Basket: oggi primo allenamento per la Libertas, intervista a coach Gigi Garelli
Livorno 3 settembre 2020 – La Libertas Livorno 1947 oggi proverà a lasciarsi alla spalle tutto ciò ch eè successo nella passata stagione; dentro, ma soprattutto fuori dal campo.
Sarà una ripartenza per i ragazzi e lo staff dopo una sosta di qualche mese; ma per i tantissimi tifosi libertissini lo stop è perdurato decenni, letteralmente.
Ed ecco perché l’energia all’alba di un “comune” primo allenamenti è tutto tranne che comune.
Il primo appuntamento è fissato per oggi giovedì 3 settembre alle ore 17 al PalaMacchia.
Saranno presenti oltre a Capitan Forti, Castelli, Ammannato, Ricci, Marchini, Salvadori, Toniato, Bonaccorsi, Del Monte, Vivone, Perondi, Prima, Mancini ed Ense. Tutti agli ordini del preparatore Ottaviani, e del coach Gigi Garelli.
E’ proprio con il nuovo capo allenatore liberassimo abbiamo deciso di fare due chiacchiere!
Buon giorno Coach, carico per questa avventura?
“Molto. Come tutti i ragazzi non vedo l’ora di cominciare”.
Che impressioni hai avuto da questa giovane Società ma con una gran voglia di fare bene?
“Molto positiva. Qualche peccato di inesperienza viene compensato da un grandissimo entusiasmo”.
Contento dei giocatori che con il G.M. Beppe Dellanoce sei riuscito a portare a Livorno?
“Certo li abbiamo scelti assieme…”
Pensavi qualcosa di meglio?
“In termini di qualità no. Ci manca un po’ di profondità della panchina”.
Cosa ne pensi dello staff? Mi riferisco a Pio (Assistente), Ottaviani (Prep. Atletico), Zacccagna (fisioterapista) e Doc Giorgetti ( Medico Responsabile Sanitario)?
“Mi sembrano tutte persone estremamente preparate e competenti e soprattutto animate da una gran voglia di fare le cose al meglio”.
Si inizia con al preparazione atletica, che programma hai preparato con Alessio Ottaviani?
“Nella prima fase complice il lungo riposo forzato si partirà con cautela e gradualità e il ruolo del preparatore fisico sarà fondamentale”.
Come sarà l’impatto tra atleti dopo che per tanti mesi non hanno potuto giocare un 5 contro 5?
“Siamo tutti curiosi di vederlo, in primis gli atleti stessi perché sarà una situazione assolutamente inedita”.
Mentre eri sotto l’ombrellone in riviera Romagnola avrai pensato a che schemi adottare, ci anticipi qualche cosa?
“All’inizio cercheremo di privilegiare offensivamente il gioco in transizione e di impostare le regole basilari per la difesa. Poi passeremo a situazioni via via più complicate su due lati del campo del campo sempre con un focus particolare sulla capacità di scelta dei ragazzi e sulle opzioni a disposizione”.
Ultima domanda: sei senior, un under super (Toniato) e sette esordienti, non trovi che tra i sette esperti e i sette ragazzini ci sia un divario un po’ troppo accentuato?
“Indiscutibilmente è così…Come già detto nella domanda precedente la profondità della panchina in un torneo con 7 turni infrasettimanali e con 7 partite nel solo mese di gennaio sarà importante perché per quanti scongiuri si possano fare basta un piccolo infortunio o una febbre improvvisa per mettere in crisi un’intera stagione”.