“Bioraffineria, il comune di Livorno accetta senza nessuna condizione”, l’intervento di Medicina Democratica
Livorno 3 maggio 2023 – “Bioraffineria, il comune di Livorno accetta senza nessuna condizione”, l’intervento di Medicina Democratica e Movimento di lotta per la salute ETS:
“Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 275 del 02/05/2023 il comune di Livorno ha accettato senza nessuna condizione il progetto di bio-raffineria presentato da ENI, mettendo colpevolmente nel cassetto 20 anni d’inerzia dell’azienda sulle mancate bonifiche, i risultati preoccupanti del recente rapporto SENTIERI 6, i fortissimi perduranti impatti e disagi della popolazione in termini di emissioni atmosferiche anche cancerogene e rumori anche notturni. Non si è imparato niente neanche dall’alluvione del settembre 2017 che oltretutto consigliava bonifiche accelerate e una protezione fisica del sito ad alto rischio.
La stessa Regione Toscana, di solito supina agli interessi aziendali, con nota dell’8.5.23 inviata al ministero ma anche al comune di Livorno ha chiesto chiarimenti e integrazioni sul progetto bio-raffineria, in particolare:
riguardo il rischio alluvione, scrive la Regione:
in relazione alla coerenza del progetto con il Quadro Pianificatorio e i Vincoli del Territorio, per la pericolosità geologica, geomorfologica, idraulica e sismica indicata nelle carte tematiche di supporto ai PS vigenti, il Proponente dovrà esaminare la fattibilità tenendo presente, di quanto cartografato e disciplinato dal “Piano di Gestione del Rischio Alluvioni” … fornendo gli opportuni elaborati; con riferimento al contributo dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale che fornisce il quadro d’insieme delle mappe e delle norme dei piani di bacino vigenti per il territorio interessato, il Proponente dovrà verificare eventuali fragilità e condizionamenti gravanti sull’area d’intervento con particolare, ma non esclusivo, riferimento al PGRA (Piano di Gestione del rischio di Alluvioni 2021-2027) per il quale l’area è classificata “in parte a pericolosità da alluvione elevata P3 e in parte a pericolosità da alluvione media P2 … 1.4. al fine di definire i criteri di sicurezza idraulica delle opere in progetto, il Proponente dovrà svolgere ulteriori valutazioni che dimostrino la fattibilità idraulica degli interventi in progetto e definire nel dettaglio la tipologia delle misure di mitigazione del rischio idraulico, valutandone attentamente l’efficacia in relazione alle condizioni morfologiche, idrogeologiche e idrografiche dell’area e il non aggravio del rischio per le aree limitrofe;
1.5. l’impianto ricade all’interno delle aree presidiate da sistemi arginali così come individuate dall’art.14 della L.R. 41/2018, in forza del quale il Proponente dovrà prevedere la predisposizione e l’adozione di misure per la gestione del rischio di alluvioni che andranno a implementare il piano di protezione civile comunale;
1.6. per quanto attiene gli aspetti correlati con le previsioni del Dlgs. 105/2015, tenuto conto che con Delibera di CC n. 6 del 27/01/2023 del comune di Collesalvetti e con Delibera di CC n. 128 del 30/06/2021 del comune di Livorno è stato approvato il vigente Piano di Protezione Civile Comunale, il Proponente dovrà integrare il progetto con gli scenari di rischio da essi individuati; 1.7. il Proponente dovrà predisporre ed adottare, misure per la gestione del rischio di alluvioni che andranno a implementare il piano di protezione civile comunale;
ed altri chiarimenti ed integrazioni riguardo ai rumori, agli odori, al traffico camionabile in aumento,ecc
MD da parte sua ritiene inaccettabile il progetto sia per l’ambiente che per la salute della popolazione locale in un’area classificata S.I.N. a 20 anni dalla sua dichiarazione e quasi nessuna bonifica effettuata nel frattempo, con tutte le conseguenze per la salute riscontrabili nei rapporti SENTIERI 5° (2019) e 6°, pubblicato il 23.2.23. Alla luce di questi recenti rapporti si deve semmai accelerare al massimo la bonifica del sito, ridurre al massimo gli inquinanti emessi attualmente e da molti anni, anziché progettare nuove emissioni con il nuovo impianto, sia nella fase di trasporto delle materie prime sia in quella della produzione, dello stoccaggio e della successiva distribuzione. MD ha richiamato al ministero i risultati del 6° rapporto Sentieri:
Sezione mortalità La mortalità generale nel sito di Livorno-Collesalvetti risulta più alta di quella attesa su base regionale per entrambi i generi. I decessi per tutti i tumori maligni, per le malattie del sistema circolatorio e quelle dell’apparato digerente sono in eccesso in entrambi i generi (maschi e femmine). Tra le cause con evidenza di associazione con le esposizioni ambientali definite da SENTIERI come sufficiente o limitata, si osservano eccessi di mortalità per tutti i tumori maligni, per il mesotelioma della pleura in entrambi i generi, per il tumore della trachea, dei bronchi e del polmone nei maschi, e per il tumore della mammella nelle femmine. Sezione ospedalizzazione Tra le cause con evidenza di associazione con le esposizioni ambientali definite da SENTIERI come sufficiente o limitata, si osservano eccessi di ricoverati per i tumori maligni della pleura in entrambi i generi. Tra i maschi si osservano eccessi per le leucemie.
Sezione pediatricoadolescenziale-giovanile la mortalità generale in questo sito appare in eccesso rispetto all’atteso con l’eccezione della classe giovanile (20-29 anni) che sembra in linea con il riferimento regionale. Ospedalizzazione: il numero di ricoverati per tutte le cause naturali risulta superiore all’atteso nel primo anno di vita, ove l’eccesso è riferibile alle malattie infettive e parassitarie, ai tumori maligni (in particolare tra le femmine, 3 di 4 casi ) e alle condizioni morbose di origine perinatale. I ricoverati per tutte le cause naturali sono in eccesso in età pediatrica (particolarmente tra i maschi). In età pediatrica, sul complesso dei due generi, si osserva un eccesso di ricoverati per malattie infettive e parassitarie e per leucemie ….. Il profilo di ricovero per i giovani adulti mostra un eccesso per tutti i tumori maligni, tra i quali un eccesso della malattia di Hodgkin tra le femmine, 3 casi. Sezione anomalie congenite Nel periodo 2010-2019, sono stati sorvegliati complessivamente 12.956 nati residenti nei due comuni del sito, nello stesso periodo sono stati osservati 348 casi di AC con una prevalenza pari a 268,6 per 10.000 nati. La prevalenza totale delle AC risulta superiore alla prevalenza attesa calcolata su base regionale. Le AC osservate nel sito riguardano cardiopatie congenite, comprese quelle severe, e AC agli arti e ai genitali.
Nelle raccomandazioni finali il 6° rapporto raccomanda uno studio epidemiologico micro geografico, come chiedono da anni Medicina Democratica ed altre associazioni. ˈ
Lo studio micro geografico sulla salute della popolazione e uno studio sul bioaccumulo non esistono a tutt’oggi, e questo fa carico ai comuni di Livorno e Collesalvetti.
Aumento dell’inquinamento
A pagina 73 del documento “Bioraffineria Livorno Studio di Impatto Ambientale Sezione 7 – Analisi della compatibilità dell’opera”, non vengono analizzati accuratamente gli incidenti con potenziali impatti sull’ambiente così come gli impatti cumulativi fra impianti interni al S.I.N. o limitrofi. Non si trova evidenza di studi accurati delle ricadute al suolo degli inquinanti già prodotti e la loro dispersione nell’ambiente con l’aggiunta del nuovo impianto. Già oggi abbiamo drammatiche evidenze di molte polveri di ricaduta che l’abitato di Stagno nel comune di Collesalvetti, Calambrone frazione di Pisa e Via provinciale Pisana come i quartieri posti a nord di Livorno subiscono come sommatoria degli effetti cumulativi di tutti gli impianti della zona. Nei documenti si legge di un aumento delle emissioni di alcuni inquinanti (ammoniaca e monossido di carbonio).
Aumento dei rifiuti e del traffico navale e camionabile
-A pagina 67 del documento “Bioraffineria Livorno Studio di Impatto Ambientale Sezione 7 – Analisi della compatibilità dell’opera” al punto Interferenza con viabilità/traffico esistente è riportato: “Nell’assetto Post Operam si prevede un incremento del quantitativo di rifiuti non pericolosi prodotti dalla Raffineria (passando dalle attuali 6500 t/anno circa a circa 81.100 t/anno). L’area portuale di Livorno (insieme alla raffineria ENI il porto rappresenta il fattore inquinante al centro del SIN, come dal rapporto SENTIERI) a meno di 1 km in linea d’aria che subirebbe l’incremento di 100 navi senza specificare la stazza.
Aumento dell’alto rischio di incidente rilevante
La raffineria di Livorno è uno degli stabilimenti a rischio rilevante in soglia superiore confinanti fra sè, in un area densa di attività con forti rischi. Oltre questo a poca distanza in linea d’aria si trovano la base americana di Camp Darby https://it.wikipedia.org/wiki/Camp_Darby e a scarsi 8 km in linea d’aria l’ex reattore nucleare CISAM, San Piero a Grado – Pisa: https://www.legambientepisa.it/rifiuti-radioattivi-il-dossier-di-legambiente/ e l’aereoporto civile e militare di Pisa, e a nemmeno 2 km troviamo il termovalorizzatore AAMPS di Livorno https://www.aamps.livorno.it/azienda/impianti-e-attrezzature/termovalorizzatore/ Risulta mancante per l’intera area uno studio dell’effetto domino e sinergico fra i vari stabilimenti.
Per quanto sopra esposto, MD chiede al ministero di non concedere la VIA al progetto proposto”.