Aree pubbliche 17 Settembre 2018

BL: “La dignità non è un’opinione”

“Nella giornata di sabato l’amministrazione comunale ha inaugurato presso la terrazza Mascagni una nuova area giochi per bambini. Un’operazione che invece di affermarsi come meritoria si è trasformata nell’ennesimo buco nell’acqua.

Dei 41000 euro spesi, infatti, neanche un centesimo è stato investito per rendere inclusiva l’area ai bambini con disabilità.

Assessore e vicesindaco si sono maldestramente giustificati dicendo che stanno progettando una serie di interventi per inserire altri giochi accessibili a tutti e a tutte in varie zone della città, trincerandosi dietro quella cultura del vandalismo che metterebbe a rischio la vita di questi “giochi più costosi”.

Suggeriamo piuttosto, là dove esistono strutture per disabili, di trovare il modo per esercitare controlli maggiori affinché siano usati in modo corretto e dai destinatari giusti. 

Sacrosante le proteste nate in questi giorni da parte di associazioni di categoria, come ad esempio quella di Fabrizio Torsi, che non hanno fatto mancare critiche a questa scelta.

Pessime le speculazioni politiche che da ogni latitudine, come sempre, hanno inquinato il dibattito spostando tutta la questione sullo scontro dell’uno contro l’altro, di chi c’era prima e di chi c’è ora, in una gara mirata a far vedere quanto si è più buoni e sensibili, come se il tema della dignità potesse essere un opinione e non una solida certezza a prescindere dai colori o dalle bandiere. 

Il problema, per noi, è purtroppo a monte e si inserisce nella totale assenza, negli ultimi 30 anni, di progetti per ridisegnare una città realmente inclusiva che non si accontenti del semplice gioco finanziato dal politico di turno ( vedi il triste siparietto PD tra Assessore regionale Saccardi e Consigliere Regionale Gazzetti) ma che preveda una serie di interventi organici pensati con serietà e raziocinio, attributi che alle passate amministrazioni e a quella attualmente in carica, vedendo anche la costruzione del palco in Piazza Garibaldi, pure quello inaccessibile ai disabili, evidentemente mancano. 

Come viene giustamente evidenziato in un articolo di approfondimento dell’associazione Architutti, inoltre, “Un Parco Inclusivo è un vero e proprio Progetto, completo, con finalità importanti, tra cui la socializzazione e il gioco in autonomia; non è il giochino piazzato a caso con pavimentazione accessibile a spizzichi e bocconi. Il nostro consiglio è quindi quello di non sprecare soldi a caso perché chi ha bisogno davvero di un parco realmente accessibile e fruibile si sente preso in giro doppiamente (dal nome e dai fatti)“.

Rendere un territorio inclusivo è una battaglia di civiltà che non può essere derogata e che deve essere affrontata con i giusti strumenti e le giuste competenze”.

Marco Bruciati – Capogruppo Consiglio Comunale – Buongiorno Livorno