“Basta delocalizzazioni e salari da fame”, Potere al Popolo organizza dibattito in piazza XX
Potere al Popolo Livorno, “Basta delocalizzazioni e salari da fame”
Giovedì 16 settembre alle ore 18.45 in Piazza XX, come Potere al Popolo Livorno darà seguito a quanto promesso sul mantenere vive le iniziative nel quartiere dove abbiamo la nostra Casa del Popolo “Heval” con un dibattito sul lavoro dal titolo: Basta delocalizzazioni e salari da fame
Saranno presenti:
– Marta Fana, ricercatrice e autrice del libro “Basta salari da Fame”
– Matteo Moretti, Rsu Fiom GKN di Firenze che in questi mesi insieme ai suoi colleghi ci hanno mostrato come si lotta con il cuore e la rabbia contro le decisioni delle grandi multinazionali che delocalizzano senza remore
– Giuliano Granato portavoce nazionale di Potere al Popolo, da sempre impegnato sui temi del lavoro, che ha intentato anche una causa contro la sua azienda per ingiusto licenziamento.
Sarà l’occasione per rilanciare l’importante corteo nazionale indetto dai lavoratori GKN che si terrà sabato 18 settembre a Firenze, e cogliamo l’occasione per dare appuntamento per sabato alle ore 13 alla stazione di Livorno.
Giovedì PaP parlerà anche dei recenti attacchi indiscriminati al reddito di cittadinanza, misura incompleta, ma fondamentale come tutela per le persone in estrema povertà e per rifiutare il ricatto al ribasso dei datori di lavoro.
In un momento in cui le statistiche dicono che i salari sono fermi, mentre gli stipendi degli amministratori delegati, già di per se stellari, sono cresciuti del 19%, che i milionari in Italia sono aumentati di 187 mila unità nel periodo covid e invece il numero di poveri aumentava del 20%, si vogliono togliere anche gli ultimi sussidi e Salvini pochi giorni fa a Cernobbio ha proposto di dare i 10 miliardi del costo del reddito di cittadinanza agli imprenditori per sostenere le imprese.
Imprese che delocalizzano senza remore e il governo resta a guardare senza prevedere nessuna penale nonostante il forte dibattito.
Per questo Potere al Popolo vi invitia giovedì al dibattito, per capire tutti insieme la gravissima situazione, come siamo arrivati negli anni a perdere tutti i nostri diritti e a sentirci anche colpevolizzati per chiedere soltanto ciò che ci spetta, in un mondo dove le morti sul lavoro sono la regola e i controlli sui dispositivi di sicurezza l’eccezione.