Bellandi (PD) condanna l’aggressione a Giorgia Meloni
Il segretario comunale del Partito Democratico: “Una cosa è opporsi alla propaganda fascista, altra cosa è aggredire il rappresentante di una forza politica”
Scrive Federico Bellandi (PD): “È legittimo nel nome dell’antifascismo cercare di impedire di parlare a qualcun’altro? È legittimo che qualcuno nel nome dell’antifascismo sputi e spintoni chi la pensa diversamente da lui? Io credo di no. Una cosa è opporsi alla propaganda fascista, come è stato fatto nell’ultima legislatura, facendo approvare un’ottima legge che la vieta, altra cosa è aggredire il rappresentante di una forza politica. Per quanto Fratelli d’Italia sia un partito lontano mille miglia dalle mie idee e nonostante io ritenga che con le sue posizioni contribuisca ad avvelenare il clima già molto teso di questa campagna elettorale, penso che per sconfiggerlo ci servano buoni argomenti e ideali saldi e non rumorose contestazioni che regalano soltanto una ribalta insperata a queste formazioni politiche. Che questa destra becera e strisciantemente razzista sparga pure le sue sementi di odio e paura, sarà nostra responsabilità far si che la buona politica secchi quest’erba cattiva prima ancora che cresca”.