BL: “Vogliamo spiegazioni sulle dimissioni della Dhimgjini”
Buongiorno Livorno sulle dimissioni dell’Assessore al Sociale:
“Non crediamo che le dimissioni dell’ex assessore al Sociale Ina Dhimgjini siano un pensiero fisso per i livornesi. Né che qualcuno non dorma di notte per la mancanza di giustificazioni.
Dopotutto chi se ne frega.
Ci dimenticheremo presto delle politiche realizzate dall’ex assessore: già da tempo denunciavamo alcune pratiche e in particolare il fatto di non aver mai esercitato e curato, come avrebbe dovuto, la delega alla Sanità e in particolare la questione dell’ospedale (e non solo).
Il problema è però politico e conferma la natura del Movimento 5 Stelle: visto che siamo all’ennesimo cambio di guardia nella Giunta non è difficile registrare, anche in questo, una continuità col passato e analogie con gli altri soggetti politici rispetto ai quali si dice essere diversi e alternativi.
C’è una novità, certo, rispetto agli avvicendamenti visti nelle precedenti giunte: qui Nogarin non si sente in dovere di dare spiegazioni.
Si attribuiscono le dimissioni a una questione privata, personale. Come se non fosse un problema politico, sociale appunto, un cambio di un assessore. Certo, è vero che gli assessori sono nominati da sindaci e rispondono a essi. Ma rimangono persone investite dal potere e dal dominio pubblico e non dovrebbero quindi limitarsi al no comment o alla discrezionalità. In particolare un soggetto politico che fa della trasparenza e della corretta informazione principi, a parole, identitari e irrinunciabili.
Ad ogni modo noi non siamo particolarmente curiosi, come invece dimostrano di essere alcuni addetti ai lavori, di conoscere il motivo delle dimissioni. Forse anche perchè abbiamo buoni motivi per capirne la vera causa.
Le dimissioni non sono state, come si racconta, un atto improvviso. Le diatribe e le frizioni fra l’ex assessore e la Giunta e in particolare col sindaco erano note e conosciute. Il rapporto di fiducia era venuto meno, per vari motivi, a cominciare dalle pratiche ritenute troppo personalistiche della Dhimgjini.
Di mezzo c’è stata una campagna – reclutamento nell’estate 2014 evidentemente sbagliata: il famigerato bando per le candidature agli assessorati era piuttosto approssimativo e ideale e si è pagato, inevitabilmente, il noviziato e la sorpresa della vittoria al ballottaggio.
Prova tangibile il fatto di aver scelto, al primo giro, figure che avevano poco o niente a che fare col grillismo e non c’è voluto molto a verificarne lo scarso spirito di devozione, qualità imprescindibile per chiunque abbia un ruolo dentro il movimento.
Ma come detto non siamo sorpresi nè scandalizzati dai cambi di guardia dentro la Giunta: succede e fa parte del gioco.
Rimane il fatto che anche in questo il Movimento 5 Stelle non dimostra innovazione né particolare virtù rispetto ai predecessori.
Di più: come avvenuto in altri casi, in particolare con il caso Lemmetti, si ha sempre più la sensazione che manchi un senso di appartenenza e di vero spirito di servizio al progetto comunitario e collettivo legato a una visione e a un progetto di città. Si sceglie di lasciare Livorno per andare a Roma, come Lemmetti. Oppure si dice di voler privilegiare propri percorsi professionali, come sostenuto dalla Dhimgjini. Tutto legittimo ma il personale prende il sopravvento sul politico e i percorsi individuali diventano dirimenti e decisivi.
In conclusione, a noi non interessano i gossip e i rumors da cronache scandalistiche, Ci preoccupa il futuro di Livorno e le capacità di fornire risposte e soluzioni ai tanti problemi che attanagliano la città. A cominciare dalle capacità di scegliere le persone più adatte per rivestire ruoli importanti. Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato, in questi 4 anni, di difettare nelle scelte e nei criteri”.
Direttivo Buongiorno Livorno