Biennale del Mare e dell’Acqua, il PD: un successo che guarda al futuro di Livorno
Livorno 22 maggio 2025 Biennale del Mare e dell’Acqua, il PD: un successo che guarda al futuro di Livorno
Si è conclusa con un bilancio più che positivo la prima edizione della Biennale del Mare e dell’Acqua, tenutasi a Livorno dal 14 al 17 maggio.
A sottolinearne la riuscita è Alberto Brilli,segretario del Partito Democratico livornese, che in una nota commenta l’evento come “un’esperienza di grande spessore, valore e utilità per il futuro della città”.
Già il programma annunciato nei giorni precedenti lasciava presagire una manifestazione importante, ma è stata la realizzazione concreta a sorprendere per qualità, partecipazione e impatto.
La Biennale si è configurata come un contenitore articolato e unitario, capace di coniugare cultura, spettacolo, sport, ricerca, innovazione, economia e sostenibilità ambientale.
Una proposta destinata non solo ai livornesi ma anche al turismo culturale, grazie alla varietà delle sedi coinvolte – dalla Terrazza Mascagni ai Granai di Villa Mimbelli, passando per l’Acquario, l’Accademia Navale, l’Hotel Palazzo, il Cantiere Azimut Benetti e tanti altri luoghi simbolici della città.
Al centro dei lavori, i grandi temi della Blue Economy: gestione del ciclo delle acque, innovazione, sostenibilità ambientale, ricerca scientifica e sviluppo tecnologico.
“Tematiche decisive per la vita umana e per la salvaguardia della natura – sottolinea Brilli – che hanno trovato spazio in momenti di confronto tra istituzioni, imprese, centri di ricerca e società civile”.
L’idea della Biennale, come ricorda Brilli, nacque all’interno di un convegno del centrosinistra cittadino durante la fase preparatoria delle ultime elezioni amministrative.
Da intuizione iniziale, è poi diventata realtà grazie a un lavoro sinergico tra l’Amministrazione comunale, imprese private, enti pubblici come ASA, importanti istituzioni come l’Autorità Portuale e la Regione Toscana, l’ANCI, università, centri di ricerca e numerosi attori del tessuto sociale livornese.
Determinanti anche i rapporti costruiti con l’Unione Europea, che pongono le basi per sviluppi futuri a livello sovranazionale. “È una Biennale ancorata al territorio, ma con uno sguardo che va ben oltre il municipalismo – evidenzia Brilli –. Ha una visione globale, proiettata verso il futuro”.
Il PD livornese condivide inoltre la proposta del sindaco Luca Salvetti di redigere un documento programmatico di sintesi con le idee e le proposte emerse durante la manifestazione.
Uno strumento utile per il lavoro politico e amministrativo dei prossimi due anni, in vista della seconda edizione della Biennale, ma anche per il confronto con le istituzioni regionali, nazionali ed europee.
Per Brilli, questa esperienza conferma la necessità di rilanciare con forza l’innovazione come motore dello sviluppo locale: “Livorno deve diventare un hub strategico della ricerca, rafforzando il polo universitario e gli istituti già presenti in città, ma anche entrando con più decisione nel settore delle energie rinnovabili”.
La città, osserva Brilli, dispone già di competenze e realtà d’eccellenza – dal rapporto con l’Università di Pisa e il CNR, ai centri di ricerca e alle imprese locali – che vanno valorizzate e sostenute. Solo con una politica lungimirante sarà possibile costruire un futuro occupazionale solido e di qualità, con particolare attenzione alle nuove generazioni e all’occupazione femminile.
“Un grazie sentito – conclude Brilli – va a tutti coloro che hanno lavorato con passione e professionalità per la riuscita di un evento che ha davvero segnato un punto di svolta per Livorno”.