Aree pubbliche 19 Aprile 2020

Berti (M5S): “Sto lavorando a Roma affinché il Comune possa valorizzare i fossi di Livorno”

Francesco_Berti_fossi_labroniciLivorno, 19 aprile 2020 – Se vogliamo valorizzare i fossidi Livorno, ripulendoli dai detriti e facendo in modo che diventino il cuore di una rinascita turistica,
paesaggistica e commerciale della città, serve un atto rivoluzionario.

Bisogna mettere la parola fine alla guerra in corso tra palazzo Civico e palazzo Rosciano e bisogna affidare la gestione dei canali all’unico ente che
ha un reale interesse a investire: il Comune di Livorno.

Il problema, lo sappiamo bene, sono le risorse economiche, che per gli enti locali sono sempre ridotte al lumicino.

Ed è qui che si inserisce il lavoro che sto portando avanti a Roma.

Nel cosiddetto decreto “Cura comuni” ho proposto al Viceministro Laura Castelli di lavorare alla costituzione di un fondo ad hoc, che consenta ai Comuni di finanziare la manutenzione e la valorizzazione dei beni paesaggistici, turistici e culturali del territorio, anche se di proprietà statale.

Uno strumento che consentirebbe a chi oggi guida Livorno di dedicarsi concretamente al rilancio e alla conservazione di questa infrastruttura
straordinaria che le altre città ci invidiano.

Questa misura spartiacque, infatti, sarebbe resa ancor più efficace da altri due provvedimenti già licenziati dal Parlamento: il decreto fiscale, che sblocca
gli investimenti dei Comuni in materia di turismo, e il decreto crescita, che consente agli enti locali di assumere personale anche in questo settore strategico.

Un modo concreto di uscrie dallo stallo in cui Livorno e i fossi sono piombati dalla fine degli anni 90, quando una normativa confusa e confliggente, ha creato un caos di competenze e responsabilità. Col risultato che i
livornesi hanno smesso di prendersi cura delle sue vie d’acqua, il popolo delle barchette ha cominciato a trattare i canali come fossero cosa propria.

Nel frattempo l’Autorità portuale si è trovata per le mani una spesa inutile in più.

Ora siamo a una svolta che deve essere prima di tutto culturale: Livorno è piena di persone pronte a fare la loro parte pur vedere i fossi esprimere il loro reale potenziale, ma è necessario che la gestione diventi più
semplice e soprattutto passi nelle mani del Comune.

A patto, ovviamente, che abbia le risorse per prendersene cura. Ed è esattamente ciò a cui sto lavorando insiemeal governo.

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