Cronaca 6 Novembre 2020

“Basta spese militari Basta guerre! Salute reddito e casa per tutti”, domani presidio in piazza Grande

anarchici presidio contro guerraLivorno 6 novembre 2020

La Federazione Anarchica Livornese ed il Collettivo Anarchico Libertario hanno organizzato per domani pomeriggio un presidio in piazza Grande; “Basta spese militari Basta guerre! Salute reddito e casa per tutti!”

“Quest’anno le spese militari sono aumentate del 6%. Sono 26,3 miliardi, 72 milioni al giorno.

A questi si aggiungono circa 30 miliardi del Recovery Fund che saranno impiegati nel settore militare.

Ricordiamolo quando chi è al governo dice che “non ci sono i soldi”.

Nel bel mezzo della pandemia, nel disastro del servizio sanitario, della scuola, del trasporto pubblico, il governo aumenta le spese militari.

 

Intanto vengono messe in atto nuove restrizioni che garantiscono i grandi profitti e attaccano i bisogni delle classi popolari; aumentano la disoccupazione; la povertà e lo sfruttamento.

Le proteste dei giorni scorsi in tante città italiane hanno mostrato l’importanza di far sentire la propria voce, per affermare che non vogliamo moriré né di fame né di coronavirus.

A luglio il parlamento ha approvato nuove missioni militari. Mentre i morti per coronavirus in Italia raggiungono i 40000, il governo pensa a fare nuove guerre.

Tra queste due nuove missioni in Africa con un grande dispiegamento di uomini e mezzi, una nel Sahel e l’altra nel Golfo di Guinea a largo della Nigeria per “proteggere gli asset estrattivi di ENI”, come si legge nella delibera del governo del 2 maggio scorso.

Con buona pace del “ripudio della guerra” scritto nella Costituzione. Solo le spese per finanziare le missioni all’estero ammontano a 1 miliardo e 300 milioni nel 2020, con questi soldi si sarebbero potuti pagare gli stipendi annui per circa 43600 insegnanti o per 53170 infermieri, si srebbero potuti acquistare 9000 autobus urbani.

Sono circa 14 milioni i lavoratori che attendono il rinnovo del contratto, dai metalmeccanici alla sanità privata, passando per il settore alimentare, e non “a costo zero” come dichiara Bonomi.

Il governo e confindustria stanno facendo di tutto per difendere i propri privilegi e profitti, e approfittando dell’emergenza, e della paura per sfruttare e opprimere sempre di più.

Gli scorsi mesi hanno mostrato la necessità di organizzarsi, ripartire da pratiche di lotta, per garantire la salute di tutte, per rifiutare il ricatto della disoccupazione, perché tutte possano vivere degnamente.

Solo gli scioperi, le proteste, l’autorganizzazione e l’azione diretta hanno portato a dei risultati.

Saremo in piazza vicino alla data simbolica del 4 novembre, celebrazione ufficiale dell’esercito e del militarismo. Contro la guerra e le spese militari, per servizi pubblici sicuri e gratuiti, per costruire reti alternative di solidarietà”.