hanno pensato a potenziare il sistema sanitario tradendo il diritto alla salute e quindi il rispetto della vita”.
Questa la dichiarazione del segretario regionale del Pci della Toscana, Marco Barzanti, a margine dell’illustrazione del progetto editoriale “Controvento”, il nuovo periodico che sarà l’organo ufficiale del Pci toscano.
“Si tratta di un progetto in avanzato stato di elaborazione a cui stanno lavorando già da mesi diversi compagni, esponenti delle segreterie regionale e nazionale del partito, ma anche professionisti, grafici e giornalisti, docenti ed intellettuali, che stanno dando in modo volontaristico il loro apporto perché a noi vicini”, ha precisato Barzanti.
“L’obiettivo è quello di essere nelle case dei toscani entro la fine di questo 2020”.