BL contraria al mercatino in piazza XX: “no al ritorno al passato”
Livorno 21 novembre 2019 – “Piazza XX Settembre: no al ritorno al passato
Da dieci anni il Mercatino Americano è stato trasferito da Piazza XX Settembre all’area contigua alla Stazione Marittima, anche – dicevano – per combattere il degrado favorito dalle strutture, vecchie e fatiscenti, e facilitare l’intercettazione del flusso dei croceristi.
Davanti ai deludenti risultati economici di quella decisione, determinati da motivi che in questa sede non analizziamo, adesso viene invocato da taluni cittadini e in particolare dal CCN di Piazza XX, il ritorno del Mercatino: questa richiesta trova sponda nell’Amministrazione Comunale, che si impegna in tal senso. Ancora una volta si tira in ballo il degrado perché si dice che la piazza così grande e vuota favorisce la sosta di persone non gradite. E quindi di nuovo il decoro al centro, un classico adatto a tutte le stagioni. E non solo: si parla anche di rigenerare il piccolo commercio con questo eventuale ritorno.
L’impressione è che a far paura sia la piazza libera e in grado quindi di essere soprattutto uno spazio di sosta, di incontro, di socialità, come in effetti è diventata da quando è stata liberata dai banchi.
Piazza XX è una delle poche piazze, se non l’unica in città, che ha tutte le caratteristiche e le potenzialità per essere un luogo di aggregazione: rispetto alle piazze vicine, Garibaldi, Repubblica e Cavallotti, è priva di barriere, di chioschi ecc. Niente vieta che possa anche essere luogo per mercatini itineranti e per eventi e feste, come di fatto avvenuto negli ultimi anni.
L’idea che ci siamo fatti è che qui si cerchi di favorire un piano calato dall’alto per raggiungere altri obiettivi, che Piazza XX serva per far incastrare tra loro alcuni tasselli: la “riqualificazione” presunta della piazza che soddisfi la fame del decoro sfruttando la percezione dell’insicurezza, i bisogni dei commercianti del Mercatino Americano, la liberazione di quello spiazzo dove adesso c’è il mercatino per concedere parcheggi agli abitanti e ai numerosi ospiti occasionali del quartiere Venezia.
Non aiuta certo l’assenza, dal 2014, di spazi, percorsi e istituti partecipativi degni di tale nome e formali, istituzionalizzati, e finalizzati a favorire la discussione e il confronto su progetti e idee come questi.
Siamo ancora lontani rispetto alla costruzione della partecipazione politica che sia pratica quotidiana e forma ordinaria di governo. Nelle linee programmatiche del Sindaco Salvetti, a pag. 9, si legge: “La partecipazione deve avvenire “prima” che determinate scelte siano fatte… Intendiamo favorire l’ascolto critico e le buone pratiche…”.
Non è credibile voler risollevare con simili idee-spot il piccolo commercio a Livorno. Occorre capire se e come il Mercatino Americano vada ripensato: potrebbe essere studiata e valorizzata la sua storia in rapporto a quella della città, producendo un allestimento commerciale più razionale e accattivante con l’uso di installazioni, materiale fotografico e riprogettando i flussi da e verso la Stazione Marittima. Si inizi a reperire finanziamenti regionali, che ci sono, per facilitare il riutilizzo dei numerosi fondi sfitti che contornano la Piazza, che potrebbero essere utilizzati dagli esercenti attualmente insoddisfatti dell’attuale collocazione.
Piuttosto, evidenziamo come in piazza Buontalenti la metà dei banchi sia sigillata e come il mercato di piazza Cavallotti sia mezzo vuoto mentre gli allacci per i sottoservizi non sono mai stati resi disponibili e il mercato del pesce ospita in una struttura fatiscente il mercatino della Coldiretti.
Riunire i mercati e riqualificare le due piazze, Buontalenti e Cavallotti, ridando stimolo a turismo e commercio, potrebbe essere una buona idea e dimostrerebbe uno sguardo organico e d’insieme, al di là delle pressioni di alcuni gruppi di persone, forse alla ricerca di visibilità.
Segnaliamo infine la scarsa lungimiranza degli attori coinvolti, in buona parte gli stessi che dieci anni fa erano concordi sul fatto che Piazza XX Settembre non andasse bene per quel tipo di commercio. Capita di sbagliare, ma la città non è in debito nei loro confronti, anche se è giusto fare il possibile per migliorare le situazioni di chi è coinvolto dal punto di vista commerciale e professionale”.
Stefano Romboli
Gruppo Sociale Buongiorno Livorno